Nel 2018 Netflix ha distribuito una serie che sarebbe diventata, nei mesi successivi, una delle più popolari sulla piattaforma, tanto apprezzata da alcuni quanto considerata controversa da altri. Stiamo parlando di You, che segue le vicende dello stalker Joe Goldberg, interpretato con dimestichezza da Penn Badgley. Seguendo le proprie ossessioni pericolose, Joe ha pedinato, mentito e ucciso nel corso di tre stagioni dalla qualità altalenante e dall'originalità sempre in calo, ma i primi episodi della quarta stagione stupiscono, ponendo un freno alla ripetitività delle avventure di Joe e stuzzicando lo spettatore con dinamiche nuove. Attenzione, questo articolo contiene spoiler della stagione 3 di You, siete avvisati!
Da tranquillo libraio americano con un segreto oscuro, Joe decide di diventare qualcuno di completamente nuovo, trasferendosi a Londra con una falsa identità. Ma sarà davvero possibile per lui scappare dai guai? Se così fosse non avremmo una quarta stagione, sbarcata su Netflix insieme alle serie Netflix di febbraio 2023!
Dove eravamo rimasti con You
Marito, padre, assassino. Nella recensione di You 3 abbiamo assistito al calo qualitativo di una serie partita con le migliori premesse, ma sfociata in dinamiche sempre più simili tra loro, tra i tentativi di Joe di fare le scelte giuste e il puntuale tradimento di queste aspettative. Dopo essersi trasferito nella cittadina idilliaca di Madre Linda con la moglie Love (Victoria Pedretti), Joe ha dovuto destreggiarsi a fatica tra il nuovo ruolo di marito e di padre, finendo tuttavia per sentirsi intrappolato in una vita che gli calzava stretta, vittima di una relazione ormai priva di amore e di una donna di cui non si fidava più. È così che questa terza stagione è diventata rapidamente un vero e proprio ring dove Joe e Love si sono scontrati, portando avanti i comportamenti ossessivi di sempre senza un concreto tentativo di maturazione.
Fino a che Joe - ormai innamorato di un'altra donna, la bibliotecaria Marienne Bellamy (Tati Gabrielle) - non ha deciso di togliere di mezzo la moglie, uccidendola e dando fuoco alla loro casa per fingersi anch'egli morto. Con questo epilogo si conclude una terza stagione che continua a intrattenere, ma che è si è trascinata in modo stanco e ripetitivo per i suoi dieci episodi. Le nuove puntate si aprono su quella che a prima vista potrebbe sembrare una dinamica molto simile a quelle già viste, ma che introduce il primo vero elemento di novità: dopo aver trovato Marienne a Parigi, Joe si trattiene dal pedinarla ancora o dal farle del male, desideroso di dimostrare che i vecchi comportamenti non fanno più parte di lui. Ha così inizio la sua nuova vita a Londra come professore di letteratura, sotto il falso nome di Jonathan Moore.
You 4: nuova ambientazione, nuove dinamiche, nuovo genere
Per una serie tv non è facile replicare il successo delle prime stagioni. Capita spesso di guardare episodi che ormai non hanno più nulla da dire, o che tentano in tutti i modi di sopravvivere sfoggiando plot twist sempre più scontati o poco credibili. Nel caso di You assistiamo fortunatamente a un positivo cambio di rotta, dovuto a una decisione saggia da parte degli sceneggiatori: inserire Joe in un contesto del tutto nuovo e cambiare le dinamiche che lo vedono protagonista.
Pur mantenendo lo stile tipico del prodotto (con la narrazione fuori campo di Joe e il costante riferimento a un "tu" che qui ancora non sappiamo chi sia) cambia il genere del prodotto, da thriller romantico a vero e proprio giallo, con dei risvolti investigativi che tengono lo spettatore incollato allo schermo per tutta la prima parte di questa stagione. Dopo aver ottenuto la cattedra di letteratura all'università, Joe si ripromette di non ricadere nelle vecchie abitudini, per non rovinare questa occasione di rifarsi una vita. Per questo si lascia inserire dal collega Malcolm (Stephen Hagan) in un circolo elitario di giovani facoltosi, tra influencer, esponenti della nobiltà e artisti. Vero e proprio pesce fuor d'acqua, Joe fa buon viso a cattivo gioco per non destare sospetti e per non rimanere escluso in un ambiente a cui non appartiene. Ma sono i guai a trovarlo e a mettere a repentaglio tutto questo, con un delitto misterioso che Joe vuole risolvere a tutti i costi. Con la trasformazione di Joe da stalker a investigatore improbabile, You riesce a dare una rinfrescata alla propria trama, sebbene alcune situazioni risultino ancora ripetitive. I nuovi episodi regalano allo spettatore una ventata di novità, senza però rinunciare ad alcuni elementi basilari dello show, come lo spirito di osservazione del protagonista e gli immancabili tocchi splatter.
