Chloe Le Maschere della Verità Recensione: il thriller che non ti aspetti

Tra false identità e una morte misteriosa, Chloe - Le Maschere della Verità è un crime inaspettato che cambia la propria natura nel corso della serie.

Chloe Le Maschere della Verità Recensione: il thriller che non ti aspetti
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Chloe - Le Maschere della Verità, disponibile tra le serie di giugno 2022 di Amazon Prime Video, ha una particolarità che la differenzia dalle altre storie riguardanti gli scambi o le creazioni di identità che solitamente è possibile riscontrare nei racconti. Non c'è nulla nel prodotto ideato da Alice Seabright, ad esempio, delle intenzioni che abbiamo visto nella recensione di Inventing Anna e che volevano la giovane Delvey creare una miliardaria dal nulla cercando di addentrarsi nei circoli dell'America benestante. E non c'è nemmeno un fine che sia psicotico o patologico come in un'altra ottima serie della scorsa estate di cui avevamo parlato nella recensione di Cruel Summer, sempre su Amazon Prime Video, in cui il volersi sostituire ad un'altra persona è la conseguenza di una gelosia e un malessere corrotto e perverso.

Chi è Becky Green?

Quello con cui ha a che fare Chloe - Le Maschere della Verità è in realtà un crime sottile i cui propositi della protagonista Becky Green (Erin Doherty) arrivano lentamente durante i suoi sei episodi, permettendo allo spettatore di scovare sotto alla superficie di un personaggio su cui si continuerà a cambiare costantemente idea, cercando di frugare nella sua mente e nelle sue azioni.

Una donna la quale abita ancora con una madre a volte spregevole a cui non smette però di volere bene, e che la costringe a farle da infermiera vista la malattia che l'ha attanagliata e le fa dimenticare troppo spesso la strada di casa. Una vecchia amica della suddetta Chloe (Poppy Gilbert), quella che dà titolo alla serie, che un giorno l'ha ripudiata facendola vergognare davanti a tutti e allontanandola per sempre dalla sua vita. Eppure quel legame che sembrava spezzato torna ad unirle alla morte per suicidio della donna, momento che farà entrare Becky nel circolo di amicizie e conoscenze di Chloe, presentandosi però a questo inedito mondo sotto falso nome. Penetrando negli episodi iniziali di Chloe - Le Maschere della Verità, la sensazione è quella di dover avere a che fare con un tipo di narrazione che cerca nel riflesso che ha sviluppato la protagonista Becky una certa ossessione per quella donna ora morta e che un tempo l'aveva scacciata. Un tentativo, forse scontato a livello di storia, di voler subentrare per poter vivere quell'esistenza che lei non aveva avuto la possibilità di avere, rimasta intrappolata in quattro mura con un genitore ingombrante e delle prospettive inesistenti, non dando alcun valore alla propria vita.

Una seconda occasione, una maniera per rimettere in armonia un equilibrio che Chloe aveva spezzato quando ha rinnegato l'amicizia col personaggio di Becky. Il dubbio anche che sia stata proprio la vecchia conoscente ad aver spinto giù da quel burrone la moglie di un uomo facoltoso e piena di amici dalle posizioni abbienti. Forse proprio con l'intenzione di prendere il suo posto. Oppure, semplicemente, di fargliela pagare.

Una svolta inattesa e stuzzicante

Ma è lì dove una prima lettura sembrerebbe aver già delineato l'intero quadro dello show che Chloe - La Maschere della Verità assume tutta un'altra direzione, facendoci arrivare il pubblico cautamente e a passo pesante. I flashback che la protagonista rivive, i momenti di tensione che instaura e i sotterfugi che cerca di affinare per farla franca in quel nuovo ambiente cominciano a risultare come mosse di un'investigazione che trasporta la narrazione su un diverso emisfero.

Non più quello della donna percepita come invasata e sconsiderata, intenta solamente a trarre beneficio dalla morte di Chloe, bensì potenziale pedina per far fuoriuscire un marcio che tra amici e matrimonio avevano reso la donna un'ipotetica vittima rimasta schiacciata dal peso delle aspettative, dalle prepotenze e dalle avversità. Un percorso silente che si prende il proprio tempo, nonostante le sue sole sei puntate (pur tutte della durata di un'ora). Un dramma patologico che si tramuta gradualmente in indagine sottaciuta così da poter arrivare fino al proprio scopo. Quello di riportare a galla i non detti tra le persone e che forse avrebbero potuto mantenere ancora in vita proprio Chloe. Una copertura per la Becky di Erin Doherty che permette all'attrice di potersi esprimere con intensità recitativa. Interprete inserita in una serie elegante nella sua tragedia, in cui il suo rimanere una storia contenuta nella scrittura e nella messinscena ne risulta il più grande merito. Un passato che doveva trovare in qualche modo una pace, la quale purtroppo a volte sopraggiunge assieme alla parola fine.

Chloe - Le Maschere della Verità Chloe - Le Maschere della Verità è un thriller che, inizialmente, può sembrare solo psicologico, ma in realtà nasconde nella sua storia molto di più. Seguendo con attenzione le sei puntate dello show lo spettatore può accorgersi di come la protagonista Becky non sia solamente il tipico personaggio invasato intento a voler sostituirsi ad un'altra persona, tra l'altro realmente esistita. Tutte le mosse della protagonista, infatti, servono solamente a ricreare un quadro più grande che renderà la serie una vera e propria investigazione. Un lavoro contenuto nella scrittura e nella messinscena, per un risultato ottimo e apprezzabile.

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