L'Assistente di Volo Recensione: la nuova serie con Kaley Cuoco su Sky

Vodka, tratte internazionali e un brutale omicidio: L'Assistente di Volo è la serie tra thriller e ironia con un'ottima Kaley Cuoco

L'Assistente di Volo Recensione: la nuova serie con Kaley Cuoco su Sky
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Kaley Cuoco è la reginetta della tv generalista. L'attrice, che mentre gli anni avanzano sembra bere dalla fonte dell'eterna giovinezza, ha avuto il suo exploit nel 2002 grazie alla sitcom 8 Semplici Regole, continuato poi con il suo arrivo nell'ottava e ultima stagione del cult Streghe. È però ovviamente il successo di The Big Bang Theory ad averla portata sulla cresta dell'onda, nonché ad averla resa, insieme ai suoi colleghi, tra le stelle della televisione con uno dei cachet più alti della storia delle produzioni per il piccolo schermo.

Un fenomeno televisivo che, alla sua conclusione, ha fatto navigare a vista i suoi interpreti, rimasti accoccolati nella loro culla televisiva per più di un decennio e destinati a dover vagare per nuove produzioni e inediti progetti. Se Jim Parsons tenta di allontanarsi dal suo Sheldon Cooper grazie a personaggi sgradevoli come l'Henry Willson in Hollywood di Ryan Murphy (qui la nostra recensione di Hollywood), mentre Simon Helberg affianca gli attori Adam Driver e Marion Cotillard nel musical autoriale Annette di Leos Carax, Kaley Cuoco continua con il proprio percorso nella televisione spostandosi però in tutt'altro genere, con L'Assistente di Volo, spy-story tragicomica che fa capolino tra le uscite Sky e NOW di luglio.

L'assistente di volo - The Flight Attendant e quel misterioso omicidio

Dall'emittente CBS Cuoco passa per le atmosfere differenti di un universo come quello di HBO Max, il quale affianca l'offerta della sorella maggiore HBO, mirando però sull'intrattenimento on demand. La dimensione in cui le idee vanno sviluppandosi con HBO Max è però la medesima, seppur con qualche leggera accortezza, promettendo comunque ogni volta lavori di indiscutibile qualità che indagano con coraggio e sperimentazione toni peculiari per ogni nuova storia. È così che l'attrice, per anni impegnata con la comicità bonaria di The Big Bang Theory, passa alla psicologia nevrotica e macchiata da tinte thriller di L'Assistente di Volo - The Flight Attendant. Ideata da Steve Yockey e prodotta dalla Yes, Norman Productions della stessa Cuoco, la serie incentra il proprio racconto attorno alla figura della protagonista Cassie che, come suggerisce il titolo, da semplice addetta alla sicurezza e al benessere in volo dei passeggeri si ritroverà coinvolta in un omicidio brutale e fitto di intrighi. Una narrazione che punta enormemente sul propria vena investigativa/spionistica, costruita attorno all'innocenza della donna e ai suoi confusi, ma determinati tentativi per scovare la verità dietro la morte di un passeggero del suo volo.

Le due vie de L'Assistente di Volo

Quello che riserva L'Assistente di Volo si spinge tuttavia ben più in là rispetto alle semplici regole del genere ad alta tensione a cui, in linea generale, appartiene. La serie, che cerca a proprio modo un'ironia peculiare e un ritmo che si addica al carattere della sua protagonista, biforca infatti la propria storia tra il mondo esterno in cui Cassie deve agire per discostarsi da qualsiasi accusa e quello interiore che va descrivendo un ulteriore percorso, caotico e drammatico, che la donna va ad instradare. La formula messa a punto da Yockey crea un evento scatenante nella realtà vissuta dalla protagonista che possa riattivarne il subconscio, offuscato da anni di alcol e alterato da un passato aggravato dai sensi di colpa.

Il rischiare di essere giudicata l'assassina di un crimine che non ha commesso porta Cassie a una ripresa della propria vita, che trasmigra nel pratico quando la donna cerca le prove e le persone coinvolte in un evento ben più grande rispetto a quello che può gestire un'assistente di volo. E che si fa invece introspettivo quando si manifesta nelle riflessioni che il personaggio intraprende dentro di sé, supportato dalla presenza della vittima come un inquietante e immaginario grillo parlante. Un doppio binario che porterà lo spettatore a decifrare entrambe le prospettive: quella dell'indagine sull'omicidio dell'Alex Sokolov di Michiel Huisman e quella umana di un'alcolizzata alle prese col rimettere insieme i frammenti della propria esistenza.

L'inaspettato talento di Kaley Cuoco

Saper gestire contemporaneamente ambedue le realtà finzionali richiede uno sforzo recitativo che è proprio Kaley Cuoco a giostrare con un talento forse inaspettato. Abituati alla visione della Penny bionda e svampita di The Big Bang Theory che, nonostante la crescita del personaggio, ha sempre mantenuto un appeal comico e leggero, l'attrice sfodera una bravura che si era probabilmente appiattita nei lunghi anni di messa in onda della sitcom. Opportunità che non solo ha mostrato un versante completamente originale dell'interprete, ma ha permesso allo spettatore di coglierne delle sfumature inattese. Un'intera gamma di esperienze e emozioni che non eravamo mai riusciti a ricevere così intensamente da Kaley Cuoco che, proprio come il personaggio della sua Penny nella serie comedy, mostra di saper essere davvero molto di più di quanto gli altri possano immaginare. Come una scatola cinese, il cui fatto scatenante apre porte e misteri affogati in fiumi di vodka e condotti su tratte internazionali, L'Assistente di Volo ha l'ironia tragica di una protagonista inadeguata nella sua rocambolesca quotidianità, ma impeccabile se osservata dal di fuori.

Un thriller incasinato e altalenante proprio come la sua Cassie che, nonostante i possibili errori, riesce ogni volta a trovare una svolta utile per portare la situazione a proprio vantaggio. Un'operazione che non mantiene costantemente alto l'interesse per tutte le sue puntate, pur sapendo però condurre lo spettatore in un rebus in cui è affascinante poter psicanalizzare la protagonista, seguendola in una folle corsa contro il tempo, tra chi la vuole in carcere e chi la vuole morta.

The Flight Attendant L'Assistente di Volo mescola i toni thriller all'ironia caotica e confusa della sua protagonista. La serie si sviluppa su un doppio binario: quello esterno in cui si seguono gli sviluppi di un brutale omicidio e quello interiore del personaggio principale, una donna in lotta con l'alcolismo e il suo passato. Una produzione che non riesce a mantenere costantemente alto l'interesse dello spettatore, ma che fa scoprire un lato particolarmente intenso dell'interprete Kaley Cuoco. È l'attrice stessa a portare su di sé l'intera serie, sfoggiando una bravura di cui forse non eravamo a conoscenza.

7.5