Black Bird, recensione: le migliori performance seriali su AppleTV+

Taron Egerton e Paul Walter Hauser offrono due interpretazioni folgoranti nella serie thriller basata su fatti reali.

Black Bird, recensione: le migliori performance seriali su AppleTV+
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Come decretato nella nostra recensione di Scissione, è indubbio che quella di AppleTV+ con Adam Scott sia una delle migliori serie uscite nel 2022 e che hanno contribuito a esaltare la piattaforma. La stessa che ha esplorato diversi generi, che sta dando modo di esprimersi ad autori e voci dedite a sperimentare qualsiasi tipologia di narrazione e contaminazione, combinando elementi insieme e andando dalla comedy al dramma, passando per opere familiari e prodotti d'autore. Ma se dovessimo indicare un'altra storia, sempre della stessa finestra streaming, la quale è stata in grado di catturare altrettanto l'attenzione del pubblico e, con questa, le dovute lodi allora Black Bird sarebbe decisamente la serie da nominare.

Tratto da una storia vera

Già dalle prime impressioni Black Bird aveva saputo dimostrare una tensione che AppleTV+ ha piacere di inserire copiosamente nelle proprie opere, andando ad investigare attraverso il thriller sulla psicologia di un serial killer e il criminale ingaggiato dall'FBI per smascherarlo. Un racconto tratto da fatti reali, riportati nel libro autobiografico del 2010 In with the Devil: a Fallen Hero, a Serial Killer, and a Dangerous Bargain for Redemption, che collocano il lavoro dello showrunner Dennis Lehane negli anni Novanta e vedono proposto lo scambio di informazioni e la ricerca dei cadaveri dell'assassino Larry Hall e della "spia" che ha cercato di incastrarlo Jimmy Keene.

Una visione inquietante perché sempre tale è entrare nella mente disturbata di una persona incapace di discernere tra bene e male, tra cosa è giusto fare e come si è portati a rispondere delle proprie paturnie. Quelle di cui evidentemente Hall soffriva e che hanno influito sulle aggressioni delle presunte ventuno vittime passate sulla sua strada e mai più tornate a casa.

Ragazze per lo più giovani, gentili all'inizio, ma che finivano per colpirlo e graffiarlo quando provava a dare loro un bacio. Una personalità analizzata dall'occhio del personaggio di Jimmy e la sua discesa nell'inferno, quel carcere in cui "la quotidianità era l'imprevedibilità", dove la sua forza di volontà e la calma simulata vengono costantemente messe alla prova da un ambiente ostile, nonché dal contatto diretto con un probabile assassino.

Taron Egerton e Paul Walter Hauser: un duetto sotto i riflettori

Riscontrando in Black Bird ciò che molto oramai si è appreso nella serialità grazie a Mindhunter e applicato ad una narrazione che non vuole però scrutare nella testa di un omicida, ma sfruttarne le nefandezze per la propria storia e assieme abbinarle al percorso di trasformazione di Jimmy, il prodotto AppleTV+ è uno scontro alla pari tra i suoi personaggi e il loro indagarsi a vicenda.

La possibilità di vedere annullata la sua pena spinge Jimmy ad un compito che lo corroderà dall'interno, un racconto che ha l'accortezza di non utilizzare lo shock come feticismo per lo spettatore, ma diluendo con accortezza e minuzia il mondo perverso dietro al personaggio di Hall. I metodi di uccisione delle vittime e l'investigazione umana e sul campo di Black Bird puntano su di una sceneggiatura che predilige le sfumature e non ricerca l'effetto per stupire e scuotere il pubblico, facendosi portatrice di sotto testi ben più angoscianti.

Ma che ancora più mette in mostra due talenti su cui la produzione si concentra totalmente e vede Taron Egerton e Paul Walter Hauser dividersi una scena in cui ad ogni domanda dell'uno segue una risposta guardinga e calzante dell'altro. Dialoghi serrati pur prendendosi entrambi il loro tempo per le proprie interpretazioni, le più intense che la piattaforma abbia da offrire nel suo catalogo (vedete le uscite di agosto di AppleTV+) e che rendono le sequenze non solamente la caccia di un predatore molto guardingo e una preda particolarmente pericolosa, ma un continuo brillare e rubarsi i riflettori, fino a folgorare insieme.

Nei muscoli a fior di pelle di un fisicato e tirato Egerton c'è la frattura di un'apparenza che la prigione andrà sbriciolando esponendo la vulnerabilità di un uomo che cambierà la sua prospettiva di vita. Le lacrime che sgorgano dagli occhi e i singhiozzi trattenuti di Jimmy si controbilanciano alle dichiarazioni del personaggio di Hauser nella serie, che trasporta il suo Larry Hall davvero in quello che era un proprio mondo astratto, una rappresentazione che l'uomo aveva creato nella sua mente come le rievocazioni della Guerra Civile a cui partecipava. L'attore modifica la voce, riempie di respiri e smorfie i silenzi e li tramuta in momenti di irrequietezza anche per lo spettatore. Un incontro splendido di performance nel più sozzo dei luoghi, un carcere in cui l'insanità vige sovrana e in cui anche il protagonista Jimmy dovrà cercare di non perderla. Due interpreti fenomenali che ci conducono in una torbidezza aspra e corrotta, il cui unico obiettivo è sapere come uscirne. Una serie fenomenale, mai come altre tenuta in alto proprio dai suoi personaggi.

Black Bird - Apple TV+ Black Bird indaga nelle nefandezze di una mente disturbata attraverso il personaggio di Jimmy Keene. La serie è basata su fatti reali e viene realizzata come un thriller che inquieta soprattutto per i suoi sotto testi, non spettacolarizzando mai gli atti spregevoli dell'assassino Larry Hall, ma stendendo una sceneggiatura in grado di saper suscitare angoscia grazie alla sua scrittura. Un'opera che brilla però prima di tutto per i suoi fenomenali interpreti, gli attori Aaron Egerton e Paul Walter Hauser.

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