First look The Strain - Stagione 1

I vampiri di Guillermo Del Toro non deludono le aspettative

First look The Strain - Stagione 1
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Guillermo del Toro concepì The Strain come serie televisiva già nel 2006. Ma la sua idea fu “stroncata” sul nascere dal presidente della FOX che gli chiese di trasformare la serie in una comedy. Del Toro allora decise di chiedere a Chuck Hogan di aiutarlo a scrivere dei libri, spiegando di voler dare alla serie un tono realistico. Il primo libro, La progenie (The Strain) uscì nel 2009, seguito da La Caduta (The Fall) del 2010 e Notte Eterna (Night Eternal) del 2011.
Già con l’uscita del primo volume, studios e network televisivi cominciarono a fare delle offerte per ottenere i diritti cinematografici e televisivi, ma Del Toro e Hogan declinarono tutte le proposte. Dopo la pubblicazione del terzo libro, gli autori intrapresero delle trattative e, alla fine, scelsero il canale via cavo FX che venne ritenuto il più adatto perché acconsentì a seguire fedelmente i libri.
Il 13 luglio è andato in onda il pilot, intitolato Night Zero, e diretto proprio da Guillermo del Toro.

Vampiri a New York

La notte tra il 7 e l’8 febbraio un aereo passeggeri decollato da Berlino e atterrato al JFK di New York è fermo a pochi metri dalla zona di sbarco passeggeri: tutte le finestre hanno la tendina abbassata, eccetto una; il velivolo è gelido e nessun segno di vita proviene dal suo interno. La procedura di emergenza inizia: sono chiamate a raccolta tutte le forze dell’ordine, tra cui anche il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) guidato dal Dr. Ephraim Goodweather (Corey Stoll - House of Cards), capo delle operazioni dello stato di New York, strappandolo da una seduta di terapia familiare dove ha appena scoperto che la moglie e il figlio da cui è separato vivono con un altro uomo.

L'epidemia-vampiro

Il vampiro infesta da sempre l’immaginario collettivo. Ma chi l’avrebbe mai detto - di sicuro, Bram Stoker ci sperava - che dal 1897 - anno di pubblicazione di Dracula - che sarebbe diventata una delle icone più sfruttata da tutte le arti?
Negli anni il “mostro” ha lasciato il posto all’esteta, trasformandosi in meraviglioso predatore maledetto che seduceva le sue vittime, sposando l’ideale dell’incubo romantico. Nell’ultimo periodo, i media si sono impossessati di quest’icona: alcuni l’hanno trasformata nella rappresentazione della condizione del diverso, del disadattato ai margini della società.. ma ciò che è prevalso è stato senz’altro l’immagine becera e teen del vampiro con tanto di brillantini da cui tutte le ragazzine vorrebbero essere.. morse.
Del Toro ha deciso di cancellare tutto questo: il suo vampiro è la bestia - a tratti, anche un po’ zombie - e il virus che deve essere distrutto e debellato a tutti i costi. Siamo ritornati all’incubo di cui avere paura e da temere a tutti i costi. I vampiri sono malvagi e con loro non c’è patto né alleanza che tenga.. d’altronde, sono il risultato di una mistica e ignota malattia contro la quale i sentimenti, al momento, nulla possono.

The Strain - Stagione 1 I primi venti minuti del pilot scorrono via in maniera fortemente piatta e didascalica. Ma, fortunatamente, il ritmo accelera nella seconda parte dove il regista mette in campo trucchetti e cliches tipici del genere horror. Il tocco di Del Toro in The Strain è palese: lo riconosciamo dalla scelta dei colori saturi (il giallo e il blu, in particolare) e complementari messi in continuo risalto tra loro. Questa complementarità della fotografia la ritroviamo anche in altri tratti tipici del regista, qui decisamente ricorrenti: l’accostamento della scienza al misticismo (il vampirismo è l’epidemia) e soprattutto la descrizione di questo ignoto così dark che non sa decidersi se essere orrorifico o meraviglioso.