Saverio Costanzo racconta L'Amica Geniale: la modernità oltre Elena e Lila

Alla Mostra di Venezia 75 debutta L'Amica Geniale, la serie TV tratta dall'omonimo ciclo di libri di Elena Ferrante, bestseller in tutto il mondo.

Saverio Costanzo racconta L'Amica Geniale: la modernità oltre Elena e Lila
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Quanti fra voi conoscono la scrittrice Elena Ferrante? Non per sentito dire o per via dei suoi romanzi, intendiamo fisicamente, materialmente, quanti l'hanno mai vista in pubblico? La risposta la conosciamo già, nessuno. Attorno al suo nome aleggia infatti il mistero più assoluto, non l'ha mai incontrata neppure chi ha lavorato direttamente con lei, come gli sceneggiatori e i produttori de L'Amica Geniale, serie TV che riadatta per lo schermo il famoso ciclo di opere omonimo.
Una delle più apprezzate autrici del momento, in Italia ma soprattutto negli Stati Uniti, Paese che vedrà la serie sui canali HBO accanto a Il Trono di Spade, risulta assente anche a Venezia, dove abbiamo però incontrato le protagoniste e il regista Saverio Costanzo, appena qualche ora prima della proiezione ufficiale alle Mostra numero 75.

Un prodotto tutto italiano

Accanto all'autore de La Solitudine dei Numeri Primi e Hungry Hearts, palesemente emozionato, sono arrivate Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio, le piccole protagoniste Lila ed Elena nella prima parte della stagione di debutto, insieme a Gaia Girace e Margherita Mazzucco, ovvero Lila ed Elena adolescenti.
Nomi che compongono un puzzle molto complesso, soprattutto a livello produttivo, con cinque big player che hanno messo denaro ed energie per la realizzazione della serie. Pensiamo a Fandango, Wildside, Rai Fiction, HBO e TimVision, piattaforma di streaming online che avrà L'Amica Geniale a catalogo molto presto. Se la società di Domenico Procacci è stata la prima ad acquisire i diritti di sfruttamento delle opere letterarie, Wildside si è occupata della produzione "sul campo" e del coinvolgimento di HBO, subito innamoratasi dell'idea di portare le piccole Lila ed Elena negli States.

"All'estero è ormai consuetudine" ci ha detto Procacci, "ma in Italia è innovativo vedere diverse forze che collaborano ad alti livelli per un obiettivo comune. Abbiamo creato davvero una grande squadra, anche Rai - più che mai in fermento - ci è stata di grande supporto, cosa che probabilmente qualche anno fa non sarebbe successa."
Rai che vedrà la serie andare in onda su Rai Uno a partire dal prossimo 30 ottobre, un appuntamento importante per la nostra TV di Stato che, con non pochi sforzi, sta cercando di convogliare sui suoi canali l'eccellenza italiana in campo produttivo.

Un autore predestinato

Questa volta potrà fregiarsi di un prodotto profondamente nostrano dal respiro però internazionale, grazie allo sguardo universale di Saverio Costanzo, regista di tutti gli episodi della prima stagione: "Devo tutto a Elena Ferrante, è stata lei a suggerire il mio nome alla produzione. Il giorno in cui mi è stato proposto il lavoro, ricordo esattamente dov'ero, cosa stavo facendo, perché è stata una gioia enorme. Mi ero già innamorato dei libri e poter realizzare una serie su di essi era una sorta di sogno, così ho accettato subito. Sin dai primi romanzi ho sentito una sorta di connessione fra me e le pagine, il mio cuore sussultava al solo pensiero di poter portare tutto in scena, mi sentivo predestinato."
"Un progetto enorme che però non mi ha mai spaventato, poi lavorare con le bambine è stato meraviglioso, un privilegio più che una responsabilità. Abbiamo raccontato una storia che va sempre oltre ciò che mostra, oltre l'amicizia delle due protagoniste, l'educazione, i sentimenti. Dal locale si va all'universale, grazie a una scrittura immensa, itinerante, che resta comunque all'interno di un nucleo ben preciso."
"È un'opera che ti insegna l'importanza dell'educazione, della conoscenza, con il personaggio della maestra che può cambiare radicalmente la vita di due bambine che stanno compiendo i primi passi nel mondo. In questo vi è un'assoluta modernità, parliamo di un romanzo politico nel senso sentimentale del termine, che parla attraverso le emozioni."

