Future Man: recensione della serie disponibile su Prime Video

Un piccolo gioiello fantascientifico da non perdere, che mescola con cura azione, eroismo, comicità e citazioni nerd.

Future Man: recensione della serie disponibile su Prime Video
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Prendete un inserviente nerd, una guerriera scontrosa e cinica e il suo compagno di squadra violento. Pensate sia impossibile che il futuro dell'umanità risieda nelle loro mani? Eppure è proprio così. A creare questo bizzarro scenario è Future Man, la serie tv trasmessa da Hulu nel 2017 e sbarcata su Amazon Prime Video il 24 aprile 2019. La particolarità di un trio tanto improbabile lascia presto spazio a tanta azione, a colpi di scena ben realizzati e a un sincero divertimento, che dimostra che è ancora possibile dare vita a titoli avvincenti e geniali, anche senza prendersi troppo sul serio.
Diretta da un team di registi tra cui Seth Rogen, Evan Goldberg, Anton Cropper e Michael Dowse, Future Man è una serie che fa del citazionismo uno dei suoi più grandi punti di forza, che alimenta la nostalgia per un mondo nerd ancora molto apprezzato e che recupera stilemi narrativi di successo.

Il piacevole rinnovo del "già visto"

Con una trama semplice che sembra nascere da un collage dei più grandi prodotti fantascientifici, non si può dire che Future Man brilli per originalità, almeno a prima vista. Si percepisce un notevole senso di déjà vu che da un lato alimenta la nostalgia per il periodo d'oro di capolavori come Ritorno al Futuro e Terminator, e dall'altro lascia inizialmente un po' perplessi.
Superata la subitanea diffidenza per quello che sembra un prodotto simile a molti altri, ci si rende presto conto di quanto le prime impressioni contino ben poco per definire Future Man. Il recupero di stilemi narrativi già visti in molti esempi di tv, letteratura o cinema sci-fi è solo un pretesto per dare vita allo scenario nel quale la serie si inserisce, per poi sbocciare e assumere una forte identità personale.

Josh Futterman (Josh Hutcherson) è un inserviente impiegato presso le aziende Kronish. Giornate intere passate a occuparsi della pulizia fanno sì che il ragazzo provi una certa sfiducia nei confronti delle propri capacità, ma c'è un luogo in cui si sente un vero campione: il mondo di Biotic Wars, videogame sci-fi nel quale Josh è fortissimo. Intenzionato a portare a termine questo gioco in apparenza impossibile da completare, Josh si intestardisce per ore di fronte al PC, fino a riuscire finalmente a superare il difficile livello 83. Quello stesso giorno in camera sua piombano i protagonisti del gioco, i soldati Tiger (Eliza Coupe) e Wolf (Derek Wilson), che spiegano a Josh che Biotic Wars altro non è che un sistema futuristico per trovare il Salvatore, colui che impedirà la scomparsa del genere umano e la diffusione della razza dei biotici. Poco convinto, ma decisamente affascinato dalla situazione, Josh accetterà di aiutare i due, viaggiando indietro nel tempo per impedire un disastro.

Un mix ben riuscito

Future Man presenta agli spettatori un ottimo menù, infarcito di tematiche già molto amate dagli appassionati di cultura nerd e fantascientifica: in primo luogo il mescolarsi di mondo videoludico e realtà, fino a toccare la questione evergreen dei viaggi temporali. Tramite il recupero di molti elementi della cultura nerd e musicale dagli anni ‘60 in poi, Future Man strizza l'occhio ai nostalgici, conquistandosi una certa attenzione da parte loro, ma attirando anche i neofiti del genere tramite una narrazione mai noiosa e un ritmo incalzante, che rendono facilissimo divorare ogni puntata.
È proprio la consapevolezza a far sì che Future Man scansi il rischio di risultare ripetitivo. Ogni citazione è voluta e ogni tematica recuperata risulta parte di un progetto narrativo ben pensato, tanto che buona parte della componente comica della serie esiste in relazione a questi riferimenti. Per tutto l'arco della prima stagione si gioca con gli elementi della cultura di massa e si nominano eventi storici che spesso finiscono per essere inavvertitamente sconvolti dai numerosi viaggi nel tempo di Josh, Tiger e Wolf.