Il tutto viene però inserito in modo interessante in un rompicapo che ha il sapore della critica sociale nei confronti dei giovani ricchi viziati e superficiali. Dietro all'apparente perfezione dei salotti londinesi si cela l'inganno, il malcontento e il crimine, in un intreccio che solo un investigatore in stile Agatha Christie e Arthur Conan Doyle (tanto apprezzati dagli inglesi) può sbrogliare, sebbene la soluzione del mistero - svelato nel corso del quinto episodio - appare piuttosto telefonata.
Degni di nota sono anche i personaggi introdotti in questa stagione, interessanti e sfaccettati, sebbene ancora non abbastanza approfonditi. Il loro ruolo all'interno della serie ricorda quello dei romanzi mystery, ognuno di loro a metà tra buono e cattivo, tra colpevolezza e innocenza. Scavando un po' di più nel loro passato e nella loro interiorità nella seconda parte, potrebbero riservare delle sorprese o ribaltare ciò che già abbiamo scoperto in questo ending.
Da predatore a preda: l'inizio di un processo di redenzione?
Oltre alla graduale mancanza di originalità, alle tre precendenti stagioni di You si può rimproverare un altro difetto: l'assente maturazione del personaggio di Joe. Vicino allo spettatore proprio in quanto protagonista e unico punto di vista, Joe è prima di tutto un serial killer che confonde l'amore con l'ossessione e che ha costruito le proprie azioni esclusivamente attorno alle proprie necessità. Per far sì che questa vicinanza non offuschi il giudizio nei confronti di un personaggio dalle azioni distruttive, è necessario che quest'ultimo subisca un'evoluzione significativa, che tuttavia non viene attuata nelle prime tre stagioni.
Da come la prima parte della quarta è stata strutturata, la maturazione di Joe potrebbe essere portata avanti proprio in questa quarta stagione a partire dalla scelta - talvolta non del tutto rispettata - di non fare del male a nessuno e anzi, di contrastare l'antagonista di questa vicenda. Diventando da predatore a preda (quando capisce che il misterioso assassino conosce il suo passato), Joe si trova di fronte all'opportunità di cambiare davvero vita e di fare qualcosa per aiutare il prossimo, seppure questo desiderio non sia del tutto privo di un interesse personale (la protezione, appunto, della propria identità).
Questo principio di redenzione - se sia apparente o no lo svelerà la seconda parte della stagione - passa attraverso una maggiore consapevolezza dei propri errori. Da qui a dire che Joe Goldberg sia diventato un eroe ce ne passa, ma che sia questa la stagione in cui vedremo finalmente un pentimento e la voglia di prendersi le proprie responsabilità?
In linea generale, questa prima parte della quarta stagione di You si è rivelata una sorpresa gradita rispetto alle stesse dinamiche che in molti si aspettavano di vedere. La regia sempre attenta a piazzare il plot twist giusto al momento giusto contribuisce a mantenere alta l'attenzione dello spettatore, mentre sia la fotografia che la colonna sonora variano a seconda dell'atmosfera, accompagnando lo spettatore in un mondo pieno di luci e ombre.
Rispetto a una terza stagione ormai stanca, i nuovi episodi di You riescono a stupire con scelte narrative nuove. Da stalker, Joe cambia prospettiva, diventando vittima di minacce e trasformandosi inaspettatamente in un investigatore desideroso di risolvere dei casi di omicidio. Con l'introduzione di nuovi personaggi e di un ruolo nuovo per il protagonista, la serie riesce a mantenere alta l'attenzione dello spettatore, regalando qualche sorpresa e alimentando l'hype per la seconda parte della stagione, in arrivo a marzo.