Barry 2 Recensione: killer a tempo perso

La serie di Alec Berg e Bill Hader torna su Sky e NOW, in una seconda stagione densa di emozioni, azione e scene esilaranti.

Barry 2 Recensione: killer a tempo perso
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Sia che si parli di letteratura che di piccolo o grande schermo, il tema del doppio ha da sempre pennellato protagonisti di opere indimenticabili, offrendo personaggi caratterizzati da un duplice filo che pone la loro vita tra luce e oscurità. Barry in parte cavalca proprio questo aspetto e, dopo una prima stagione brillante (qui trovate la nostra recensione di Barry), ritorna sotto la luce dei riflettori in questa seconda stagione, protagonista delle uscite Sky di maggio. Dopo aver visto gli otto episodi che compongono la seconda season (interamente disponibile on demand su NOW e Sky), ecco il nostro giudizio finale su questa nuova tornata di episodi che conferma quanto di buono era già stato mostrato in precedenza.

The Bright Side of the Killer

Se prendiamo in considerazione protagonisti illustri di grandi classici, ingabbiati in una doppia vita, uno dei primi che viene in mente è senza dubbio Dr. Jekyll ed il suo lato maligno; una duplicità che lo tiene sotto scacco e che scivola nella tragedia. In quel caso, la trasformazione era evidente anche a livello fisico, mettendo in luce l'oscurità celata e portando a galla la parte peggiore del dottore.

Anche Barry, prendendo le dovute distanze, è vittima di una maledizione simile, ma in questo caso la trasformazione è interiore, e l'apatico assassino a sangue freddo diventa presto incapace di sostenere le due identità, cercando di far prevalere la voglia di rinascere e le sue ambizioni. Questa seconda stagione, come scrivevamo nella nostra anteprima di Barry 2, cerca proprio di superare questa linea, e vede Barry Berkman (Bill Hader) impegnato a lasciarsi alle spalle il suo vecchio hobby da assassino per vivere una vita diversa, caratterizzata da sogni, amore e nuove esperienze. In questo senso, i primi episodi di questa stagione sono principalmente incentrati sulla voglia di cambiare rotta del protagonista, facendo scorrere scene surreali ricche di black humor, alternate ad altre fasi più serie dedicate al passato di Barry.

Un passato che ci porta alla sua prima uccisione in guerra e al conseguente spegnimento di una vita che lo vedeva già come un outsider, estraniato da quello che accadeva intorno, fino allo shock che lo porta a perdere il controllo. Da quel momento, l'interruttore delle emozioni di Barry è stato messo in disparte, mentre la sua "carriera" da assassino proseguiva grazie ai contratti procurati da Fuches (Stephen Root). Ora tutto questo però è alle spalle, o almeno così sembra, visto che negli ultimi episodi di questa seconda season tutto cambierà, portando un'escalation di violenza che lascia riemergere quel lato oscuro che fino a quel momento era stato tenuto a bada. Un finale ricco di colpi di scena, dove l'emozione certamente non manca, pur forzando la mano su alcuni passaggi.

Una cornice di tutto rispetto

La scrittura di questa seconda stagione si è dimostrata solida e a tratti quasi geniale. La capacità di Barry di emozionare, far ridere e riflettere è semplicemente fantastica, e questo anche grazie a dei comprimari che fanno la loro parte convincendo. In prima linea troviamo sicuramente Cousineau (Henry Winkler), figura che, oltre ad essere approfondita, acquisisce sempre più importanza e spazio col passare degli episodi, fino ad un'illuminazione nel finale che avrà probabilmente gravi ripercussioni sulla terza stagione.

Sally (Sarah Goldberg), invece, prosegue sulla linea tracciata mostrandosi sempre più concentrata sulla sua carriera, e arrivando a ritenersi brava a tal punto da sminuire Barry in più occasioni, dimostrandosi come la tipica egocentrica incapace di ascoltare gli altri. Infine una menzione per Noho Hank (Anthony Carrigan) e Fuches: il primo sin dall'esordio è protagonista di diverse scene che mettono in mostra la sua inadeguatezza come leader della mafia cecena, mentre il secondo ha un minutaggio molto inferiore rispetto alla prima season, ma le loro storie si intrecceranno in un finale dai risvolti significativi.

Per quanto riguarda il cast, si conferma azzeccato sotto tutti i punti di vista, rafforzando ulteriormente dei personaggi già scritti in maniera soddisfacente. Sotto l'aspetto tecnico, Barry 2 è vincente, in particolare in alcune scene d'azione e scontri girati in modo dinamico e convincente, sostenendo una narrazione mai stantia che alza la tensione di episodio in episodio. In questo senso, alcune scene chiave vengono valorizzate da un'ottima fotografia, risultando di grande impatto e mettendo in scena le ombre e i tratti significativi di ciò che prova il protagonista. Gli otto episodi di questa seconda season non scivolano mai in lungaggini inutili, con alcuni passaggi assolutamente esilaranti, oltre alle scene più serie e d'azione.

Andando a cercare il pelo nell'uovo, forse i difetti principali di Barry 2 riguardano alcune scelte sul finale che, nonostante la forza prorompente e la carica emotiva. risultano un po' forzate. Considerando i tanti pregi e i pochi difetti, Barry è una serie che non solo si conferma di grande spessore, ma che riesce ad alzare ulteriormente l'asticella grazie ad una narrazione solida, chiara e soprattutto coinvolgente, nella quale non mancano né le emozioni, né lo humor che ha caratterizzato il titolo sin dal suo debutto. Un prodotto che sembra non accontentarsi, dimostrando la grande capacità degli showrunner Alec Berg e Bill Hader, che punta dritta ad un futuro che si spera possa attestarsi sugli stessi livelli.

In questo senso, il rinnovo per la terza stagione di Barry da parte di HBO è una conferma della volontà dei produttori di continuare a coltivare la serie, anche se non sarà semplice replicare quanto di buono abbiamo visto. Per concludere, consigliamo la serie a chi ha amato la prima season, mentre agli altri suggeriamo di mettersi in pari, perché il livello raggiunto da Barry è raro e sarebbe un peccato non premiarlo dandogli una chance.

Barry stagione 2 Barry si conferma una grande serie ricca di potenzialità. Dai personaggi, al continuo alternarsi di scene comiche e tragiche, la bontà del progetto non è in discussione, anche grazie ad una narrazione convincente che non stanca e anzi a più riprese emoziona. Non lasciatevela sfuggire.

8.5