First look The Whispers - Stagione 1

Claire Bennigan, agente dell'FBI che ha da poco perso il marito, indaga su un incidente che coinvolge la moglie di uno scienziato americano. Scoprirà che c'è una forza misteriosa che agisce sui bambini per colpire gli adulti.

First look The Whispers - Stagione 1
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Che a Steven Spielberg la fantascienza piaccia lo si sapeva; d'altra parte il prolifico regista americano vanta tra le sue pellicole titoli quali E.T., Incontri ravvicinati del terzo tipo, Minority Report e La guerra dei mondi. Non c'è da stupirsi quindi che il regista abbia deciso di puntare su questo genere anche da produttore. Certo, almeno per quanto riguarda le serie tv, per adesso le cose non sono andate benissimo: Terra Nova è stato un flop gigantesco che ha costretto la Fox a non andare oltre la prima stagione., mentre un po' meglio Falling Skies che, zoppicando qua e là, è riuscita ad arrivare a quattro stagioni, pur senza riscontrare successo in territorio nostrano. Adesso il regista di Indiana Jones ci riprova, finanziando questa nuova serie che va in onda sulla ABC. Avrà maggior fortuna rispetto ai suoi precedenti tentativi?

La trama

In una giornata apparentemente normale, la piccola Harper - dalla voce odiosa, vi avvertiamo - decide di coinvolgere la madre in un "gioco" suggeritole dal suo amico invisibile Drill: dopo averla attirata sulla sua - tipicamente americana - casa sull'albero, la piccola farà precipitare la mamma che rimane in fin di vita. A occuparsi del caso sarà chiamata Claire Bennigan (Lily Rabe), agente dell'FBI e a sua volta madre di un bambino audioleso; interrogando la piccola, riesce a risalire a un altro caso simile accaduto qualche anno prima e comincia a sospettare che dietro questi incidenti domestici ci sia in realtà un piano più ampio per assoggettare i più piccoli e utilizzarli per colpire chi ricopre un ruolo all'interno di alcuni progetti non meglio identificati ma finanziati dal governo americano. I tasselli del puzzle che vengono centellinati in questa prima puntata lasciano aperti più scenari, tuttavia è uno quello che sembra il più probabile: una forza misteriosa e probabilmente aliena sta operando nell'ombra per ottenere il dominio del mondo.

Quando ET è un assassino

L'idea di una razza aliena che manovra i bambini per soggiogare il mondo non è certo nuova. Già nel 1960 Wolf Rilla adattò per il piccolo schermo il racconto di John Wyndham intitolato Il Villaggio dei dannati, storia poi riproposta anche da Carpenter in tempi più recenti. Questo non deve però togliere nulla alla trama di per sé perché giocare con il contrasto tra l'innocenza dei più piccoli e la malvagità delle azioni che possono compiere, è da sempre un espediente valido. Certo, in genere i bambini vengono in qualche modo controllati mentalmente, non viene semplicemente detto loro di fare un gioco in cui devono uccidere i propri genitori (sono piccoli, non stupidi), ma tant'è. Possiamo quindi dire che in linea di massima gli elementi per avere una serie interessante ci sono tutti: una razza aliena o comunque una forza misteriosa che vuol dominare l'umanità; il coinvolgimento del governo americano in qualche losca faccenda; un'agente dell'FBI pronta ad andare a fondo sul suo caso; una serie di personaggi misteriosi e il cui ruolo è ancora tutto da decifrare. Niente male insomma. Peccato che poi ci sia tutto un contorno che invece convince molto poco. Si parte proprio dalle basi (perché mai l'FBI dovrebbe interessarsi al caso di una mamma - anche se moglie di un pezzo grosso - che cade da un albero?) per poi continuare sugli aspetti più tecnici anche se fondamentali (i personaggi sono banali, già visti e tagliati con l'accetta, prevedibili già dalla prima puntata e privi di carisma; la recitazione risulta artificiosa e pesante anche nelle scene - tante, troppe sequenze - in cui si vorrebbe toccare i sentimenti dello spettatore; i dialoghi sono piatti e spesso farraginosi).
Vi sono quindi qualche pro e molti contro in questa première: per riprendere la retta via bisognerà invertire gli elementi al più presto.

The Whispers - Stagione 1 L’accoppiata Spielberg (produttore) e Bradbury (suo il racconto su cui si basa la serie) poteva promettere faville. Quello che ci siamo trovati davanti è invece un prodotto con evidenti lacune strutturali che fanno già zoppicare l’intera produzione. La possibilità di cambiare in corsa c’è, inutile negarlo. Bisognerà però puntare forte sui personaggi che per adesso sono rimasti nell’ombra e cercare di ammorbidire molto le tinte nette che contraddistinguono i protagonisti. Se fossimo degli scommettitori ci terremmo alla larga da questa serie, è vero. Ma solo chi punta su un cavallo dato perdente può poi godere di un premio ricco. A voi l’ardua scelta!