Half season Dexter - Stagione 5

"The blood guy" è di nuovo a lavoro nelle strade di Miami. Attenti a non lasciare tracce...

Half season Dexter - Stagione 5
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Secondo la leggenda, Santa Muerte apparve ai popolani del messico durante la dominazione spagnola del 18° secolo. La divinità, una sorta di madonna dal volto scheletrico, è un frullato di animismo latinoamericano, cultura africana ed un pizzico di buon vecchio cattolicesimo di stampo colonialista. Eppure il culto della Santerìa nasce dalla critica all’eccessiva devozione verso i santi cattolici e vede in Santa Muerte uno spirito benevolo di protezione. Sarà per questo motivo che la “Señora Negra” è anche il portafortuna dei narcotrafficanti sudamericani: se la morte è tua amica, cos’altro puoi temere? Andatelo a dire ai possessori delle teste decapitate ed addobbate a festa che da qualche settimana intrattengono i pomeriggi della squadra omicidi di Miami. Ditelo a Debra, Quinn, Batista e tutti gli altri. E Dexter? Beh lui ha di meglio da fare.

Fine primo tempo

Fine primo tempo per Dexter 5. Dopo un inizio decisamente “low profile”, l’universo del nostro serial killer preferito torna a girare vorticosamente. Smaltita la batosta della scorsa stagione, Dexter torna in qualche modo alla sua vita “ordinaria”: analizzare campioni di sangue, accudire il suo bebe e fare a pezzi di tanto in tanto qualche brutto ceffo sfuggito alla galeria. Cara vecchia routine. Ma come insegna Freud, il rimosso prima o poi riaffiora. Come annunciato dal trailer, la nuova “Dexter girl” mette il carico da 90 sull’ormai (forse un pò troppo) surreale vita del nostro neo-papà. Non vi aspettate però una lovestory segreta come nella seconda serie, nè un “mind game” come nel caso del procuratore Miguel Prado. Lumen, questo il nome della new entry, è una ragazza in cerca di aiuto, ma Dexter non è esattamente il prototipo del “buon samaritano”. Eppure qualcosa li accomuna e, come vedremo, li unisce. Sull’altra faccia della medaglia, quella pubblica, assistiamo ad un'ulteriore controversia sentimentale per Debra, che s’imbatte nell’ennesimo uomo sbagliato (o quasi). Sullo stesso piano la coppia La Guerta-Batista, che a nostro avviso rappresenta la trama più scialba e scontata della serie. Fortunatamente torna il Matsuka cinico e grottesco delle prime stagioni e Dexter nè guadagna in verve e umorismo. E poi: attento Dexter, qualcuno è di nuovo sulle tue tracce! Santerìa, stupri e carriera: vedremo come andrà a finire.

Una trama "horribile"

Teste mozzate, donne imbalsamate e gole tagliate: Dexter 5 sembra un film di John Carpenter. Il ricorso al culto della Santa Muerte (che appare fra l’altro nel terzo romanzo della saga “La mano sinistra di Dio” da cui è tratta la serie) offre al cast tecnico un bel lavoro scenografico e visuale. Il tocco horror rivitalizza una serie di ambientazioni ormai inflazionate e, con qualche espediente narrativo, si riesce a ricontestualizzare le solite location. La vecchia casa da “single” di Dexter diviene il quartier generale per suo figlio Harry e la sua badante, mentre l’ancora più vecchia casa di Rita è il rifugio in cui ospitare Lumen. Due case, due vite: scontato ma efficace. Seppur il cambio di tono nel mondo di Dexter avvenga gradualmente, il neo cursus del nostro eroe risulta alquanto inverosimile: il caso ancora insoluto del Trinity Killer (colonna portante della scorsa stagione) viene liquidato in poche puntate e (sorpesa!) non solo gli spettatori, ma anche i personaggi della serie, sembrano dimenticarsi della scia di morte e distruzione lasciata dal suddetto assassino. La serie, ormai completamente staccata dalla story line del romanzo, tenta nuovamente la carta del “collega sulle tracce di Dexter” ma, per ora, senza risultati significativi. Anche gli omicidi procedono con apparente monotonia, giungendo (nel caso del sesto episodio) a chiusure funamboliche all’insegna dell’ilarità e del grottesco.

La vita oltre la vita

Dexter rimane una serie importante. Non per l’originalità della trama, ma certamente per quella del soggetto. Il “passeggero oscuro” di Dexter è quello che Freud chiamava Das Ding, (la Cosa). Seguendo la scia di The Walking Dead, quel che abita in Dexter è una sorta di zombie che vuole solo una cosa: uccidere. Ma per Dexter, uccidere non significa morire, bensì vivere “oltre” la morte stessa. Ecco perchè la Santa Muerte è un altro espediente visivo efficace: il suo non è il culto della vita dopo la morte, ma della morte “oltre” la vita. Dell brama di uccidere che torna dopo l’uccisione. “Born in blood” (Nato nel sangue) è il paradosso che ritorna anche in questa stagione. Dexter, come suo figlio e come Lumen, sono nati all’insegna del sangue versato.Non sono vivi e nemmeno morti. Come ogni Nerd che si rispetti direbbe: sono “non-morti”. Chi è come Dexter, è destinato a nutrirsi “aldilà del principio di piacere” esercitando la morte per esorcizzarla. Con alti e bassi, la serie continua ad esplorare i confini oscuri del mostro. Non là fuori, ma dentro di noi.

Dexter - Stagione 5 “The blood guy” è di nuovo sulla scena del crimine. Rimossa (letteralmente) la quarta stagione, il primo tempo di Dexter 5 ci lascia col sorrisetto sulle labbra e la curiosità per il secondo atto. Che ne sarà di Lumen e Dexter? Quanti serial killer girano ancora a piede libero? Uno già lo conosciamo, e gli altri?