Cobra Cyberwar Recensione: un mezzo passo falso

Il thriller politico con protagonista Robert Carlyle si chiude dopo una stagione poco convincente afflitta da diversi difetti.

Cobra Cyberwar Recensione: un mezzo passo falso
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In bilico tra disastri naturali e scenari politici in continua evoluzione, Cobra ci aveva regalato una prima season imperfetta ma godibile, e in questo nuovo capitolo gli autori hanno cercato di riproporre la stessa formula spostandosi dalle minacce naturali a quelle umane. Cyberwar è il sottotitolo di questo ciclo di episodi, del quale vi avevamo parlato nell'anteprima della Cobra Unità Anticrisi 2. Purtroppo erano emerse delle perplessità rispetto ad un inizio non proprio esaltante e ora, dopo la conclusione di questa nuova tornata di episodi siamo pronti per dare il nostro parere definitivo. Sarà riuscita la serie Sky Original a risollevarsi? Intanto, non perdetevi le uscite Sky di luglio 2022.

Esposti

Il primo ministro inglese Robert Sutherland (Robert Carlyle) non è sicuramente un politico molto fortunato, e dopo aver affrontato una catastrofe naturale e civile, ora la nuova sfida riguarda il sistema informatico britannico. In Cobra Cyberwar un misterioso hacker supportato da alcuni stati stranieri riesce a penetrare le difese del paese, e partono così una serie di incidenti legati a malfunzionamenti dei vari servizi gestiti dallo stato. Dai semafori alle centrali nucleari l'intero sistema rischia di andare in tilt, mentre una fetta della popolazione segue i messaggi dell'hacker credendo di essere manipolati dallo stato che li vuole controllare. Il caos torna a dominare il Paese, e lo stesso Robert sembra vacillare pesantemente in un'escalation che arriva al palpitante e tesissimo finale.

E proprio la fragilità del protagonista è allo stesso tempo punto di forza e di debolezza di questo ciclo di episodi, mettendo in scena un personaggio a tratti fin troppo lunatico che in più di un'occasione non è credibile. D'altro canto, è proprio la volontà degli autori di spingere su questa fragilità per alzare la posta in palio a regalare un finale che convince. Gli ultimi episodi sono infatti i più riusciti e anche gli unici nei quali possiamo realmente respirare quella tensione che aveva contraddistinto la prima stagione, al contrario di una parte iniziale e centrale abbastanza deludente. La vicenda principale per buona parte del tempo fatica ad ingranare e coinvolgere, e i vari cyberattacchi sono spesso un semplice pretesto per smuovere i giochi di potere tra i protagonisti.

In più di un'occasione la lentezza della narrazione provoca qualche sbadiglio di troppo, e anche la componente politica convince fino ad un certo punto, prendendo in alcuni casi delle strade poco sensate che mettono in discussione anche i personaggi. Abbiamo già parlato del lunatico Robert, ma anche gli altri non scherzano: Anna (Victoria Hamilton) spesso sembra un'adolescente più che la capo di gabinetto, e anche se l'intenzione era quella di mostrare il suo lato fragile il risultato non è dei migliori, restituendoci una persona con un incarico importante che battibecca col primo ministro sbattendogli la porta in faccia una decina di volte.

Anche i nuovi arrivati non salvano la situazione e spesso rimangono ai margini senza essere approfonditi, lasciando molti dubbi sulla gestione di questa stagione che non riesce a sfruttare a dovere le tensioni sociali e politiche generate dagli eventi portati in scena. La minaccia informatica infine trova un vero sfogo soltanto nell'epilogo, ed è qui che finalmente si riassapora quella tensione che manca nel resto della serie, creando un vero pericolo che lascia col fiato sospeso fino al termine dell'ultimo episodio. La risoluzione finale non è certo una trovata di grande spessore, però il clima e la suspense riescono in parte a riscattare quello che a conti fatti è un mezzo passo falso.

Una serie ancorata alla realtà

Nella prima stagione di Cobra veniva a galla una chiara critica verso il populismo che anche in questa seconda parte è una delle tematiche dominanti. I recenti dibattiti che hanno coinvolto anche la pandemia qui vengono riproposti , mostrandoci una parte rumorosa della popolazione che crede alle parole che girano in rete, organizzando assalti contro il governo che secondo loro vuole controllarli inquinando l'acqua, e Cobra riesce quindi nuovamente a rendersi attuale criticando le varie teorie complottiste e mostrandone le contraddizioni. Un pregio che lega queste due stagioni, e che rende l'intera narrazione vicina allo spettatore.

Anche l'idea alla base della guerra informatica poteva seguire questa direzione ma, come detto in precedenza, la minaccia resta troppo sullo sfondo e raramente cattura l'attenzione. Il ritmo generale risente purtroppo di una narrazione un po' fiacca che fatica a a tenere in piedi la vicenda principale, mentre le relazioni tra i vari personaggi vivono di alti e bassi passando da rapporti credibili e convincenti a risvolti e atteggiamenti poco sensati.

È chiaro che è stato fatto un passo indietro, e a questo punto risulta ancora più incomprensibile la scelta di togliere di mezzo il leader del popolo che aveva catalizzato l'attenzione nel primo capitolo. Questa volta ci sono il populismo e i complottisti, ma manca il personaggio in grado di incarnarli, lasciandoci in balia di un pericolo che in certi casi sembra quasi dimenticato tanto è marginale. Ovviamente questo è frutto della volontà degli autori di metterci davanti ad un nemico invisibile ma, escluso il finale, è chiaro che la missione non è andata a buon fine.

I difetti sono evidenti e tali da non permettere a Cobra di raggiungere la sufficienza, ma il buon finale e la sua capacità di restare ancorato a tematiche attuali salvano comunque il titolo dal fallimento sfociando soltanto in un mezzo passo falso. Se ci sarà una terza season gli autori dovranno evidentemente cercare delle strade alternative, perché riproponendo sempre la stessa struttura si rischia non solo di diventare ripetitivi, ma di fare dei passi indietro rispetto ai precedenti capitoli. L'idea di partenza di Cobra Cyberwar era buona, ma l'esecuzione non si è dimostrata all'altezza, mostrando diversi cedimenti in una vicenda che oscilla tra il buono e il mediocre.

Cobra - Serie Purtroppo la seconda stagione di Cobra

5.5