Half season The Vampire Diaries - Stagione 4

Mystic Falls continua ad ospitare creature sovrannaturali e pene d'amore, in attesa di una svolta definitiva

Half season The Vampire Diaries - Stagione 4
Articolo a cura di

The vampire diaries, giunto a metà della sua quarta stagione, sembra voler procedere a ritmo accelerato, introducendo nuovi elementi narrativi con estrema rapidità, ottenendo l'effetto sorpresa, ma risultando a tratti anche inconsistente e poco coinvolgente. In nove puntate ci sono state morti e tragedie, cambiamenti radicali e pericolosi, sentimenti che riemergono con rinnovata passione ed altri che faticano a sbocciare, ma è mancata una svolta in grado di dare nuova linfa allo show.

Trasformata, ma sempre una vittima

La trasformazione di Elena (Nina Dobrev) in vampiro poteva far presupporre la rottura finale degli equilibri instauratisi nella poco ridente cittadina di Mystic Falls, ma la speranza è stata vana. I due fratelli Salvatore hanno continuato a contendersi il suo cuore, gli amici a sacrificarsi anche fisicamente per aiutarla, e il personaggio è rimasto nel limbo della sua indecisione, sostenuta da espedienti creati appositamente per non metterla mai in cattiva luce. Ecco quindi che, dopo aver scelto, in maniera apparentemente definitiva, di essere innamorata di Stefan (Paul Wesley), il suo “tragico” destino l'ha spinta tra le braccia di Damon (Ian Somerhalder), ma ovviamente non per sua volontà. Il motivo per cui gli sceneggiatori perseverino nel voler ritrarre la ragazza come la vittima della situazione è forse il più grande mistero di Mystic Falls. Nessun altro dei personaggi è, infatti, stato imbrigliato in un carattere così monocromatico, senza mostrarne poco più di due sfumature e limitandone anche il lato dark. Elena ha avuto i suoi momenti di coraggio e volontà d'animo, ma questi aspetti sono stati messi in ombra fino a far coincidere il pensiero di buona parte del pubblico con le parole pronunciate dal fratello Jeremy (Steven McQueen) nel winter finale.
Il triangolo, vera colonna portante dell'intero serial, prosegue quindi tra alti e bassi per entrambe le opzioni di coppia, in attesa che la corda che li lega prima o poi si spezzi definitivamente.

Il misterioso professore da non perdere di vista

La quarta stagione procede intanto aggiungendo nuovi tasselli alla mitologia dei vampiri versione Williamson&co. Dopo doppelganger, Originals, Hybrids e leggende di ogni tipo, i nuovi episodi hanno introdotto cacciatori e un'ambita cura contro il vampirismo. La delusione nel vedere scomparire i 12 membri del Consiglio della città dopo poco tempo, è stata mitigata dalla minaccia sulla vita dei protagonisti rappresentata da Connor (Todd Williams): un cacciatore freddo e calcolatore. Il personaggio ha resistito in scena il tempo necessario ad aggiungere qualche altro dramma al lungo elenco della famiglia Gilbert, gettando però le basi per il proseguimento della stagione.
Tra le new entries della stagione, la più interessante sembra essere quella dell'enigmatico professor Shane della Duke University, interpretato dall'attore David Alpay, le cui motivazioni per dare vita ad un doppio (o triplo gioco) rimangono forse l'unico elemento oscuro della trama. Phoebe Tonkin con la sua Hayley ha creato un pizzico di scompiglio negli equilibri della coppia Caroline-Tyler, ma il suo ruolo è rimasto fino al nono episodio un po' in ombra.
Tra drammi famigliari e sentimentali, gli unici personaggi rimasti immuni dal velo di retorica e sentimentalismo sembrano essere Klaus (Joseph Morgan) e Rebekah (Claire Holt). Ogni loro apparizione sullo schermo è sinonimo dei momenti migliori delle puntate, anche per quanto riguarda la qualità nella recitazione.
Dal punto di vista emotivo, infine, questa quarta stagione ha avuto il suo picco con l'omaggio di Damon al suo amico Alaric, di cui il vampiro avverte il vuoto (sensazione condivisa anche da chi assiste allo svolgersi della storia): una sequenza commovente e ben scritta.

The Vampire Diaries - Stagione 4 The vampire diaries rimane un serial piacevole da seguire, se non ci si pone troppe domande sulla logica alla base di decisioni ed eventi, ma ha perso un po' di carattere e ritmo nel corso delle stagioni. Sarebbe forse una decisione saggia mettere, almeno per un paio di episodi, in secondo piano i problemi di cuore e concentrarsi maggiormente nello sviluppo degli elementi sovrannaturali, per dare più forza e credibilità alla trama.