The Last of Us: la storia di Bill e Frank vista dai loro interpreti

L'ultimo episodio di The Last of Us rappresenta il primo cambio di rotta rispetto al videogioco. Ne abbiamo parlato con gli interpreti di Bill e Frank.

The Last of Us: la storia di Bill e Frank vista dai loro interpreti
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Non si ferma la cavalcata di The Last of Us verso il successo. La serie HBO creata da Craig Mazin (sul quale avevamo pochi dubbi dopo la nostra recensione di Chernobyl) e Neil Druckmann, la mente dietro il franchise Naughty Dog, non solo al momento è il miglior adattamento videoludico che si sia visto in TV, ma è anche un traguardo importantissimo per HBO, che guardacaso ha già rinnovato The Last of Us per una seconda stagione. I fan del capolavoro videoludico hanno finora riscontrato un'esperienza quasi complementare alla fonte, ma l'ultimo episodio ha sorpreso tutti.

Nella nostra recensione di The Last of Us 1X03 abbiamo incontrato il personaggio di Bill, affatto sconosciuto agli appassionati, ma la rielaborazione della sua storia ha creato un precedente importantissimo nel franchise; un precedente che si è rivelato fenomenale non solo dal punto di vista narrativo, ma anche nella messinscena. Abbiamo avuto l'occasione di fare quattro chiacchiere con Nick Offerman e Murray Bartlett, rispettivamente interpreti di Bill e Frank nello show HBO, per conoscere il loro punto di vista sulla vicenda e sulle peculiarità di questa puntata.

Un'esperienza intensa

È quindi il caso di ripercorrere con Nick e Murray la realizzazione di questo espisodio di The Last of Us, a partire dai momenti più importanti trascorsi sul set, e da quelli che hanno fatto capire ad entrambi di essere sulla buona strada nelle loro interpretazioni.

"Ci sono stati molti di questi momenti. È stata un'esperienza davvero bella, credo per entrambi", ricorda Murray Bartlett. "Abbiamo girato la scena in cui il mio personaggio, Frank, inizia a suonare al piano e poi Bill prende il sopravvento con la sua voce, e mi ricordo di essere stato lì a guardarlo come se rispondessi emotivamente a un qualcosa che sembrava fuori dal mio controllo. Mi è parso che ci fosse una grande connessione nella dinamica tra i due personaggi, che è avvenuta in modo organico in quel momento. È una sceneggiatura talmente ben scritta, e ci siamo divertiti così tanto che ci sono stati molti di quei momenti; è stata un'esperienza straordinaria in questo senso.".

Nick Offerman, che interpreta Bill, rincara la dose sull'eccellente scrittura della puntata. "Questo accade quando si ha la fortuna di avere tra le mani un copione fortunato come questo, scritto in maniera sublime. Quando l'ho letto per la prima volta, la sensibilità di Bill, un uomo silenzioso ma molto competente, soprattutto quando ha qualcuno da proteggere, mi ha colpito molto. Ma la cosa che poi ha portato a ciò di cui parla Murray è che è stato anche terrificante perché c'erano tutti questi momenti di vulnerabilità che non ho avuto modo di fare molto come attore e quindi anche questo per me è stato un motivo in più per recitare il ruolo di Bill. Dovevo mettermi in questa situazione terrificante. Dovevo cantare una canzone davanti a questo uomo meraviglioso, e sembra che non ci siano stati problemi. L'hanno tenuta quella scena!".

Ci si è chiesto, poi, se per Murray sia stato più difficile a livello emotivo recitare in The Last of Us o in The White Lotus. L'attore ha rivelato che "Prima di The White Lotus ho sempre interpretato personaggi più vicini a me, cioè, non mi sembra di aver mai interpretato un personaggio come Frank prima d'ora, ma non mi è sembrato estraneo, ed quello che speri sempre quando devi interpretare persone vulnerabili. Credo che mostrare la vulnerabilità dei personaggi sia una delle cose più belle, anche quando si tratta di un personaggio come quello di Dan in The White Lotus."

"Trovare quei momenti di vulnerabilità e inserirli in modo che li faccia sentire umani. Penso che sia davvero fantastico, ma quello che si spera, sai, nelle scene più vulnerabili, è di essere in coppia con un attore che è disposto ad andare in quella direzione perché, se così non fosse, sarebbe difficile.", puntualizza Murray. "È stato meraviglioso stare con un altro attore che era davvero disposto ad abbandonarsi a quei momenti e ad affrontarli insieme. È lì che si crea quel valore aggiunto, quando entrambi gli attori sono davvero sul pezzo. Quindi, adoro l'opportunità di fare questo tipo di scene, soprattutto quando sei con qualcuno che è pronto a raccogliere la sfida, come in questo caso.".

Anche Nick concorda con Murray e ha molta stima per il collega: "Parte dell'esperienza è stata ricevere la sceneggiatura da Craig Mazin, ma il tempismo è stato tale che io e mia moglie avevamo appena visto The White Lotus, e quindi questa incredibile sceneggiatura è arrivata in quel momento. La ciliegina sulla torta è stata sapere che in questo viaggio mi avrebbe accompagnato Murray, che ci aveva appena lasciati a bocca aperta e che aveva offerto una performance molto apprezzata. E così tutto questo si è combinato per creare questa alchimia. Questi due esseri umani, Bill e Frank, si sono trovati l'un l'altro, ed era parte del terrore e fonte di passione scoprire come sarebbero andate le cose per sfociare poi in quella scena del piano.".

