Gomorra 5x05 e 5x06 recensione: fuoco alle polveri

Analizziamo insieme il quinto e il sesto episodio della quinta stagione di Gomorra, tra curiose alleanze e dissapori vecchi e nuovi

Gomorra 5x05 e 5x06 recensione: fuoco alle polveri
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La quinta stagione di Gomorra - La serie si prepara a risolvere tutti i conti lasciati in sospeso. Siamo ormai al giro di boa, e superando la prima metà cominciano a stagliarsi le ombre di un conflitto sempre più crudele tra due fazioni che non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Come già notato nella nostra recensione di Gomorra 5X03 e 5X04, la battaglia per il predominio su Napoli si è arricchita di una scheggia impazzita che nel giro di poco tempo intende acquisire alleati fedeli e forze considerevoli per porre fine alla bramosia di Gennaro Savastano.

Lo scontro tra il redivivo Ciro Di Marzio e il suo vecchio amico intende quindi porre fine a un dualismo che ha da sempre contraddistinto la natura più profonda della serie. Dopo le precedenti puntate, questi due capitoli ci instradano su un binario più diretto. La trama torna a farsi più verticale e qualsiasi segmento presentato finisce ora per convergere verso il filone principale in una corale presa di posizione nello scontro fra gli uomini di Gennaro e i seguaci di Ciro. Analizziamo quanto accaduto nel quinto e nel sesto episodio; passi sempre più decisi in questa discesa verso l'oblio.

Prime mosse

Dopo aver saputo del ritorno dell'Immortale, Gennaro non vuole stare con le mani in mano e architetta immediatamente una controffensiva. L'unica idea valida sembra quella di farsi "tradire" da uno dei suoi uomini più fedeli così da scoprire dove Ciro si stia nascondendo. Sceglie così Fernando (Gianni Spezzano), che essendo stato dalla parte dell'Immortale in passato ha più carte da poter giocare. Nel tentativo di convincere Ciro della sua fedeltà, l'uomo di Gennaro riesce a trovare il suo nascondiglio e aggiorna il proprio boss.

Le conseguenze di questo tranello dimostreranno soltanto che Ciro è tornato più forte che mai. Nel frattempo, Azzurra ha escogitato un piano per fuggire da Napoli una volta per tutte, ma si ritrova costretta a tornare da Gennaro, dopo che gli uomini di O'Galantomm attaccano casa sua. Gennaro ritrova così la propria famiglia, ma lo fa da separato in casa, distrutto e afflitto dall'ombra del padre e da ciò che Ciro potrebbe fare.

Nell'episodio successivo, la vendetta del personaggio interpretato da Salvatore Esposito nei confronti di Donna Nunzia non tarda ad arrivare. La vedova di O'Galantomm si ritrova così ad ammirare un orrendo spettacolo: il boss Savastano ha infatti mandato O'Maestrale e i suoi a distruggere le tombe di suo marito e suo figlio. Gennaro, sempre più adirato e oppresso dalle varie situazioni che si trova ad affrontare, manda velocemente O'Munaciell a Forcella per cercare informazioni su Ciro ed Enzo.

I due sono vicinissimi all'essere scoperti, ma riescono a fuggire e propongono un'alleanza a Donna Nunzia. Mentre O'Maestrale e sua moglie Luciana si trovano con Azzurra mostrando i primi segni di malcontento, Ciro e i suoi rapiscono il broker che controllava reclamato da Gennaro, uccidendolo e prendendo tutto per sé. Davanti alla furia di Gennaro emerge una nuova luce per Ciro, che torna a costruire le sue forze lì dove la sua leggenda è cominciata.

Toni accesi

Il terzo appuntamento con Gomorra 5 sancisce il ritorno (forse definitivo) sul binario principale del racconto. Ogni elemento sembra ormai posizionato sullo scacchiere ed è tempo di osservare l'esito dei primi scontri fra Ciro e Gennaro. Se nelle scorse puntate gli approfondimenti avevano portato a un'esplorazione corale e preparatoria per gli eventi a venire, questa coppia di episodi mostra con fermezza sprazzi di brutale criminalità.

Lo show presenta senza timore una fitta sequela di azioni sempre più disumane, e lo fa con una chiarezza espressiva che torna prepotentemente ai livelli più alti delle stagioni precedenti. Il gioco di quiete e tempesta mostrato fin qui evolve ora in un'esplosione di violenza. L'intento di D'Amore prima e di Cupellini poi, che torna alla regia per la prima volta in questa stagione finale, sembra quasi macabro nel rappresentare attraverso comportamenti disumani frammenti di emotività pregni di significato. Elaborando l'orrore partorito dall'azione criminale emergono così tutte le fragilità dell'animo umano, dalla paura all'amore, dall'odio alla speranza. La serie sfrutta ancora una volta quel particolare meccanismo approfondito nella nostra analisi dell'eredità di Gomorra, permettendo allo spettatore di sentire sulla propria pelle l'umanità dei personaggi anche dinanzi al peso di ogni scelta, qualsiasi essa sia.

Nel vivo dell'azione

L'aspetto più intrigante rappresentato dal quinto e dal sesto episodio, almeno dal punto di vista concettuale e oltre le dinamiche action, nasce giocando con il classico dualismo presentato dalla serie. Il continuo parallelismo tra Gennaro e Ciro viene ora capovolto, contrapponendo al declino del dolore l'ascesa di una nuova speranza.

Ciò che il primo perde, il secondo conquista, almeno in questa parte del racconto, e la delicata cura di D'Amore fa da perfetto apripista per la prepotenza registica di Cupellini, che col suo ritorno mette in mostra i punti di forza che lo hanno portato alla ribalta e rende funzionale il cambio di rotta. Al taglio elegante ed estetico del primo si contrappone la ruvida vivacità del secondo, mostrando il cambio tonale in maniera evidente anche a chi non ha particolare dimestichezza con gli stili registici.

Cupellini porta un peso diverso dietro la macchina da presa e rappresenta attraverso il suo sguardo la definitiva consacrazione delle figure femminili negli ambienti di camorra: in questo, Gomorra è realista nel mostrare donne spesso più argute degli uomini nel decifrare contesti e dinamiche criminali, esattamente come avvenuto in tante storie che hanno scosso il territorio campano negli ultimi tempi.

Non solo: anche a livello introspettivo ciò che il quinto episodio prepara, il sesto raccoglie. Cupellini, nel girare intorno alla figura di Ciro rimanendo fermo su quella di Gennaro, mostra le diverse sfaccettature di due personaggi al loro crepuscolo. Se quest'ultimo sembra però sempre più timoroso della notte, il primo sembra già bramare una nuova alba. Si torna sempre agli sguardi in Gomorra, fra gli occhi spenti di chi si prepara a combattere per liberarsi dalle ombre e trovare la propria identità.

Gomorra - La serie Il quinto e il sesto episodio di Gomorra 5 cominciano a mostrare tutto il potenziale violento di quest'ultima stagione, alternando sprazzi di pura brutalità a forsennate rincorse tra due schieramenti opposti. La regia alternata di D’Amore e Cupellini rende evidente il cambio di rotta, aprendo ufficialmente le porte agli ultimi guizzi di uno show che nel crimine ha saputo rappresentare come pochi altri legami e umanità.