Piccole donne

Emozioni generate, oltre che dalla regia sensibile di Costanzo, dalle piccole Lila ed Elena, sullo schermo interpretate magnificamente da Ludovica Nasti e Elisa Del Genio: "Come abbiamo affrontato i ruoli? Non ci siamo preparate molto, siamo arrivate sul set portando solo noi stesse, la nostra semplicità" ha detto la svelta Ludovica, capace di accendere e spegnere il microfono in totale autonomia.

"È stata un'esperienza bellissima, devo ringraziare tantissimo Saverio che ci è stato vicino, dandoci tanti consigli, e il mio coach che mi ha aiutato con il napoletano" ha detto invece la dolce Elisa Del Genio.
Ogni bambina però, inevitabilmente, è destinata a crescere e maturare, motivo per cui nel corso della serie arrivano le adolescenti Gaia Girace e Margherita Mazzucco: "È stato fantastico, recitare e diventare un'attrice era tutto ciò che volevo fare e ora sta accadendo, ci sto riuscendo davvero. Ci sono voluti tanti sacrifici ma la soddisfazione è enorme" ci ha detto Gaia, emozionata. Per Margherita è stata invece la prima esperienza in assoluto su un set cinematografico: "È stata la mia prima volta in un film, ho scoperto come funziona un set e tutto il lavoro che c'è dietro, che è davvero incredibile. Il personaggio di Elena mi ha aiutato a comprendere parti di me stessa che neppure io conoscevo."

Un'ombra splendida e ingombrante

Certo, se oggi siamo qui a parlare de L'Amica Geniale, lo dobbiamo soprattutto a Elena Ferrante, che ha realizzato un'opera in sei volumi davvero potente, emozionante e pregna di significato - tradotta in tutto il mondo. Un'autrice schiva, che tiene in modo assoluto alla sua privacy, che non ama mostrarsi in pubblico - neppure sotto "minaccia".
Si è fatta vedere poco persino da Saverio Costanzo in persona e dallo sceneggiatore Francesco Piccolo, che hanno dialogato con lei soprattutto tramite posta: "Siamo andati a casa di Elena, conosciamo dunque anche il suo indirizzo, nonostante questo però non sappiamo dirvi chi è" ha detto Piccolo.
"Ha lavorato molto con noi, è stata una diligente sorvegliante, non ha mai imposto le sue idee e non ha difeso a spada tratta la sua opera. Ci ha ascoltati e ci ha dato dei suggerimenti. Se all'inizio è stata un po' più fredda, lettera dopo lettera si è sciolta e si è fidata ciecamente di Saverio, con cui ho lavorato scrivendo un vero e proprio film, non una serie, con un autentico autore al timone."
Già, un autore al comando, con delle idee e un immaginario ben preciso: "Elena Ferrante non è certo avara di descrizioni, soprattutto in un'opera così coerente come L'Amica Geniale, ci sono però - fisiologicamente - delle parti mancanti che ogni lettore completa con la propria fantasia ed esperienza" ha aggiunto Costanzo.

"È accaduto questo anche nei panni da regista, ho cercato di riempire i vuoti con le immagini, pur avendo sempre in mente il punto di partenza, così preciso e potente. Ciò che non veniva raccontato tramite le parole, arrivava a livello spirituale, inconscio, infatti avevo in testa i volti delle protagoniste ancor prima di conoscerle per davvero. Solitamente ogni casting procede per step, dai preliminari ai finali, questa volta non c'è stato bisogno. Quando ho visto le attrici, le ho prese subito, addirittura Margherita l'ho scelta vedendola soltanto in foto, non l'avevo neppure sentita parlare. Sapevo che era lei la Elena adolescente. Ora fanno le umili, dicono che sono state loro stesse, eppure hanno messo in scena dei personaggi, hanno lavorato e fatto un percorso ben preciso, aiutate da una matrice che - anche per loro - era molto chiara."
"La speranza è che lo spettatore riprenda la storia esattamente dal punto in cui l'aveva lasciata, ritrovando nei volti dei personaggi quelli che avevano immaginato leggendo i romanzi, senza perdersi in paragoni fra lo schermo e la carta stampata. Se succede questo, sarà ancora una volta merito di un'opera di partenza eccezionale."
L'Amica Geniale avrà dunque il suo primo passaggio pubblico a Venezia, per poi approdare al cinema l'1, il 2 e il 3 ottobre per un evento speciale Nexo, che porterà su grande schermo i primi due episodi, e infine il 30 ottobre su Rai Uno. (Foto Conferenza Stampa: Aurelio Vindigni Ricca)