L'amore dopo la fine del mondo

Anche raccontare una love story in un mondo post-apocalittico non certo convenzionale come quello di The Last of Us ha sorpreso gli interpreti. "Penso che sia interessante leggere questa sceneggiatura, è uno script così bello e c'era un'incredibile riverenza intorno a questo episodio da parte di tutti i dipartimenti perché tutti amavano la sceneggiatura così tanto.", ricorda Murray.

"E credo che, sai, una delle ragioni principali sia che in questa sorta di mondo pieno di tenebre ci sono degli spiragli di luce in questa puntata, che credo sia ciò che la rende una parte bellissima di questo show, di questo mondo davvero intenso nel quale ti fermi a pensare "è speranza che stiamo vedendo?" C'è un momento che spicca più avanti nell'episodio, quando Frank non sta bene, sta dipingendo e Bill arriva dal giardino. E hanno questo momento in cui si prendono l'un l'altro, senza parole, che per me la dice lunga sul loro legame. E realizzi che nell'intensità della malattia di Frank e nell'intensità di questo mondo, ci sono questi momenti di amore, di connessione e di leggerezza che sono così potenti, anche se si tratta solo di un attimo. Ricordo molti di quei momenti che sono solo da guardare e che arrivano davvero all'essenza di ciò di cui parla questo episodio.".

La diversità è così importante per Naughty Dog, i creatori del videogioco, e anche per i fan. Ma come si sono sentiti Nick e Murray a far parte di una puntata così significativa per il medium stesso? "È interessante." Concorda Murray. "Mi sembra che, ovviamente, nelle storie e nelle sceneggiature ci siano così tante cose da tenere in considerazione, tra cui la diversità, la rappresentazione e l'importanza di questo aspetto. E poi, credo che una delle cose migliori da fare sia, pur onorando questo elemento, toglierselo dalla testa e, fortunatamente, in questo caso avevamo una sceneggiatura meravigliosa che parlava di una storia d'amore tra queste due persone; e ci si concentra su questo aspetto a prescindere da tutte le altre cose, perché credo che sia questo l'obiettivo.", precisa l'interprete di Frank. "E, come dire, l'inclusività e la diversità sono elementi, a contare è il legame tra le persone. È quello che c'era in sceneggiatura; un bellissimo legame, una sorta di risonanza universale e memorabile.".

Anche Nick ha qualcosa da dire a riguardo: "Una delle cose che mi sono piaciute dell'episodio è che parla di una coppia, ma nella cultura popolare non ho mai visto una coppia rappresentata in questo modo. E questo è davvero un passo avanti verso, sai, il fatto che si dovrebbe essere autorizzati ad amarsi a prescindere da come ci si inserisce nei modelli di coppia convenzionali, e mi piace questo. Adoro la possibilità narrativa che questi due ragazzi si incontrino e che tu pensi: "Oh, è una sorpresa meravigliosa". Sono cresciuto in una piccola città conservatrice del Midwest. Quindi sono molto grato che non ci limitiamo a raccontare la solita storia, ma cerchiamo di percorrere un nuovo terreno.".

Ma è Murray ad avere l'ultima parola sull'argomento: "E penso anche che una delle cose più belle della scrittura di questa sceneggiatura è che sembra inaspettata e lontana da qualsiasi altra. Questi personaggi si sentono così lontani da qualsiasi tipo di stereotipo, il che è sempre una buona cosa.".

Prepararsi all'apocalisse

Dopo due episodi molto fedeli all'opera originale la serie di The Last of Us si è allontanata dalla storia familiare a milioni di fan nel mondo, cambiandola e modificandola con successo per l'adattamento televisivo, ma cosa ne pensano Nick e Murray della fatica di Naughty Dog? "Fortunatamente, l'ultimo videogioco a cui ho giocato risale al 1998 e quando mi sono approcciato a questo show, una delle prime domande ovvie è stata: devo giocare al gioco per prepararmi? Quali ricerche devo fare? E Craig mi disse: "Questa storia non è davvero nel gioco, la sceneggiatura è ottima, e lo è perché risponderà a tutte le tue domande". La preparazione che sta dietro ad un ruolo dipende anche dalla scrittura dello script, perché migliore è la sceneggiatura e minori sono le domande sull'evoluzione della storia. Quindi, ad oggi, non ho ancora giocato al videogioco.".

Anche Nick ammette candidamente: "Nemmeno io ho giocato a The Last of Us, ma ho fatto più ricerche possibili sul gioco per capire il tono, la storia, i personaggi, e ho amici che adorano questo gioco con i quali ho discusso parecchio. Ma anch'io ho avuto bene o male lo stesso approccio con Craig sulla storia di Bill e Frank e mi sono affidato a lui e a Neil Druckmann.".