Dexter 1x07 Recensione: l'insostenibile leggerezza del villain

Dopo la migliore puntata, New Blood torna ai suoi livelli mediocri con un episodio noioso e a tratti sconcertante, a causa di un villain inadatto.

Dexter 1x07 Recensione: l'insostenibile leggerezza del villain
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Incostanza sembra essere la parola chiave per New Blood e, quando ormai mancano tre sole puntate al finale (scoprite quando finirà Dexter New Blood), sta iniziando ad assumere forme sconcertanti. Non ci è ancora chiaro come il revival di una serie colma di finezze narrative e psicologiche quale Dexter possa, oltretutto con lo stesso showrunner delle cosiddette stagioni d'oro, mettere in mezzo talmente tante tematiche o almeno spunti interessanti - come abbiamo evidenziato nella nostra recensione di Dexter New Blood 1x06 - e poi far finta che non esistano, spesso facendo addirittura marcia indietro. Quante volte ci toccherà sentire ancora lo stesso ed identico dialogo tra Dexter e lo spettro di Debra riguardo all'essere aperto o meno con Harrison? Quanti altri escamotage narrativi disastrosi dovremmo ancora ammirare per raggiungere l'evidente climax dell'intero revival?

Se la sesta puntata aveva finalmente rotto gli indugi e mostrato all'intera comunità di Iron Lake che il giovane eroe Harrison ha, in realtà, un lato oscuro, la settima lo ignora per tutta la sua durata, preferendo concentrare la sua attenzione sul villain. Scelta rivelatasi fatale...

Una svolta che non arriva

Dopo aver ritrovato il corpo della sua amica scomparsa Iris e chiamato Jim dicendogli, in un modo molto cringe a nostro parere, di non aver bisogno di lui ma di Dexter Morgan (Michael C. Hall), Angela (Julia Jones) esamina con lui la scena del delitto alla ricerca disperata di indizi che possano far luce sul mistero. Tralasciando - e non è affatto la prima volta in New Blood, anzi - la casualità di aver trovato il corpo esanime proprio della persona più utile all'impatto emotivo per la narrativa nonostante il serial killer sia attivo da decenni senza fermarsi, il duo effettivamente trova un indizio rilevante e i riflettori vengono puntati sempre di più su Kurt (Clancy Brown).

È lui infatti ad aver bloccato le ricerche inventando la ricomparsa del figlio appena aveva avuto notizia che le ricerche si sarebbero spostate nelle caverne ed è stato sempre lui ad aver attirato sospettosamente Molly (Jamie Chung) in un'isolata capanna nei boschi. Inizia cosi una delicata partita a scacchi non solo tra la polizia e Kurt, ma proprio tra i due serial killer che si sono chiaramente riconosciuti e sono adesso pronti a sfidarsi senza esclusione di colpi. Ed è qui che si consuma uno dei più dolorosi fallimenti di New Blood, perché Kurt è semplicemente un villain inadatto dal carisma mediocre, nonostante l'ottima interpretazione di Brown, con una backstory ai limiti del risibile.

Si cerca di rappresentarlo come un portento criminale che regge le redini dell'intera città, intoccabile e amato da chiunque, con contatti capaci di tiranneggiare il nostro antieroe anche da dietro le sbarre. Il problema è che l'ambientazione è Iron Lake, una fittizia cittadina immersa nei boschi, non Miami; una caratterizzazione del genere avrebbe impressionato per scala e pericolosità appunto in un contesto movimentato come quello classico di Dexter, non nella comunità rurale di New Blood. Qui è fuori luogo, un Kingpin dei montanari e camionisti che non può rappresentare una minaccia per il Dexter Morgan che conosciamo, abituato a muoversi dietro le quinte e nell'ombra, al riparo dagli occhi indiscreti della polizia e della criminalità organizzata.

La sesta puntata è allora un ritratto mal riuscito di un villain che dovrebbe essere cruciale ai fini della narrazione, che dovrebbe suscitare un senso di urgenza e pericolo nonché una presenza scenica colossale. O perlomeno, questo era sicuramente lo scopo da raggiungere nella mente degli sceneggiatori, fallito su tutta la linea, mentre la storyline che davvero tiene insieme New Blood - a livello tematico ma soprattutto squisitamente emotivo e drammatico - viene sistematicamente ignorata e ritardata attraverso modalità ingenue e insoddisfacenti.

Dexter Revival Dopo aver sfornato il miglior episodio della miniserie, finalmente con il giusto tocco di drammaticità e finezze sia sceniche che di sceneggiatura, nella nuova puntata di New Blood, invece, si consuma uno dei più grandi fallimenti del revival di Dexter, ovvero il villain. Il ritratto quasi completo di Kurt che fuoriesce da questo settimo capitolo è semplicemente inadatto e fuori luogo, una caratterizzazione di un quasi portento criminale con in mano le redini della cittadina di Iron Lake che avrebbe paradossalmente funzionato molto di più nel contesto classico di Dexter. Qui non suscita minimamente lo stesso interesse o la stessa pericolosità, un proposito poi affossato da un carisma mediocre e una backstory che nel momento cruciale diventa a dir poco risibile. E, in sostanza, questa è tutta la puntata, che ignora sistematicamente l'unica vera storyline che tiene insieme New Blood con punte drammatiche sentite e genuine.