Josh, in particolar modo, è il depositario di questa cultura, colui che già la conosce e ha il potere di sfruttarla a vantaggio della missione. Ritorno al Futuro è un retaggio che si percepisce a ogni puntata (per via di situazioni già viste nella trilogia e delle numerose leggi del tempo che Josh infrange), ma viene nominato in modo tanto spontaneo e leggero da non risultare mai oggetto di copiatura.
Con una trama ancora legata al cliché del "prescelto chiamato a salvare l'umanità", l'originalità va cercata altrove: nei dettagli, nell'elemento comico, nei colpi di scena che sfiorano l'assurdo e nell'ottima costruzione dei personaggi. In questo Future Man dimostra di sapere il fatto suo e di essere in grado di distinguersi da una massa di serie tv poco innovative.

Un soddisfacente sviluppo dei personaggi e qualche chicca da non lasciarsi sfuggire

Se la personalità di Future Man non può essere cercata nella trama, già dalle prime puntate si nota la grande forza caratteriale delle figure in gioco. Pur non essendo anch'essi immuni agli stereotipi del genere, i protagonisti compiono lo stesso procedimento seguito per la narrazione: sfruttano questi cliché a favore della comicità e della crescita psicologica.
Josh, intrappolato in un lavoro noioso e degradante, ha talento solo per i videogame. Non è coraggioso, è compassionevole e difficilmente si adatta al modo di operare dei suoi nuovi compagni di missione. Il suo contributo nelle imprese che deve affrontare si risolve quasi sempre con guai e disagi. Tiger e Wolf, dal canto loro, sono l'esatto opposto del protagonista: sprezzanti del pericolo, combattivi e spietati, ma anche incapaci di adattarsi alla complessità di un mondo che non conoscono. Provenendo dal futuro, non sono abituati gli agi a cui Josh è affezionato e sembrano poco inclini all'emotività. Questo genera malintesi, situazioni imbarazzanti e anche qualche istante di tenerezza.

Non c'è nulla di nuovo nella caratterizzazione di queste figure, ma dal momento che i tre iniziano a collaborare ha inizio la loro evoluzione psicologica. Essi si adattano l'uno all'altro, crescendo notevolmente nel corso della stagione (Josh facendosi via via sempre più determinato a risolvere i problemi, Tiger e Wolf più disposti alla pietà e a qualche sentimentalismo), ma mai abbandonando quei connotati personali capaci di generare situazioni bizzarre e il divertimento dello spettatore. A livello di sviluppo psicologico, Future Man si dimostra quindi una serie molto attenta.
La stessa attenzione viene dedicata alla variegata scelta dei costumi, nonché a tutti quei riferimenti al cinematografici e musicali che lo spettatore non può lasciarsi sfuggire e che danno vita a vere e proprie chicche, come le menzioni al cantante Corey Hart, a Michael Jackson e all'origine molto particolare del Cameronium, la sostanza che permette di viaggiare nel tempo con il TTD (Time Travel Device). Gran parte del divertimento risiede nel accorgersi di tutti questi dettagli e nel notare quanto una piccola variazione del corso degli eventi possa influenzare sensibilmente il futuro.

Quando la semplicità paga

A livello tecnico Future Man presenta qualche piccola mancanza, a volte attribuibile a disattenzioni nella scrittura, ma dovuta anche a un budget non troppo consistente. Questi limiti non sono sufficienti a rovinare una serie complessivamente molto valida, ma riescono anzi a calamitare l'attenzione su ben altri pilastri portanti della serie: una buona recitazione (Josh Hutcherson eccezionale nel ruolo del nerd nevrotico e stressato dai continui salti temporali), una comicità caustica, a tratti demenziale e poco politically correct, una componente fantascientifica e avventurosa che non viene mai oscurata dall'elemento comico, qualche scena un po' più matura, un ritmo forsennato e tanti colpi di scena.
Anche la semplicità degli effetti speciali, che sfruttano poco la CGI e si concentrano maggiormente su spari ed esplosioni, non fa storcere il naso e dimostra anzi che l'essenzialità è spesso un pregio.

Future Man - Stagione 1 Con una comicità mordace e un livello di azione che non viene meno di fronte a battute a volte un po' nonsense, Future Man si rivela una serie da recuperare assolutamente, adatta sia agli amanti del mondo nerd e ai nostalgici degli scorsi decenni, sia a chi cerca una buona sci-fi comedy. La recitazione credibile, l'ambientazione accattivante e i numerosi colpi di scena contribuiscono a determinare la qualità del prodotto e ad alimentare il dinamismo di questa prima stagione. I continui riferimenti ad altri prodotti fantascientifici non appesantiscono la visione, ma dettano un tono piacevolmente nostalgico al tutto.

8.5