The Terror - Infamy: primo sguardo alla seconda stagione della serie horror

Dalla desolazione dei ghiacci artici alla paura nei campi di internamento giapponesi durante la WWII, The Terror è tornata a spaventarci

The Terror - Infamy: primo sguardo alla seconda stagione della serie horror
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Quando lo scorso anno fu annunciata una trasposizione televisiva del romanzo di Dan Simmons, non fu poco l'hype generato tra gli appassionati; attesa che è stata ripagata da una serie ottima, capace di restituire un'atmosfera pienamente vittoriana e che allo stesso tempo ha costruito una narrazione orrorifica sempre in bilico tra sogno e realtà, dove fino alla fine si è giocato sul dubbio che il mostro potesse esistere solo nelle teste degli equipaggi della HMS Terror e la HMS Erebus. Accolto con ancor più sorpresa è stato l'annuncio di una trasformazione del format, che da serie autoconclusiva ha trasformato The Terror in un'antologia di storie, impegnata di stagione in stagione a indagare su leggende paranormali fortemente legate alla realtà storica. È così che nasce The Terror: Infamy, secondo ciclo che a partire dal 16 agosto spaventerà ogni venerdì gli utenti di Amazon Prime Video.

The Day of Infamy

Dopo aver lasciato i gelidi ghiacci artici, Infamy ci porta negli Stati Uniti, precisamente sull'isola di San Pedro, California, dove una nutrita comunità di immigrati giapponesi vive la sua vita di pesca nel rispetto delle tradizioni del Sol Levante. È il 1941 e fosche ombre iniziano ad aleggiare intorno alla comunità guidata dal vecchio Nobuhiro Yamato (George Takei); a partire da uno strano suicidio sono molteplici gli eventi che spingono a sospettare la presenza di uno spirito maligno, giunto da oltreoceano per punire coloro che voltando le spalle al proprio paese e la propria cultura si sono macchiati di disonore. Ad amplificare i presagi di sventura arriva il 7 dicembre 1941, il day of infamy, il giorno dell'operazione Hawaii, durante la quale le forze aeronavali giapponesi attaccano la base navale di Pearl Harbor, sancendo così l'entrata degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale. In risposta all'attacco, le conseguenze sull'isola di San Pedro sono la deportazione di tutti gli immigrati giapponesi in campi di internamento, perché considerati possibili nemici degli USA.

Ombre Giapponesi

Dal primo episodio sono evidenti le differenze con la stagione d'esordio della serie antologica. Da una situazione di isolamento nel profondo dei ghiacci, dove il primo obiettivo era la sopravvivenza di uomini dispersi e disperati, si passa a un contesto cittadino vivo, un equilibrio quotidiano improvvisamente spezzato dalla sciagura della guerra. Una stagione che probabilmente dividerà lo sguardo tra gli anziani internati nei campi e la loro discendenza, nata negli stati uniti, divisa tra il sentimento di appartenenza agli USA, terra natia, e il rispetto della tradizione paterna. Uno scontro di civiltà ideologico, prima ancora del conflitto militare. Tutto con sullo sfondo il mistero di uno spettro venuto a tormentare i protagonisti. A differenza della lotta per la sopravvivenza dei marinai della Royal Navy, in cui il terrore era gestito con una sottile ambiguità, una costante tensione dovuta all'incertezza, con un mostro mai visto fino agli episodi conclusivi, in Infamy l'orrore è esplicito sin dall'inizio, adottando soluzioni che da Kwaidan in poi hanno costruito l'estetica dell'horror giapponese, altamente riconoscibile con i suoi fantasmi e le forti deformazioni. Insomma, il primo episodio conferma come The Terror sia un progetto veramente interessante, capace di non adagiarsi sul successo, con ancora tanto da dire e determinato a stupire e generare ansia. Siamo molto fiduciosi e curiosi di verificare se le tematiche e le soluzioni orrorifiche saranno all'altezza delle alte aspettative che l'esordio pare prometterci.