L'estate nei tuoi occhi Recensione: un teen drama scontato su Prime Video

L'estate nei tuoi occhi sembra arrivare da un altro tempo, da una serialità vecchio stampo con dialoghi inefficaci e distaccati dalla modernità attuale.

L'estate nei tuoi occhi Recensione: un teen drama scontato su Prime Video
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Con l'incremento delle produzioni seriali costrette a dover riempire innumerevoli finestre sia in chiaro, che in streaming, molto spesso ci si ritrova davanti a progetti tutti uguali che finiscono per assomigliarsi noiosamente. La sensazione di déjà-vu accompagna in modo costante lo spettatore, che ricerca disperatamente uno spiraglio di diversità all'interno di un panorama monotematico, copiato e riprodotto, sperando di incappare in una storia che lo risvegli o riesca a suscitare la necessaria scossa.

Con L'estate nei tuoi occhi si riesce ad accendere quella miccia in maniera, però, inaspettata. Ossia strabuzzando, per l'appunto, gli occhi di fronte alla realizzazione di una serie che sembra così lontana nel tempo, non avvicinabile alla contemporaneità e allo sviluppo che i personaggi hanno subito fino ad oggi, sembrando un prodotto catapultato dal passato fino a noi nelle uscite Amazon Prime Video di giugno 2022 - decisamente lontano da una serie d'impatto come quella di cui parliamo nel first look di The Boys 3, sempre su Prime.

Gli effetti della pubertà

Non è lo stravolgimento del concetto alla base del ballo delle debuttanti o il fatto che il cavaliere di una delle giovani reginette possa essere una ragazza a far urlare al cambiamento, e non è nemmeno il fatto che l'evento più atteso per l'intera prima stagione della serie sia in verità un trampolino di lancio per le giovani e intraprendenti donne del futuro.

Quello che avviene ne L'estate nei tuoi occhi è la tipica situazione in cui la protagonista improvvisamente fiorisce - chiamasi anche pubertà - e finalmente riesce a diventare appetibile tanto per il ragazzo per cui sbava da tutta una vita, quanto per i potenziali amori da falò durante gli anni dell'adolescenza. Una situazione in cui la giovane Belly non si era mai ritrovata, affrontata assieme ad un mutamento non solo fisico, ma interiore che vede il personaggio alla ricerca di un'intraprendenza dovuta alla nuova fiducia in se stessa, pur messa a volte in discussione dall'animo scostante del bello e bramato Conrad. Seppur è evidente come il racconto della serie tratta da Non è estate senza te. The summer trilogy si riferisca a una tipologia di prodotti accomunabili a grandi cult della serialità teen come One Tree Hill o Dawson's Creek, non è detto che sia seguendo le orme di classici adolescenziali che il racconto possa trovare la propria fortuna. Quella che forse potrebbe anche avere tra giovanissimi, soprattutto se fan dei romanzi dell'autrice Jenny Han (già conosciuta come vediamo nella recensione di Tutte le volte che ho scritto ti amo), ma che non rispecchia affatto l'avanzamento di tempi per cui dialoghi e situazioni della narrazione sembrano stati presi e catapultati nell'attualità arrivando direttamente da venti o anche più anni addietro.

Una serie teen fuori tempo

Più pezzo di antiquariato che inedito sogno adolescenziale, L'estate nei tuoi occhi ripropone dinamiche e atteggiamenti, svolte e relazioni sicuramente ataviche in quella determinata fase della crescita, eppure scritte con una presa appartenente al passato che non riesce a rifarsi alla modernità delle nuove generazioni. Senz'altro ciò che può attrarre per una visione assolutamente rilassata e distaccata è il presupposto romantico che conquista spesso soprattutto chi è amante del genere. Ma la riproposta, per l'ennesima volta, dell'essere contesa tra due ragazzi che farebbero di tutto per averti, oltretutto fratelli, dovrebbe avere nella contemporaneità una consapevolezza e maturità maggiori rispetto a quelle della società e dei suoi rapporti di coppia esplorati nella serie e che ci riportano nelle decadi '90-'00.

Un salto all'indietro che si riscontra nei discorsi intrapresi dai personaggi, nella stereotipizzazione di caratteri e legami relazionari, che mostrano tutto lo sforzo di sembrare divertenti, svegli, al passo con i tempi, e che più simulano più dimostrano la lontananza tra ciò che dovrebbero apprendere i giovani con prodotti a loro dedicati rispetto a quello che viene offerto. Una serie già invecchiata alla sua uscita, fin dall'iniziale click premuto per far partire l'episodio d'apertura. Un'estate che, in verità, è da dimenticare, e che invece dovremo probabilmente anche delle prossime stagioni.

L'estate nei tuoi occhi L'estate nei tuoi occhi vuole ripercorrere il filone delle serie teen cult come, ad esempio, Dawson's Creek dimostrando però di essere fuori tempo. Un racconto canonico che vede la solita ragazza che durante la pubertà scopre il proprio essere appetibile e viene così contesa tra due bei giovani, inoltre qui anche fratelli. Un prodotto dai dialoghi e le dinamiche esplorate mille volte e, oltretutto, che sembrano provenire da decadi oramai passate. Una serie dalla scrittura e dalle svolte che si speravano superate nei progetti audiovisivi e che invece vengono purtroppo riconfermate con L'estate nei tuoi occhi.

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