WeCrashed: Jared Leto e Anne Hathaway strepitosi su Apple TV+

I primi episodi dello show Apple sull'ascesa e caduta del fondatore di WeWork convincono soprattutto per gli interpreti.

WeCrashed: Jared Leto e Anne Hathaway strepitosi su Apple TV+
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Che la piattaforma streaming della casa di Cupertino sia tra le meno considerate sulla grande scacchiera dominata da Netflix, Amazon e Disney, non è un segreto. Pochi, però, considerano che le produzioni Apple TV+ godono del miglior rapporto qualitativo rispetto alla concorrenza. Non è un dogma, ma una considerazione basata sull'analisi del catalogo e dei risultati ottenuti. La nostra recensione di Ted Lasso 2 e il first look di Scissione potrebbero essere dei buoni esempi di come la compagnia guidata da Tim Cook stia investendo nel modo giusto nel proprio sviluppo seriale spaziando tra i più disparati generi (pensate a See, Servant, Invasion, Dickinson, Dr Brain e The Afterparty). Le serie Apple TV+ di marzo 2022 ci regalano un altro tassello di questo mosaico, più legato al genere biopic; stiamo parlando di WeCrashed, lo show sul successo e il fallimento di Adam Neumann, fondatore di WeWork, con un magnetico Jared Leto e una Anne Hathaway in ottima forma.

Alla scoperta di Adam Neumann

Nei primi episodi di WeCrashed ripercorriamo l'avventura imprenditoriale e umana di Adam Neumann, giovane immigrato israeliano pieno di sogni milionari che si ritrova a dover proporre le idee più diverse nella speranza di incontrare il favore degli investitori. Jared Leto incarna alla perfezione questo personaggio affamato di successo, decostruendo la sua pronuncia e trasmettendo la fame di vittoria di Adam attraverso lo sguardo e una parlantina veloce che inanella un termine dietro l'altro. Perché il nostro è un venditore nato, uno che ci sa fare con le persone e sa esattamente come prenderle e come usarle a suo favore, anche facendo sbrigare loro il lavoro sporco, come nel caso del suo amico e futuro co-fondatore di WeWork Miguel McKelvey.

Di fatto conosciamo già la storia, sappiamo che Adam ce la farà, come sappiamo che cadrà fragorosamente nel suo continuo alzare la posta in gioco nella sua vicenda multimiliardaria (gonfiando il valore della sua azienda fino alla strabiliante cifra di 47 miliardi di dollari, perdendone poi 40 nell'effettiva IPO), ed è proprio da qui che prende il via lo show Apple creato da Lee Eisenberg e Drew Crevello, mostrandoci ciò che Adam ha ottenuto con il sostegno della moglie Rebekah.

Sì, perché non dobbiamo affatto sottovalutare l'importanza del personaggio interpretato da Anne Hathaway nella costruzione dell'impero mondiale del co-working, nato inizialmente come idea imprenditoriale di living condiviso basato sull'infanzia di Adam in un kibbutz, forse il periodo più felice nella travagliata crescita del nostro protagonista. La peculiarità della serie del colosso Cupertino risiede però tutta nel raccontare la dimensione privata della coppia oltre a quella lavorativa, perché a volte a fare la differenza è solo una...

Questione di prospettiva

Quella intima, tra Adam e Rebekah, che ci porta a vivere la rapacità dei loro propositi e allo stesso tempo il loro legame genuino, alimentato da una altrettanto genuina fame che rischia di consumarli nell'abbraccio del successo e nel conflitto instillato dal raggiungimento dello stesso, mettendoli in contrasto su meriti e risultati.

In questo la regia e la sceneggiatura cercano di restituire con freschezza un piglio non affatto originale negli approcci biografici sul piccolo e grande schermo, giocando sull'iperbole soprattutto quando si tratta di restituire l'apparente follia delle ambizioni che guidano Adam, purtroppo non certo accompagnate da uno spirito imprenditoriale che faccia il paio con il suo smisurato ego, il che trasforma il nostro in una sorta di frontman circondato da fan sfegatati. Leto sguazza allegramente in questa sorta di utopia lisergica che da sogno si trasforma in impresa, ma che viene sempre dipinta con l'onirismo surreale che danza al ritmo di Harlem Shake e si sgola sotto il palco di un summer camp creato ad hoc per i dipendenti, tra uno shot di tequila e l'altro.

Al tempo stesso è presente una consapevolezza a livello umano che ci fa empatizzare con i protagonisti, soprattutto con la Rebekah di Anne Hathaway, perfetta nel simulare il sapore dolceamaro del successo che si affianca alla relazione personale con Adam, in un connubio tematico e valoriale che convince, sebbene si percepisca già una certa reiterazione di temi e stilemi, oltre all'onnipresenza contrattuale di dispositivi Apple che saturano le scenografie. Un inizio solido che, come i vasi più delicati, presenta comunque più di una crepa nel suo smalto, il che dubitiamo possa condurre ad una disfatta, ma nemmeno al conclamato successo che ci si potrebbe aspettare da uno show di questo tipo.

WeCrashed - Miniserie WeCrashed arricchisce il palinsesto streaming di Apple con un biopic dal piglio intimista, che non nega in ogni caso la sua anima fortemente mainstream nella reiterazione di stilemi narrativi ed estetici presenti in molte storie di ascesa e caduta professionale sul piccolo e grande schermo. Il valore aggiunto di questo prodotto, oltre alla prospettiva che ci permette di assistere alle vicende private del fondatore di WeWork e della moglie Rebekah, è rappresentato proprio dalle interpretazioni che vedono svettare un Jared Leto davvero convincente e magnetico, affiancato da una Anne Hathaway che riesce a gestire bene le sfumature del suo personaggio. Un buon inizio, insomma, che avrebbe forse potuto giovare di una freschezza ulteriore nell'articolare la vicenda a livello drammaturgico e di messinscena.