Arrow 6: la recensione del midseason

Arrow torna con la sesta stagione. Dopo cinque stagioni un po' altalenanti, come sarà andata questa nuova avventura di Freccia Verde?

Arrow 6: la recensione del midseason
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Dopo cinque anni, Oliver Queen è tornato a Star City con un obiettivo: salvare la sua città. Ma questo lo saprete già, d'altronde questa è la sesta stagione dedicata ad Arrow. Una serie al centro di molte critiche e polemiche che, anche in quest'ultima stagione, non accennano a fermarsi. Eppure, stavolta, Arrow non è affatto male, anzi. Oliver Queen e la sua squadra stanno lentamente risalendo la china.

Alti e bassi

Cominciamo coi lati positivi: la fine dei flashback. Non ve lo nascondo, Arrow non è mai dispiaciuto del tutto. Un team affiatato, personaggi abbastanza ben strutturati e simpatici, tranne il protagonista stesso, ma una cosa non mi è mai andata giù: i flashback. Certo, voi direte che il passato di Oliver era necessario a capire perché il protagonista sia così, perché sia così allenato e così via, eppure i flashback a volte erano al limite del surreale. Giappone, Russia e mille altri posti. Oliver girava il mondo per poi tornare su un'isola deserta in attesa di aiuto. Questo tipo di spezzettamento della narrazione non faceva altro che ammorbare gli spettatori e rompere il ritmo di tutta la serie. Fortunatamente, questa sesta stagione è totalmente ambientata nel presente. E questo non può che essere un punto a favore.

Interessante, anche, la scelta di concentrarsi maggiormente sul rapporto di Oliver coi membri della sua squadra, col figlio e con Felicity stessa. Allontanarsi dai panni di Freccia Verde non ha fatto altro che alleggerire la serie e far focalizzare il tutto più sulla variante soap e meno sulle scene action che, ancora una volta, spesso e volentieri risultano molto deboli.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, invece, gli showrunner hanno fatto un bel lavoro. Ogni altro protagonista viene ampiamento sfruttato a schermo e, finalmente, le sidestory non vengono accantonate in favore di un villain preciso come poteva essere Deathstroke o Prometheus.
Ma, allo stesso tempo, questa mancanza di villain si fa sentire. Il nuovo "cattivo" non è altro che un personaggio senza alcun carisma che è la brutta copia del Pensatore di The Flash. C'è anche da dire che i cattivi della controparte fumettistica di Arrow non sono mai stati dei veri e propri mattatori della scena e proprio per questo si è dovuto ricorrere giù a due villain di Batman: Deathstroke e Rah's Al Ghul. Lo stesso vale per la doppelganger di Laurel: Black Siren. Un personaggio spocchioso, arrogante e anche parecchio fastidioso che, a conti fatti, non fa altro che tentare di rapire o uccidere il capitano Lance. Peccato, perché i villain di Arrow sono sempre stati discreti. Ma questa sesta stagione, per ora, deficita su un punto cardine davvero fondamentale.
Per quanto riguarda il suo inserimento all'interno del crossover, la scelta di far sposare Oliver e Felicity si è rivelata un po' un'arma a doppio taglio. Fino ad ora si era parlato di matrimonio circa due serie fa e, da allora, non se n'era mai più riparlato. Nulla di nulla. Poi, così, all'improvviso i due decidono di sposarsi totalmente a caso senza se e senza ma. Certo, ci voleva il lieto fine di Crisi su Terra X, eppure il contesto non è andato a incastrarsi pienamente nella vicenda.

Arrow - Stagione 6 Per la prima volta dall’apertura delle serie dedicate a The Flash e Legends of Tomorrow, Arrow non è il fanalino di coda. Infatti, la nuova stagione di Arrow è tornata a discreti livelli e si posiziona sicuramente a metà tra The Flash e Legends of Tomorrow. La scelta insolita e diversa di incentrare la storia sulla coralità dei personaggi ha pagato in termini di qualità e lo stesso vale per la cancellazione dei fastidiosissimi flashback. L’unica nota negativa rimane, come già detto, rimane solo la scelta di non costruire, per tutto il corso della stagione, un villain degno di nota. Con un cattivo all’altezza, forse, la serie si sarebbe riuscita a piazzare anche al di sopra di un ottimo Legends of Tomorrow. Inoltre, per la prima volta assoluta, forse, il cliffhanger del midseason finale risulta curioso e invoglia sicuramente a proseguire la visione della serie al ritorno dalla pausa natalizia.

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