Fleishman A Pezzi Recensione: una serie brillante e malinconica su Disney+

Atmosfere alla Woody Allen per una serie tra la risata e l'amarezza dal brillante cast: Jesse Eisenberg, Claire Danes, Lizzy Caplan e Adam Brody.

Fleishman A Pezzi Recensione: una serie brillante e malinconica su Disney+
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Fleishman A Pezzi, nell'adattamento del suo titolo italiano, presenta la forte influenza della poetica di Woody Allen. Il richiamo a quell'Harry interpretato dal regista e sceneggiatore stesso nel film del 1997 ne è l'evidenza, ma basta anche solamente approcciarsi alle prime puntate per cogliere un richiamo pregnante che è quello che muove nella scrittura la creatrice Taffy Brodesser-Akner. L'autrice e giornalista è partita proprio dal suo omonimo romanzo pubblicato nel 2019, che ha ispirato la serie partita da FX on Hulu e arrivata in Italia nel catalogo Disney+ (non perdete le serie Disney+ di marzo 2023). Uno show che mantiene vivamente un portato letterario che si respira ad ogni battuta e linea di dialogo, la cui velocità di recitazione, pensiero e rappresentazione è un ulteriore richiamo alla filosofia alleniana, che riverbera inoltre nella scelta dell'attore protagonista.

Nuovi app, nuovi quarantenni

C'è da ricordare infatti che proprio Jesse Eisenberg fu uno dei giovani surrogati del cineasta newyorkese in un paio di occasioni, risaltandone come perfetta versione rinvigorita nel delizioso Café Society del 2016. Gli elementi ci sono perciò tutti, ai quali si vanno ad aggiungere i temi su cui la serie si va a concentrare e che non possono che vertere sulle disfatte e le nevrosi di un ex marito e padre arrivato ai suoi quarant'anni, la cui vita prende una piega imprevista.

Un personaggio la cui giovinezza era stata segnata dal cercare almeno di essere guardato dalle ragazze, figurarsi dall'essere considerato o valutato come possibile partner sessuale. Condizione del tutto ribaltata in un mondo in cui internet e le app permettono incontri immediati e possibilità di scelta illimitate, riaccendendo la libido di un protagonista che non vuole affogare nei dispiaceri di un matrimonio naufragato, di cui è però inevitabile si porta addosso le cicatrici.

Una serie comica, malinconica e auto-critica

È quindi il risveglio dei quarant'anni quello che Fleishman a pezzi mette in pubblica piazza come in fondo fa il protagonista stesso nel porsi in vetrina dopo tanto tempo passato in una dimensione coniugale infelice, di cui è indubbio dovrà rimettere, per l'appunto, insieme i pezzi. Ed ecco di nuovo la matrice-Woody Allen.

Prendendo da quello che invece è il titolo originale della pellicola dell'autore statunitense, come il suo Harry veniva decostruito (Deconstructing Harry), ciò avviene anche per il personaggio di Toby Fleishman. Il suo passato torna gradualmente venendo pian piano delineato. Il rapporto con l'ex moglie Rachel, interpretata da Claire Danes, viene riassemblato per mostrare progressivamente le crepe che li hanno condotti alla rottura, e come quest'ultima abbia poi inciso sulla rinnovata libertà di un uomo sposatosi da giovane e mai ritenutosi attraente. Una riflessione su una fase della vita talmente precisa da venir ritratta con cura e estrema ironia dalla showrunner, e in cui si mostra l'impegno per il raggiungimento della veridicità da parte dai suoi interpreti, pur perfettamente coscienti di far par parte di una cornice romanzesca, ornata da riferimenti colti e da un'immancabile spruzzata di auto-critica.

Buffi, incasinati, messi in discussione dagli altri, ma anche da se stessi, nei personaggi di Fleishman a pezzi c'è il desiderio di vivere la propria esistenza, ma la paura di affrontarne le conseguenze. C'è il voler dire che superati i trenta non si è affatto finiti, ma si deve avere anche il coraggio di non inseguire necessariamente una fanciullezza ormai lontana. È la commedia intellettuale di cui anche la serialità ha bisogno e a cui il lavoro di Taffy Brodesser-Akner va incontro.

Fleishman Is in Trouble Fleishman a pezzi mette in scena il mondo dei nuovi quarantenni tra inedite app e nuove prospettive. Una serie comica e insieme malinconica, che cerca la risata, ma non si sottrae all'auto-critica. Quella che è portata avanti soprattutto dai personaggi e, ancor più, dal protagonista interpretato da un brillante Jesse Eisenberg. Uno show che presenta diversi rimandi alla poetica di Woody Allen, nello stile e nel continuo sferzare riflessioni, dialoghi e battute.

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