L'Amica Geniale 3 Recensione: una grande ed emozionante conferma

Il capitolo della maturità de L'Amica Geniale ci fa anche dire addio alle due giovani protagoniste, in un racconto avvincente ed emozionante.

L'Amica Geniale 3 Recensione: una grande ed emozionante conferma
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C'è ancora grande qualità nell'adattamento televisivo de L'Amica Geniale. Merito indubbiamente della potenza narrativa dei romanzi originali di Elena Ferrante, ma anche della fedeltà e dell'intensità traspositiva della co-produzione Rai/HBO, che in questo terzo blocco di episodi consacra i propri punti di forza (l'intreccio e il carisma dei personaggi), trasformandosi ed evolvendosi in un racconto multitematico. La serie TV ci lascia dopo un finale convincente ed efficace, rinnovando l'appuntamento verso la quarta e ultima stagione, nella quale troveremo nuovi protagonisti a concludere una saga intensa ed emozionante.

Una nuova vita

Come abbiamo già narrato nelle nostre prime impressioni su L'Amica Geniale 3, nella nuova season Elena si lascia (quasi) del tutto alle spalle il rione, il suo passato e le sue radici. Abbiamo assistito al suo matrimonio con Pietro Airota, facoltoso professore universitario, e alla sua nuova vita a Firenze, lontana da Napoli, dalle sue origini, dal degrado e da tutti i dolori di un'infanzia di povertà e miseria.

E da Lila, soprattutto, da un rapporto diventato fin troppo tossico perché i ricordi di gioventù lo tenessero saldo. Da Pietro Lenù ha due figlie, Dede ed Elsa, ma il suo neonato idillio familiare è destinato ben presto a sformarsi: col tempo, la vita patinata e apparentemente perfetta della famiglia Airota si trasforma in una prigione di apatia e solitudine per la protagonista, adombrata dalle ambizioni professionali del marito e incapace di dedicarsi alle sue passioni, intrappolata in una quotidianità che l'ha incatenata al ruolo di moglie e madre, privandola della sua dignità e libertà di donna. E in più, le vicende che apprende dai vicoli del rione appesantiscono il suo fardello mentale: la sua famiglia si lega sempre di più ai Solara, i suoi vecchi amici hanno imboccato strade violente e pericolose. Ma soprattutto Lila, dopo una gioventù di ribellione e sregolatezza, sembra aver ripudiato i suoi stessi principi, unendosi a sua volta a Michele e Marcello. Eppure, il suo fantasma incombe costantemente sul vissuto e sulle decisioni di Elena.

Le scelte controverse e ambigue che compie Lenù diventano lo specchio della sua stessa insoddisfazione, il riflesso della propria infelicità, il grido disperato dell'emancipazione. E il ruolo della donna, i suoi sacrosanti diritti, la posizione femminile nel mondo e la propria indipendenza dalla visione maschile del mondo diventano il tema centrale de L'Amica Geniale 3, unendosi al messaggio sociopolitico e allo scenario storico che fanno da sfondo sin dalla stagione precedente (recuperate pure la nostra recensione de L'Amica Geniale 2), in un racconto che evolve ogni suo singolo comprimario, mettendolo al servizio della figura di Elena, del suo percorso, che forse non è mai stato così centrale.

Una grande conferma

L'Amica Geniale 3 arriva dunque al suo finale di stagione rispettando la medesima struttura narrativa delle puntate precedenti: ancora una volta è Elena il fulcro di questa storia, in una coppia di episodi che si concentra unicamente sul suo vissuto. Un epilogo forse leggermente anticlimatico e meno avvincente, ma estremamente sentito, che consacra soprattutto le due protagoniste. Arrivate alla fine della loro corsa (non senza diverse polemiche legate all'età delle attrici de L'Amica Geniale), Margherita Mazzucco e Gaia Girace si confermano fuoriclasse assolute nei ruoli di Lenù e Lila, punte di diamante di un racconto che è rimasto comunque avvolgente ed efficace. Una stagione, quest'ultima, che si destreggia con grande qualità tra drammi familiari e personali, intrighi politici e intensi messaggi di stampo femminista.

Il fascino dei personaggi e il talento dei loro volti vengono valorizzati dall'ottima regia di Daniele Luchetti, subentrato a Saverio Costanzo in questa terza season. Giostrando sapientemente tra realtà e suggestioni, la regia di Luchetti confeziona sequenze sorprendenti per impatto visivo, tra inquadrature ispirate e movimenti di macchina eccellenti. Il proverbiale coronamento di un prodotto che, oltre ad un'eccezionale sostanza, riesce a sfoggiare anche una pregevole forma.

L'Amica Geniale - Storia di chi fugge e di chi resta L'Amica Geniale 3 conferma tutte le qualità e le doti della serie tratta dai romanzi di Ferrante, seppur il ritmo dell'intreccio sia meno avvincente rispetto alle passate stagioni. Nonostante ciò, il lavoro di sviluppo sui personaggi e le tematiche affrontate da quest'ultimo blocco di episodi si confermano eccellenti, valorizzati sia dalle prove attoriali sia dalla straordinaria direzione artistica. Lo show Rai/HBO ci lascia momentaneamente e saluta le due protagoniste indiscusse, che lasceranno il posto a interpreti più adulte per narrare l'ultimo grande episodio della saga.

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