1883 recensione: l'incredibile prequel di Yellowstone firmato da Sheridan

1883 non è un prequel qualsiasi, ma bensì un titolo di grande valore che impreziosisce l'universo narrativo di Yellowstone.

1883 recensione: l'incredibile prequel di Yellowstone firmato da Sheridan
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Una terra promessa fatta di opportunità e libertà spinse molte persone ad emigrare verso l'America, ma i racconti sugli Stati Uniti, pur essendo in parte veri, nascondevano il lato brutale del nuovo mondo, per una storia che nel tempo ha visto alcuni dei suoi passi più significativi scritti nelle battaglie combattute anche per la libertà stessa. Un territorio vasto, che vedeva zone nelle quali l'unica legge era quella del più forte, in mezzo a distese che erano terra di nessuno. 1883 non è soltanto il classico prequel atto a riempire alcuni vuoti della serie madre, ma un titolo che, inserendosi nella storia statunitense di fine ‘800, vive di luce propria, mostrandoci il passato del ranch nel quale abbiamo imparato a conoscere i Dutton, e svelando non solo le radici della famiglia protagonista di Yellowstone, ma anche un pezzo di storia del tempo, tra sogni e speranze che per essere realizzati esigevano un prezzo molto alto.

Storia in movimento

Un carro in fiamme ed una ragazza in fuga aprono il pilot di 1883, facendoci immergere da subito in un clima brutale e infuocato che nel corso dello show verrà fuori in più di un'occasione, pur non essendo questa l'anima del racconto, ma piuttosto uno dei suoi tanti volti. Questo perché al centro della vicenda principale non c'è un luogo attorno al quale si imbastisce l'ordito, ma un viaggio continuo che viene intrapreso dai Dutton e da alcuni immigrati con l'intenzione di raggiungere l'Oregon.

Il movimento è una costante di tutta la serie, e anche quando i protagonisti si fermano per una sosta, le dinamiche che li coinvolgono continuano ad evolversi, mentre lo stesso tragitto va a dare forma alla storia, tra passi pericolosi e mortali, attacchi dei banditi ed incontri coi nativi, e ogni tassello sembra avvicinarli ad una destinazione che per larghi tratti appare come un semplice miraggio, un sogno da realizzare ad ogni costo per mordere una libertà che verrà pagata a caro prezzo. Lungo il cammino seguiremo il gruppo formato dai coloni e dai Dutton in una sfida continua contro la natura e l'uomo, ma non ci troviamo semplicemente al cospetto di una serie di sequenze tra le meravigliose distese naturali americane, bensì dinnanzi ad un titolo che vanta una ricchezza visiva di primo livello su ogni fronte, a dimostrazione della cura riposta dagli autori. Il tramonto e le sagome dei cavalli, la brutalità degli scontri a fuoco e la bellezza dei paesaggi mostrati rapiscono l'occhio a più riprese, in un viaggio che verso il finale fa sempre più leva sulle emozioni, e vi terrà inchiodati davanti allo schermo fino alla fine.

Una famiglia determinata

La voce narrante di Elsa Dutton, interpretata da Isabel May, scandisce ogni capitolo della vicenda principale, per quella che è senza dubbio una delle figure più importanti della vicenda. La scelta di inserire la narrazione di Elsa in alcuni momenti funziona, soprattutto grazie ad una scrittura molto evocativa, ma sono presenti anche passaggi che forse risultano troppo appesantiti dalla continua presenza della narratrice, anche se 1883 lascia comunque poco spazio ai tempi morti, grazie a personaggi ben caratterizzati ed una storia quasi sempre coinvolgente.

La stessa Elsa è, infatti, non solo fondamentale per il messaggio che lascia 1883 e per il ponte che crea verso Yellowstone (avete letto la nostra recensione della prima parte di Yellowstone 5?), ma anche perché ci fa seguire il suo percorso di maturazione, fino ad uno dei momenti più commoventi della serie. Anche gli altri Dutton non sono da meno, dall'arcigno James ( Tim McGraw), caratterizzato da un passato burrascoso nella guerra e pronto a tutto per proteggere la sua famiglia, a Margaret (Faith Hill), anche lei contraddistinta da un carattere forte e protagonista di alcune dinamiche madre/figlia che impreziosiscono il racconto. L'unica nota stonata dei Dutton in questo caso è rappresentata da John, fratellino di Elsa, interpretato da Audie Rick, che a tratti sparisce completamente dalla storia. Certo non è semplice dare un giusto spazio ad ogni personaggio su schermo, ma ci sono episodi in cui quasi ci si scorda della sua esistenza.

Infine, spiccano Thomas (LaMonica Garrett) ed il capitano Shea (Sam Elliott), e quest'ultimo in particolare vive sequenze significative che ci aiutano a conoscerlo ed apprezzarlo. Tra i tanti immigrati invece soltanto alcuni volti vengono un po' più approfonditi, ma il loro ruolo è comunque principalmente di contorno, utile a farci capire le difficoltà di chi abbandonando tutto si trovò ad affrontare un tragitto infernale in una terra che sin dal principio sembra loro ostile. Ogni personaggio ha la sua storia ed il suo vissuto, in un quadro convincente nel quale comunque tutto ruota attorno soprattutto ai Dutton, oltre a Thomas e Shea. Tornando alla natura di prequel di 1883, vorremmo sottolineare che questo è un titolo adatto a chiunque; anche se non avete seguito o apprezzato Yellowstone, potete tranquillamente gustarvi questa splendida miniserie.

Ovviamente i fan dello show originale ritroveranno alcune similitudini, ed in particolare una connessione sul finale che ci fa capire l'ostinata difesa di John del ranch ed il suo legame col territorio (lasciando forse qualche indizio anche su cosa possiamo aspettarci dalla seconda parte di Yellowstone 5), ma resta il fatto che 1883 funziona alla perfezione anche come titolo a sé stante, portandoci a vivere un inizio ed una fine di un viaggio emozionante.

Gli unici difetti di questo prequel sono principalmente legati a quello che da un altro punto di vista è anche il suo punto di forza, ovvero un lato drammatico molto pronunciato (forse troppo), che però sul finale ci regala una chiusura pressoché perfetta. Gli episodi centrali, a tratti, forse appesantiscono un po' la storia, tra relazioni e discussioni all'interno del gruppo, ma in generale è difficile non sentire un forte coinvolgimento per quanto viene mostrato. Insomma, 1883 è una grande miniserie, e se amate il genere o semplicemente volete vivere una storia ben scritta e diretta, non possiamo che consigliarvela.

1883 - Yellowstone spin off 1883 convince sotto tutti i punti di vista, mettendo in piedi un'epopea western di grande livello che può essere tranquillamente apprezzata anche da chi non ha mai seguito Yellowstone. Un viaggio emozionante caratterizzato da protagonisti magnetici e credibili, che arriva verso il traguardo carico di un impatto emotivo non indifferente. Forse qualche episodio potrebbe sembrare un po' appesantito dalla costante presenza di una narratrice e da qualche intreccio meno riuscito, ma sarà davvero difficile non lasciarsi coinvolgere da questa grande miniserie.

8.5