Recensione Agents of S.H.I.E.L.D. - Stagione 3

Gli agenti dello S.H.I.E.L.D. ritornano in azione, pronti ad affrontare non solo l'HYDRA ma anche gli Inumani, con a capo il malvagio Hive... scopriamo insieme se questa stagione è promossa oppure no.

Recensione Agents of S.H.I.E.L.D. - Stagione 3
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Quando si parla di Agents of S.H.I.E.L.D., non ci sono mezze misure. E' uno di quei serial che o viene acclamato oppure viene odiato. Sicuramente, la verità sta nel mezzo: di certo non è la miglior serie tratta da comics in circolazione, ma nemmeno la peggiore che i tanti haters decantano su social network e forum. Questa terza stagione ormai conclusa, si è confermata di ottima fattura, sebbene con più di qualche difetto rispetto alla precedente. Quel che è chiaro è che la Marvel sta indirizzando lo show verso una nuova direzione e, sebbene qualche battutina non manca mai, il tono sta diventando sempre più oscuro e drammatico. La serie ha subito un'evoluzione chiara e determinata, il che fa presagire ottime cose per il futuro.

Inumani

Come per tutte le stagioni, anche questa è divisa in due - almeno, apparentemente. Coulson ed il suo team dello S.H.I.E.L.D. sono ancora là fuori, ad agire nell'ombra, cercando di reclutare sempre più Inumani per i Secret Warriors, una sorta di team guidato da Daisy Johnson (ex Skye). Questo anche per salvarli dalle grinfie dell'Unità di Contenimento delle Minacce Avanzate capitanato da Rosalind Price, che invece vuole catturarli per studiarli. Ben presto, però, scopriremo che dietro tutto c'è ancora l'HYDRA, che in questa stagione vede Gideon Malick come capo. Malick ha un piano ben preciso: quello di recuperare una forma di vita aliena adorata dai membri dell'HYDRA e prigioniera in un pianeta lontano. Grazie all'aiuto di Grant Ward, Malick riesce ad arrivare su questo pianeta. Purtroppo per lui, Ward viene ucciso da Coulson e la 'creatura' lasciata in quel pianeta per sempre. Quel che Coulson non sa, è che questo essere - denominato Hive - riesce a prendere possesso dell'ormai cadavere di Grant Ward e far ritorno sulla Terra, dove inizia ad elaborare un piano per prendere in mano le redini del nostro pianeta...

Hive

Come dicevamo all'inizio, lo show sta cambiando, seppur lentamente, e sta diventando 'qualcos'altro'. Siamo lontani dai tempi della prima stagione, dove i personaggi, tra una missione ed un'altra, ridevano, scherzavano, s'innamoravano. Adesso c'è poco spazio per tutto questo e, sebbene non manchino qualche battutina o qualche legame sentimentale, l'impressione che si ha è che gli showrunner abbiano deciso di puntare su temi sempre più adulti, quasi oscuri, per lo più drammatici. La serie sembra voler osare di più, forse anche in risposta ai serial Netflix della Marvel (come Daredevil e Jessica Jones), ed infatti non mancano le scene sanguinolente e dei momenti da cardiopalma. In generale, questa stagione non è male e riesce nell'intento di non annoiare e di rendere avvincente anche una scelta che, durante il mid-season finale, aveva lasciato un po' l'amaro in bocca a tutti: resuscitare Ward come Hive. Inutile girarci intorno: Ward, interpretato da Brett Dalton, è diventato un villain davvero interessante e determinato, e anche nella sua parentesi Hive è piuttosto minaccioso. Certo, avremmo preferito vederlo un po' di più nella sua forma fumettistica (che intravediamo nell'episodio finale e che risulta fatta bene), ma non ci lamentiamo. A parte questo, i difetti non mancano: da alcuni personaggi interessanti ma utilizzati troppo poco (pensiamo a Yo-Yo Rodriguez, e la nostra speranza è che abbia un ruolo più ampio nella prossima stagione) ad alcuni melodrammi di troppo, soprattutto nel finale. Una scelta piuttosto debole, invece, è stata quella di far sparire Bobbi Morse/Mimo e Lance Hunter dalla serie, anche a fronte della news che vuole la loro serie personale (Most Wanted) bocciata dal network, risultando cosi insensata e niente più.

Quake

Con un cast cosi allargato, a volte, poi, capita di dover sacrificare qualcuno a scapito di altri. E, in questo caso, è Coulson la vittima, ed è un peccato. Costruito bene fino al mid-season finale, dove subisce un'evoluzione incredibile e dark, il personaggio viene quasi relegato a ruolo di comprimario, per dare spazio agli Inumani e a Daisy Johnson che, ormai, si conferma l'unica protagonista dello show. Relegata in un ruolo secondario anche l'agente May, ormai un'ombra che si aggira per la serie e spunta qua e là, propensa più a disperarsi per suo marito (l'Inumano Lash) che a dare calci alle persone: peccato. Risulta, invece, sempre più interessante il personaggio di Mack, una delle scelte più azzeccate dello show, mentre i due Fitz-Simmons continuano ad essere due dei personaggi meglio scritti e, sicuramente, più 'umani' dell'intero serial. Però, come abbiamo detto, la protagonista per eccellenza è Daisy Johnson: Chloe Bennet riesce a risultare sempre più credibile ed affascinante nel ruolo, e non è un caso che i fan sperano di poterla vedere al fianco dei Vendicatori in un film Marvel Studios. Sarà interessante, in questo caso, scoprire dove gli showrunner vorranno andare a parare nell'imminente quarta stagione...

Agents of S.H.I.E.L.D. - Stagione 3 Questa terza stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. conferma l'ottima evoluzione dello show. Sebbene non esente da difetti, la serie sta diventando sempre più dark e drammatica, con scelte audaci ed interessanti. Curiosi di vedere il futuro della serie che, visto il season finale, cambierà nuovamente le carte in tavola e, potenzialmente, lo show.