I Film della Nostra Infanzia 2 Recensione: un nostalgico tuffo nel passato

La seconda stagione dello show che ci porta dietro le quinte dei film più amati e ci ricorda che la strada per il successo non è per nulla scontata.

I Film della Nostra Infanzia 2 Recensione: un nostalgico tuffo nel passato
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Sono in molti ad avere ricordi ed esperienze di vita legate a determinate pellicole, ma solo alcune tra queste sono dei veri e propri manifesti di un'epoca ed è a questi cult che I Film della Nostra infanzia dedica degli approfondimenti nostalgici e un'analisi dei processi produttivi che resero quei film delle vere e proprie icone pop.

Così, dopo averci accompagnato per mano attraverso la realizzazione di Dirty Dancing, Ghostbusters, Mamma Ho Perso l'Aereo, Die Hard, Elf e Nightmare Before Christmas, le uscite Netflix di agosto 2021 ci regalano la seconda parte di questo tuffo nel passato creato da Brian Volk-Weiss, che è di fatto uno spin-off della serie I Giocattoli della Nostra Infanzia, e il risultato è una piacevole immersione nella memoria condivisa e un sufficiente approfondimento produttivo che trova l'unico limite nella reiterazione di un format che diverte, ma che rimane troppo ancorato alla propria struttura e ai propri stilemi.

Ritorno al passato

Il mio primo film visto al cinema è stato Jurassic Park. Era il 1993 e chi vi scrive era poco più che un bambino, ma lo spettacolo al quale assistetti non poneva limiti d'età alla fascinazione nei confronti di ciò che lo schermo d'argento restituiva per la prima volta nella storia del cinema. Il film di Spielberg rappresentò una pietra miliare che, nel bene e nel male, aprì la strada a tutti i blockbuster moderni e alla corsa allo stato dell'arte degli effetti digitali, e tuttora sentire parlare di quel film rievoca sensazioni indescrivibili legate al buio di quella sala.

La sentite la nostalgia, l'assaporare momenti che fa sempre piacere rispolverare? Ecco perché l'episodio dedicato a Jurassic Park de I Film della Nostra Infanzia 2 centra l'obiettivo pur senza eccellere su tutti i fronti. Ed è proprio l'elemento nostalgico uno di quei cardini fondamentali sui quali I Film della Nostra Infanzia fa leva sia dal punto di vista emotivo che commerciale, andando a colpo sicuro su hit del botteghino passato: Ritorno al Futuro, Jurassic Park, Forrest Gump e Pretty Woman. Questa è l'artiglieria schierata dagli sceneggiatori dello show Netflix per scavarsi una nicchia in quella confort zone che appartiene alla quasi totalità dei propri abbonati.

E non è necessario che la vostra infanzia sia stata all'insegna degli anni Ottanta, Novanta o che siate dei millennials imboccati a pane e cinema d'assalto dai propri genitori, desiderosi di travasare le proprie emozioni filmiche di generazione in generazione; I Film della Nostra Infanzia agisce a diversi gradi d'efficacia, puntando sull'universalità delle pellicole oggetto delle sue analisi, che strizzano l'occhio ad un pubblico generalista che potrebbe anche paradossalmente scoprire alcune di queste gemme per la prima volta e procedere poi alla visione con un occhio critico già sviluppato e - ahinoi - condizionato.

I Film della Nostra Infanzia ha, come dicevamo poc'anzi, un target ben definito al quale vuole parlare e riesce per forza di cose anche a soddisfare parzialmente il palato dei cinefili più agguerriti, consci della premessa commerciale dello show, che non vuole porsi a Virgilio della cinematografia alta o bassa, ma viaggiare nel mezzo, in quei film che per definizione sono consciamente realizzati per il grande pubblico e che sono riusciti a fare breccia nel cuore generalista per peculiarità produttive e narrative che li hanno resi dei cult multigenerazionali e delle voci imprescindibili della cultura pop.

La formula del successo

Tra gli aspetti più interessanti dei retroscena svelati da I Film della Nostra Infanzia c'è senz'altro il mettere a nudo dinamiche realizzative per nulla scontate per lo spettatore comune, che mettono in evidenza quanto il successo di un'operazione hollywoodiana non sia per nulla garantito, nonostante col senno di poi sia quasi impossibile considerare altri scenari al di là di quelli positivi che hanno seguito l'uscita di una determinata pellicola.

Scontri tra produttori, registi, sceneggiatori, attori, rappresentati degli studios che plasmano di volta in volta un sentiero tracciato solo idealmente, che può però assumere svolte improvvise: il cambio tecnologico da stop motion a CGI in Jurassic Park, il miscasting di Marty McFly in Ritorno al Futuro e la sostituzione della macchina del tempo da vecchio frigorifero alla gloriosa DeLorean, il rifiuto iniziale di Richard Gere a prendere parte a Pretty Woman o la volontà dello studio di eliminare il Vietnam e la maratona attraverso gli Stati Uniti in Forrest Gump.

Questi ed altri elementi contribuiscono a smantellare il concetto di sacralità mediatica che circonda le suddette opere, riportandole al grado zero della loro realizzazione, quando il rischio imprenditoriale era il brivido che spingeva professionisti che credevano in un progetto a scendere a compromessi o, al contrario, a difendere la propria visione con le unghie e con i denti, dimostrando che avevano ragione.

Tutto ciò viene ricostruito dallo show Netflix attraverso una serie di interviste e di filmati inediti che includono trasversalmente ogni reparto produttivo, accompagnandoci dietro le quinte e permettendoci di avere una visione d'insieme mai completamente esaustiva o approfondita, per non rischiare di restringere ulteriormente il target ai soli addetti ai lavori.

In questo modo la serie raggiunge ampiamente il proprio scopo, pur ricorrendo ad un format che giostra la narrazione attraverso giochi di battute e richiami intradiegetici che strizzano l'occhio a quella stessa cultura pop che prendono in esame, ma che alla lunga rischiano di annoiare all'interno dello stesso episodio, figuriamoci nella totalità delle stagioni, pur rappresentando il marchio di fabbrica de I Film della Nostra Infanzia.

I Film della Nostra Infanzia 2 I Film della Nostra Infanzia è una piccola operazione nostalgia che centra il proprio obiettivo ricorrendo ad una formula azzeccata, ma che alla lunga rischia di annoiare nel suo continuo giocare su richiami intradiegetici. Nonostante ciò, chi ha vissuto in prima persona l'uscita di alcune delle pellicole oggetto della leggera, ma non imprecisa o lacunosa, analisi dello show riscoprirà piacevoli sensazioni legate a quelle opere e potrà allo stesso tempo approfondire le dinamiche produttive che fanno di quei film dei cult multigenerazionali, ribadendo allo stesso tempo che il successo, anche in questi casi eclatanti, non è per nulla scontato e va conquistato con le unghie e con i denti.

7.5