Recensione Fear itself - Stagione 1

Una antologia di piccoli film dell'orrore, girati da grandi registi del genere.

Recensione Fear itself - Stagione 1
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13 pillole di paura

Fear Itself è un serial sui generis. Lontano dai canovacci comuni dei normali telefilm, racchiude 13 mini film (una definizione certo approssimativa ma non si tratta né di film, né tanto meno di corti) diretti da altrettanti registi specializzati nel genere horror. Una sorta di piccola antologia del brivido quindi, che ricalca il successo, tutto americano, ottenuto da Master of horror, invadendo da Novembre anche gli schermi italiani di Fox.

“L'unica cosa di cui dobbiamo aver paura, è la paura stessa”

Se mai vi dovesse capitare di distruggere il vostro furgone in una desolata ed innevata pianura canadese, accettate il nostro consiglio: evitate il casolare delle belle sorelle Virgina e Chelsea. Trovereste le loro amorevoli cure un po' troppo mortali.
E come vi comportereste se il giorno del vostro matrimonio, qualcuno vi informasse che la persona a cui state per dire sì, è in realtà un serial killer?
La frase Fear Itself è stata pronunciata nel 1932 dal presidente Usa Franklyn Delano Roosvelt. Ed in effetti la paura - o meglio: la tensione - è l'unica caratteristica comune a tutti gli episodi di questo particolare serial. Per il resto è stata data estrema libertà ai diversi autori e relativi registi, che svarieranno così fra i più classici personaggi del mondo dell'orrore (scomodando vampiri, fantasmi e zombie), o si divertiranno a giocare con pericolosi psicopatici e sanguinari serial killer.

Un insieme di nomi e un tuffo nel passato

Le serie tv strutturate in episodi autoconclusivi, dove non ricorrono i medesimi personaggi, erano di gran moda negli anni '50. Alfred Hitchcock, con il suo “Alfred Hitchcock presenta”, riscosse un enorme successo arrivando a produrre sette stagioni, dal '55 al '62, e andando a rafforzare la propria fama di “maestro del brivido”.
Tuttavia il format così strutturato è passato di moda ed i ragazzi della Lionsgate sono stati coraggiosi a volerlo riproporre, ottenendo come risultato un prodotto quanto mai altalenante: ogni puntata fa storia a sé e quello che ci verrà proposto potrà essere, di volta in volta, un piccolo capolavoro o un filmetto mediocre e senza senso. Quello che rimane, senza dubbio, sono però i grandi nomi coinvolti nel progetto. Non tutti di fama internazionale, è vero, gli autori ed i registi di Fear Itself sono comunque considerati in patria specialisti del genere. Fra questi, vale la pensa di citare almeno i più conosciuti, quali John Landis (regista del video Thriller,di Michael Jackson, oltre che del capolavoro The Blues Brothers), Darren Bousman (la serie dei film di Saw), Ronny Yu (La Sposa di Chucky, Freddy vs Jason) e Mary Harron (Americn Psycho).
Con un parco registi di questo livello, era ovvio che anche gli attori non potessero essere perfetti sconosciuti. Tra i più famosi citiamo solo Brandon Routh (Superman Returns), Elisabeth Moss (Mad Men), Cynthia Watros (la psicologa Libby nella seconda stagione di Lost), Eric Roberts (Heroes), Rachel Miner (la Dani di Californication) e John Billingsley (Star Trek: Enterprise).

Quel finale un po' così

Ovviamente fare un discorso generale per un serial come Fear Itself non è semplice. La sua stessa natura “antologica” lo rende un serial particolare che sicuramente ha i suoi pregi ma anche tanti difetti. Fra questi, il più comune, rimane il problema del finale. Riuscire a ricreare un piccolo film in soli 45 minuti è impresa ardua e nelle varie puntate a rimetterci è quasi sempre il finale che risulta spesso prevedibile, frettoloso o deludente. Ci sono alcune piacevoli eccezioni (skin and bones su tutte) ma ci saremmo aspettati qualcosa in più da autori e registi che sono considerati, almeno in patria, dei veri e propri maestri della suspance.
La stessa recitazione dei vari protagonisti non è sempre all'altezza nonostante i nomi citati, e, le atmosfere ricreate, risultano talvolta banali e scontate, legate ad una concezione di horror ormai superata da quasi un ventennio.

Fear Itself - Stagione Uno Fear Itself deve fare i conti con la propria natura: vuole essere un horror ma deve pur sempre fare i conti con un mezzo, quello televisivo, che non permette scene o atmosfere particolarmente forti; vuole essere un serial ma, riunendo registi e attori diversi, perde immancabilmente di continuum e di di quel fattore di immedesimazione che spesso risulta essere decisivo per le serie tv. L'esperimento era senza dubbio coraggioso e promettente. Il risultato invece è piuttosto deludente.