American Horror Story 6x04: The Blood Moon

La luna rossa porta con sé nuovi personaggi e graditi ritorni: qualche gradita sorpresa, ma la sceneggiatura continua a zoppicare.

American Horror Story 6x04: The Blood Moon
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La luna rossa appare in cielo, e un ciclo lunare inizia e finisce per American Horror Story. Tra le fronde di quel bosco teatro di spaventose uccisioni gli spiriti si rivelano, il vero potere si mostra a Matt (Cuba Gooding Jr.) e Shelby (Sarah Paulson), tutto inizia a diventare più chiaro. Eppure, nonostante fare luce nel buio significhi spesso allontanare i timori, in American Horror Story questa chiarezza diventa più soffocante, si tinge ancora di sangue e rivela che oltre il velo non c'è la salvezza, ma una condanna sempre più certa. Lo conferma Elias Cunningham (Denis O'Hare) e finisce per confermarlo Cricket alla coppia che guadagna e perde personaggi intorno a sé così come guadagna e perde speranze, senza riuscire ad uscire dall'incubo ma anzi, finendo per impantanarsi sempre di più in una situazione senza via d'uscita. La luna rossa è apparsa, con essa il vero potere si è manifestato e non è il personaggio di Kathy Bates ma chi l'ha creata, ovvero una strega che porta le fattezze di Lady Gaga. C'è davvero possibilità di uscirne? Oppure Matt e Shelby andranno incontro ad un destino che sembra sempre più segnato? Ma soprattutto, dietro il velo di Ryan Murphy cosa si nasconde?


Croatoan

Ryan Murphy aveva promesso due momenti temporali diversi, pronti ad intersecarsi tra loro: durante la prima puntata (qui la recensione) erano stati identificati come passato e presente di Matt e Shelby, ma arrivati ormai alla quarta sembra chiaro che la storia della colonia di Roanoke rappresenterà il vero fulcro della stagione, almeno finché il creatore della serie non scombinerà di nuovo le carte in tavola. La storia sembra infatti prendere il sopravvento sul racconto dei veri protagonisti (Lily Rabe e Andre Holland) man mano che inizia a catturare anche lo spettatore, e così come loro anche noi cerchiamo la chiave del mistero, arrivando indietro nel tempo mentre i vari personaggi raccontano di storie maledette, sacrifici di sangue e adorazione di falsi dei. Il fil rouge sembra essere una parola, Croatoan, che i più attenti appassionati di American Horror Story hanno già sentito proprio dalle labbra di Billie Dean (la stessa Sarah Paulson della prima stagione). Le connessioni iniziano a manifestarsi, la tela mostra il suo disegno, eppure il filo salta ancora tanti, troppi passaggi.

The bitch with the real power

I bagni di sangue non sono una novità in American Horror Story, che soprattutto nelle ultime stagioni ha mostrato di voler puntare molto più sul corpo e la fisicità che sulla mente e la psicologia, come invece era stato per le prime due stagioni. Stavolta però a prendere il sopravvento sono le interpretazioni degli attori, a partire da Cuba Gooding Jr. e Sarah Paulson, che soprattutto nella prima parte della puntata si dimostrano straordinari. A loro, così come a Kathy Bates e Lady Gaga dall'altra parte del velo, si deve la credibilità di una puntata che dal punto di vista della narrazione contiene ancora tanti, troppi punti interrogativi. Abbiamo visto i carnefici trasformarsi in vittime (le sorelle infermiere sopra tutti) ma la scritta che non scompare nel muro non ha ancora trovato spiegazione, così come Lee (Angela Bassett) sembra totalmente sparita sia dai pensieri dei protagonisti che dalle immagini. Ci avviciniamo sempre di più all'anticipato cambio di direzione della sesta puntata, non ci resta quindi che sperare che questi punti interrogativi vengano risolti nelle prossime puntate.