Arcane: a tu per tu con Fortiche Production, autori del capolavoro Netflix

Il premio assegnato a Fortiche Production a Cartoons On The Bay è stata l'occasione per discutere con loro del futuro dell'animazione e di Arcane.

Arcane: a tu per tu con Fortiche Production, autori del capolavoro Netflix
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Sarebbe riduttivo rimandarvi semplicemente alla nostra recensione di Arcane - League of Legends per esprimere l'impatto che l'opera di Riot Games e Fortiche Production ha avuto non solo sul palinsensto streaming Netflix, ma sull'animazione per il piccolo schermo in generale. Lo sperimentalismo di questa produzione ha sconvolto per l'eclettica qualità della messinscena unita ad uno storytelling solido e con poche sbavature. Ed è anche questo il motivo che in Italia la casa di produzione francese è stata ritenuta degna di un riconoscimento significativo come il Pulcinella Award come studio dell'anno alla 26° edizione di Cartoons On The Bay, svoltasi a Pescara dall'1 al 5 giugno. In quell'occasione noi di Everyeye abbiamo avuto l'occasione e il privilegio di intervistare Pascal Charrue e Delord Arnaud, due dei tre fondatori di Fortiche Production. È nata così una piacevole chiacchierata sull'animazione, su Arcane e sul futuro di Fortiche.

Sperimentazione continua

Everyeye.it: Siete qui a Cartoons On The Bay per ritirare il premio come miglior studio dell'anno e ve lo siete meritato. Arcane è un capolavoro d'animazione. Quali sono le vostre ispirazioni? Continuerete il vostro percorso sperimentale?
Delord Arnaud: Abbiamo avuto diverse fonti di ispirazione, dagli anime ai comics, ai film live action in generale. La sperimentazione per noi è una via per sviluppare una narrazione visiva e continueremo a trovare nuovi stili e storie.
Pascal Charrue: La visione cinematografica è il DNA di Arcane e di Fortiche. Vogliamo continuare a sperimentare e a ottenere qualcosa di diverso, diverso da ciò che abbiamo già fatto dal punto di vista artistico; ci sono diverse soluzioni e tutte possono essere strumenti al servizio della storia. Vogliamo raccontare storie young adult/adult e metterci alla prova come già fatto con Arcane.

Everyeye.it: La sperimentazione e il mix di stili che ammiriamo in Arcane è davvero una gioia per gli occhi. Pensate che sia il futuro dell'animazione?
Pascal Charrue: Penso che il 3D ti permetta di esprimere al meglio le emozioni dei personaggi e veicolare la storia. Molti pensano che Arcane sia il futuro dell'animazione, ma dal punto di vista dello storytelling credo che si avvicini più al mondo del cinema. Credo che il futuro dell'animazione sia soprattutto nell'interattività e nell'animazione in tempo reale. Sono tecniche molto costose rispetto al live action, ma la gente inizia a richiederle e dobbiamo trovare un modo di raccontare questo tipo di storie riducendo pian piano il budget.

Arcane e il futuro di Fortiche

Everyeye.it: Ora andiamo più nello specifico e parliamo delle differenze tra Piltover e Zaun. Due città, due stili, non solo di vita, ma anche di regia. Piltover si presenta con una messinscena più lineare ed elegante. Zaun è stilizzazione e ritmo. Cosa possiamo dire su questa dicotomia?
Pascal Charrue: Hai già detto molto, mi sembra! Era nostra intenzione sin dall'inizio stabilire due registri per queste città. In Zaun tutto è asimmetrico, dalla regia al dress code, al contrario di Piltover, dove la simmetria la fa da padrone. A livello visivo abbiamo lavorato molto per creare uno stacco tra le due città; Piltover è più art déco, mentre in Zaun c'è una contaminazione gotica importante e ogni scena dovrebbe essere diversa dall'altra, quindi non è stato certo facile.

Everyeye.it: Il contesto sociale ed emozionale di Arcane. Non c'è bianco o nero, ma una serie di sfumature.
Pascal Charrue: Tutto ciò era già molto chiaro in fase di scrittura, una fase nella quale abbiamo affiancato in prima persona gli showrunner Christian Linke e Alex Yee, dei quali abbiamo dovuto guadagnare la fiducia. Il vantaggio di scrivere uno show rispetto ad un lungometraggio sta tutto nella possibilità di sviluppare i personaggi nel dettaglio ed era molto importante per noi andare in quella direzione, perché, come hai detto, ti consente di non indagare solo gli estremi, ma soprattutto le sfumature di grigio che stanno nel mezzo e che danno sostanza alla storia e ai protagonisti che evolvono di episodio in episodio e noi con loro. Ed essendoci così tanti personaggi in Arcane è stato molto importante seguire questo percorso anche in previsione della stagione 2, che non posso spoilerare. È esemplare il percorso di Ekko ed è fondamentale notare che non ci sia un vero antagonista in Arcane.

Everyeye.it: Siamo quasi alla fine di questa intervista e vorrei parlare di una scena che ha lasciato davvero il segno. Mi riferisco al combattimento tra Ekko e Jinx. Uno scontro brutale che si trasforma in un gioco da bambini. Cosa possiamo dire sul simbolismo di questa battaglia?
Pascal Charrue: Questa scena è stata una di quelle che più ci ha dato da pensare nella prima stagione, ma che guardandola a posteriori ci rende davvero fieri del nostro lavoro. Tra i due personaggi c'è una relazione che risale all'infanzia e l'incontro dopo così tanto tempo doveva avere un collegamento con il passato che emerge nella forma del gioco, un gioco nel quale ora si può davvero morire e che declina in questa dicotomia tutte le gioie e i rimpianti vissuti dai due. Volevamo rendere tutto questo molto emozionale.

Everyeye.it: E ci siete riusciti. Ultimissima domanda. Cosa bolle in pentola per la seconda stagione di Arcane?
Pascal Charrue: Tutto ciò che possiamo dire è che le aspettative anche da parte nostra sono elevatissime e che stiamo facendo del nostro meglio per mantenerle. Stiamo lavorando anche ad altri progetti, ma soprattutto siamo proiettati verso quello che abbiamo inziato a chiamare RCU, Riot Cinematic Universe. Ci sono moltissime storie da raccontare e Arcane è solo l'inizio.