Intervista RFF 2014 - Allison Tolman

L'interprete di Molly racconta aneddoti e curiosità sulla sua esperienza nella serie Fargo

Intervista RFF 2014 - Allison Tolman
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Fargo le ha regalato il primo giorno del resto della sua vita: la serire tv ha segnato un’era nella vita di Allison Tolman, l’interprete della poliziotta Molly Solverson, ospite all’8° RomaFiction Fest. Il telefilm, ispirato alla pellicola omonima del 1996, è prodotto dai fratelli Coen e arriverà in Italia a dicembre su Sky Atlantic. E lei, 33 enne texana, deve a questa miniserie non solo la nomination agli Emmy ma anche un cambio radicale dell’esistenza. Si trova ancora nella fase di stupore e gratitudine per l’opportunità ricevuta e fa attenzione ai piccoli dettagli. S’illumina quando le giornaliste le fanno i complimenti sulla gonna (è di Banana Republic, dice con orgoglio, come gran parte del suo guardaroba) e si scusa su Twitter con uno degli organizzatori della kermesse capitolina, Simone Raineri, per non aver scattato una foto insieme. Genuina, solare e spontanea, incrocia le dita per un ritorno nel telefilm, ma non accadrà nella seconda stagione. E, tra i ricordi sul set con Martin Freeman (Sherlock, The Hobbit) e Billy Bob Thornton (Bandits), svela sogni e speranze...

Fargo ti cambia la vita

Qual è stato il cambiamento più radicale che Fargo ha portato nella tua vita?

La prossima settimana io, il mio fidanzato e il gatto, ci trasferiremo da Chicago a Los Angeles. Abbiamo già impacchettato e smontato tutto per il trasloco. Finalmente ho trovato la motivazione giusta per cambiare vita, d’altronde se lavori in tv il posto dove devi vivere è proprio la capitale della California. Sarei pazza a non cogliere quest’opportunità.

Che tipo di telefilm ti piace guardare come spettatrice?

Sono fan dell’horror in generale e di The Walking Dead, mi piace molto Homeland, ma guardo di tutto, da Wilfred a New Girl, a cui mi piacerebbe partecipare con un cameo.

I fratelli Coen hanno avuto un ruolo cruciale nei tuoi provini?

Non sono molto coinvolti nel telefilm e non credo abbiano mai visto la cassetta della mia audizione. Comunque se non sono sul set non è per disinteresse ma perché non è il loro medium e hanno pensato di lasciare allo showrunner la libertà di fargli avere vita propria.

Quando hanno dato la loro benedizione?

Hanno letto la sceneggiatura del pilot e poi, dopo aver visto la puntata, hanno dato il via al progetto. E per me essere scelta ha significato la combinazione perfetta tra il mio passato teatrale con piece drammatiche e la mia vocazione a scrivere sketch comedy.

In che senso?

Molly deve anche saper portare leggerezza in una situazione che non deve essere solo drammatica.

Ti sei mai chiesta se Billy Bob Thornton sia il diavolo?

A volte non sono sicura che sia del tutto umano questo personaggio, dal momento che possiede quella forza oscura e diabolica. Gli affidano questi ruoli anche al cinema ma in realtà è una persona dolce, gentile e divertente.

Il futuro di Allison

Cosa ti aspetti dalla serie?

Spero di girare la stagione tre, visto che nella seconda non ci sarò. Fargo è un tale cult che ho davanti a me varie possibilità. A volte però è difficile mantenere la propria integrità con contratti televisivi blindati e vincolanti per molti anni.

Vorresti un ruolo al cinema o in tv?

Potendo scegliere, vorrei sperimentare molti set diversi. Su IMDB la mia pagina è ancora striminzita e la curo da sola, ho inserito io stesso la biografia ma vorrei che l’elenco si rimpolpasse presto con tanti cameo, in show diversi e con registi diversi. Certo, ho appena imparato a recitare in tv e ora vorrei gare gavetta sul grande schermo e imparare altri segreti del mestiere.

Dal vivo sembri molto spontanea, mentre Molly è sempre misurata: quanto ti è costata la transizione?

La definirei una bella sfida. Lei è sempre gentile ma in realtà cela una maschera per la frustrazione che a volte dà i nervi. Quando finalmente si sfoga, anche se solo una volta, quella sensazione liberatoria mi si è attaccata addosso per tutta la giornata di riprese.