Better Call Saul 6x09 Recensione: la ballata di Jimmy e Kim

Lo spin-off di Breaking Bad affronta le conseguenze degli sconvolgenti eventi della puntata precedente e lo fa egregiamente.

Better Call Saul 6x09 Recensione: la ballata di Jimmy e Kim
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Better Call Saul è tornato su Netflix, ma purtroppo non per restare. Lo spin-off di Breaking Bad nato dalla mente di Vince Gilligan e Peter Gould ha dimostrato nel corso delle stagioni di non temere il confronto con la serie madre e di avere moltissimo da dire su alcuni dei personaggi più amati ma anche più secondari dello show incentrato sulla caduta di Walter White. A tre episodi dalla fine ci troviamo infatti di fronte ad una puntata che tratteggia ulteriormente i suoi protagonisti in seguito ai devastanti eventi che hanno portato alla dipartita di Howard nel midseason finale (rivivete quei momenti nella nostra recensione di Better Call Saul 6X07) e di Lalo Salamanca (per il quadro completo vi rimandiamo alla recensione di Better Call Saul 6X08). E il risultato è un'altra ora televisiva densa di sostanza, impeccabile sotto quasi tutti gli aspetti. Un'ulteriore conferma del fatto che stiamo vivendo in presa diretta uno dei drama più riusciti degli ultimi anni.

Decompressione

L'episodio di questa settimana articola tre storyline differenti alternandole; come sempre il teaser iniziale accenna questo meccanismo gestendo perfettamente le fasi di pulizia dell'appartamento di Saul da parte di Mike e la quotidianità di Jimmy e Kim che devono lasciarsi alle spalle i traumi della sera precedente. E vale la pena cominciare proprio dal personaggio interpretato da Jonathan Banks, perché la necessità di Mike di rendere giustizia alla morte di Nacho incontrandone il padre, racchiude non solo il rapporto che Ehrmantraut aveva col ragazzo, ma anche la volontà di riscattarne la figura e assicurare al genitore che nulla verrà dimenticato e che verrà fatta giustizia. Un'ingenuità da parte di Mike, che deve scontrarsi con la realtà che quella che va perseguendo è una mera vendetta che non fa di lui un uomo migliore dei gangster che hanno freddato Nacho. Un momento nel quale l'anima di Mike si indurisce ulteriormente, incancrenendo quei brandelli di umanità che abbiamo avuto modo di vivere nelle stagioni precedenti.

Ancor più significativo è lo spazio dedicato a Gus Fring, che deve confrontarsi con le conseguenze dell'omicidio di Lalo senza cedere alle accuse di Hector dinnanzi a Don Eladio. Ed è proprio il confronto con quest'ultimo e con la sua stessa figura riflessa nella piscina dove ha perso l'hermano Max a cercare conforto in un ristorante di alto profilo, al bancone del quale il dialogo con il maître ci fa intuire un reciproco rispetto e ammirazione che forse potrebbe andare oltre, ma che Gus decide di abbandonare con una scusa, memore del fatto che gli affetti attorno a lui rischiano di fare una brutta fine e che i suoi piani per il futuro potrebbero senz'altro peggiorare le cose. Un'occasione per strutturare ancor meglio il personaggio di Giancarlo Esposito e arricchirlo di luci ed ombre che forse sono mancate nel corso dello show.

La ballata di Jimmy e Kim

Ma arriviamo al punto focale di questa puntata. Ci riferiamo ovviamente al rapporto tra Jimmy e Kim, alla loro relazione e a come quest'ultima non potrà utopicamente proseguire lasciandosi alle spalle quanto accaduto di fronte ai loro occhi poche ore prima, nonostante le intenzioni di Saul. Negli episodi precedenti tutto indirizzava ad una dipartita di Kim, magari violenta, vista la costanza nel perseguire la propria ubris e discostarsi sempre e comunque da quei sentieri che le avrebbero assicurato un futuro più radioso. Ma Better Call Saul riesce a sorprendere anche in questo caso e lo fa con un semplice dialogo a due che esplode l'intero arco di sviluppo della moglie di Jimmy magistralmente interpretata da Rhea Seahorn, mettendo in ordine i pezzi del puzzle, dal flashback sulla sua infanzia con una madre truffatrice alla sua relazione con Saul.

Non basta l'amore a Kim per assicurarle una vita compiuta, e la sua confessione sul motivo per il quale non ha avvertito Saul del ritorno di Lalo ci piazza di fronte alla complessità di un personaggio che ha visto il divertimento per le truffe tramutarsi nell'orrore della morte, portando alle estreme conseguenze un azzardo che la faceva sentire in qualche modo viva, un collante per il suo matrimonio con Jimmy, che non può far altro che cercare di rimettere inutilmente assieme i cocci di un amore che si è schiantato nella sua scommessa. E tutto questo, oltre alle meravigliose interpretazioni di Bob Odenkirk e di Rhea Seahorn che respirano a pieni polmoni i propri ruoli, non può che farci applaudire il dramma di due persone distrutte dal gioco che hanno contribuito a mettere in moto. Gli ultimi minuti dell'episodio, poi, sconvolgono ulteriormente il gioco e ci proiettano direttamente in una fase temporale che ben conosciamo, ma nella quale non vediamo l'ora di incontrare nuovi e vecchi amici e, chissà, magari anche Kim.

Better Call Saul - Stagione 6 "Giochi e divertimento" è l'ennesimo episodio riuscito in una stagione che ha subìto pochi momenti di stanca, ma che riesce a regalare enormi soddisfazioni. Che Better Call Saul sia uno dei migliori show sulla piazza è indiscusso e ancora una volta è attraverso i personaggi che si conferma questa convinzione, sfaccettando ulteriormente i propri protagonisti alla luce delle conseguenze scatenate dagli scioccanti eventi degli episodi precedenti, grazie ad una scrittura che affila la lama del dialogo e fa vivere i ruoli sullo schermo attraverso splendide interpretazioni.