Pam & Tommy: il corpo femminile raccontato dalla regista Lake Bell

Tra le svolte in Pam & Tommy, l'esposizione del corpo femminile e di Pamela Anderson abbiamo parlato con Lake Bell, regista di due episodi della serie.

Pam & Tommy: il corpo femminile raccontato dalla regista Lake Bell
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Le nostre prime impressioni su Pam & Tommy sono state assolutamente positive. La serie è entrata a far parte del catalogo di Disney+ dal 2 febbraio e ha visto i suoi primi tre episodi diretti dal regista Craig Gillepsie, famoso per i film I, Tonya e il live action Crudelia con Emma Stone - recuperate la recensione di Crudelia. La storia di Pam & Tommy riguarda il sex tape più famoso al mondo: quello che ritrae Pamela Anderson e Tommy Lee, al tempo moglie e marito, diventato il primo vero fenomeno della rete sul finire degli anni Novanta.

Una serie che non può che essere controversa, però, vista anche la mancata approvazione da parte della star di Baywatch, che ha dovuto veder riproposto uno degli eventi più spiacevoli della propria esistenza in formato seriale. Dei risvolti che potrà prendere lo show, delle conseguenze sul mancato consenso dell'attrice e su cosa si può aggiungere in quanto registi ad un prodotto ne abbiamo parlato nella nostra intervista con Lake Bell, alla direzione degli episodi quattro e sette di Pam & Tommy.

Tra hacking e personale

Everyeye.it: La quarta puntata è quella in cui Pamela e Tommy scoprono che il loro filmino amatoriale e privato è diventato pubblico. Hai percepito un certo senso di responsabilità?
Lake Bell: Sia l'episodio quattro che il settimo rappresentano un momento di cambiamento all'interno della serie. La storia comincia parlando di amore e di questa coppia dinamica e travolgente. Ci innamoriamo di loro, vogliamo andare a fondo nella loro vicenda. E poi, nella quarta puntata, il tono si modifica e la realtà diventa più consapevole andando ad esaminare cosa è accaduto con il furto del sex tape, modificando così il focus della narrazione. Pam è presa dall'ansia e così anche lo show doveva riportare lo stesso sentimento, costruendo con questo umore l'episodio e dandole l'idea che nessuno è ormai più affidabile, portandola fino alla paranoia.

Everyeye.it: Un evento che non dovrebbe capitare mai a nessuno, ma di cui anche tu sei stata vittima.
Lake Bell: È vero, anch'io sono stata tra le vittime di hacking nel 2014 in quel Celebgate che ha visto il furto di materiale privato di molte persone. Per questo mi sentivo molto protettiva nei confronti di Pam e ispirata dall'esprimere la rabbia che prova in quel momento, oltre ovviamente all'umiliazione.

Le parole di Pamela Anderson

Everyeye.it: C'è infatti una frase che il personaggio di Pamela Anderson pronuncia ossia che si è sentita violata. E vediamo come Pam e Tommy vivano questa esposizione mediatica in maniera totalmente differente. Come hai creato questa distanza emotiva tra l'uomo e la donna nel momento in cui erano ormai esposti con il loro filmino?
Lake Bell: In qualche modo è molto commovente, perché fino a quel momento i due personaggi erano davvero molto connessi, ma è poi normale che la percezione maschile è diversa da quella di una donna, soprattutto quando si parla di violazione.

Anche quando non si tratta di sex tape, ma si posa nudi o ci si mostra scoperti all'interno della propria carriera. In Pam & Tommy, però, si parla di un crimine; è per questo che Pamela si sente svilita, come se avessero scavato nella sua anima. C'è una mancanza di controllo e questo aumenta la sensazione di violazione. Perciò, in quella particolare scena, era necessario che si percepisse un distanziamento tra i due personaggi, perché l'esperienza umana va dividendosi su due percorsi differenti: uno femminile e uno maschile. È su questo che abbiamo spinto, nel creare una sorta di ping pong tra le due realtà, perché per una donna è differente quando il suo corpo viene esposto in quella maniera.

Everyeye.it: Continuando sulla violazione e sul rispetto che hai voluto mettere nella serie, immagino non sia stato facile girare sapendo che Pamela Anderson non era affatto contenta della produzione di Pam & Tommy. Questo ti ha suscitato qualche remora?
Lake Bell: Non posso parlare a nome di Pamela. Non sarebbe corretto. Ma personalmente sentivo che fosse giusto raccontare questa storia e fare luce sulla giustizia che spetta proprio all'attrice. Usiamo i racconti e lo storytelling per fare mostra dei difetti e le ingiustizie della nostra società e cultura, e possiamo anche prendere da secoli o decenni passati per esaminare quello che è avvenuto e vedere come quegli eventi accaduti si riflettono sull'oggi. Per questo sento che per come Pam & Tommy è stata scritta e riportata si percepisce un senso di scuse verso la coppia, mostrando come i media rischiano spesso di distruggere la vita delle persone, portandosi dietro un estremo rancore.

Lo stile di Pam & Tommy

Everyeye.it: Pensi che in quanto donna tu sia riuscita a portare una particolare visione all'interno della serie?
Lake Bell: Più che una "regista donna" mi riconosco principalmente in quanto "regista" in senso generale. Ma è vero che sono anche una madre, una figlia, una sorella. Ma sono una regista badass!

E penso che a cambiare quando dirigo non è il genere a cui appartengo, ma la carriera che ho svolto. Mi approccio al lavoro, infatti, come "un'attrice-regista", perché è quella dell'essere un'interprete l'esperienza che ha influenzato il mio percorso. Sono molto visuale e molto attenta alla composizione dell'immagine, ma quando giriamo mi sento particolarmente dentro la scena insieme ai miei attori, mi sento immensamente coinvolta. Piango con loro, rido con loro, intraprendo con loro qualsiasi via decidano di solcare. Cerco di essere di supporto, di metterli a loro agio e di farli sentire al sicuro. Perché le performance migliori arrivano quando ci si sente al sicuro, quando c'è qualcuno che ti guarda le spalle ed è questo che desidero mentre dirigo. E perché no, penso faccia parte dell'unicità del mio stile!