Recensione Half Season Gotham - Stagione 2

Facciamo un primo bilancio di questa prima metà di stagione del serial della DC Comics incentrata sulla vita pre-Batman nell'oscura Gotham City, tra Pinguini ed Enigmisti in ascesa...

Recensione Half Season Gotham - Stagione 2
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Gotham è sempre stata - sin dalla sua nascita - una serie che ha diviso nettamente il pubblico. Da una parte c'è lo zoccolo duro di appassionati, amanti del Batman fumettistico, che non riescono minimamente a farsi piacere il serial e lo criticano aspramente per ogni scelta che viene fatta; dall'altra c'è l'altra metà di pubblico che, invece, lo segue senza troppi problemi. C'è anche da dire che la precedente stagione, di certo, non brillava particolarmente, con la classica formula di 'villain della settimana' e situazioni talvolta al limite dell'assurdo e sceneggiature non da premio Oscar. Ma, questa seconda stagione, riesce a fare quello che la ABC e la Marvel fecero, in un certo senso, con la seconda stagione di Agents of S.H.I.E.L.D.: cambiare formula, aggiustare il tono e i personaggi e, soprattutto, correggere gli errori del passato. E, senza troppi difetti, anche Gotham è riuscita ad alzare notevolmente la posta in gioco.

Son of Gotham

La seconda stagione di Gotham parte da dove si era fermata la prima, con il Pinguino ormai 're di Gotham' e a capo di tutta la malavita della città. Ma l'arrivo a Gotham City del losco Theo Galavan e di sua sorella Tabitha coincide con l'evasione, da Arkham Asylum, di vari detenuti folli che iniziano a creare scompiglio e morte. Questo costringe Jim Gordon e il suo partner Bullock a tornare in attività e tentare di contrastare il sempre più crescente afflusso di criminalità. Gordon, però, inizia a non vedere di buon'occhio - e, più che giustamente - Galavan, il quale sembra prendere forza dagli atti criminosi per diventare prima un eroe agli occhi dei cittadini e, successivamente, il sindaco. Il nuovo sindaco di Gotham mette in atto una girandola di eventi che portano il Pinguino ad essere il criminale numero uno della città e, soprattutto, ad avvicinarsi al giovane Bruce Wayne, con l'intenzione di ucciderlo.

L'ultima risata

Questa stagione di Gotham è sottotitolata Rise of the villains, e non a caso. Nel corso di queste prime undici puntate vediamo la nascita (o l'ascesa) di numerosi villain della saga a fumetti della DC Comics. In particolare, risulta efficace, come nella prima stagione, il Pinguino tratteggiato da Robin Lord Taylor, un vero e proprio punto di forza della serie. Altrettanto ottima è l'interpretazione di Cory Michael Smith: dopo esser stato 'lasciato da parte' a lungo, la sua trasformazione nello psicopatico Enigmista ha avuto inizio e nel più brutale dei modi. Sarà interessante vedere questi due lavorare effettivamente insieme - sempre se gli sceneggiatori vorranno seguire questa strada -, una cosa già accennata negli ultimi episodi della prima metà di stagione. Si riconferma anche più che convincente la futura Catwoman di Camren Bicondova mentre il villain Galavan, interpretato da James Frain, risulta viscido e cattivo quanto basta; nota positiva anche per la Tabitha interpretata dalla bella Jessica Lucas. I fan, però, non sono rimasti felici del trattamento riservato a Jerome (Cameron Monaghan) e alla spiegazione che ne è seguita, un po' forzata e, probabilmente, anche un po' fuori luogo/sottotono con il resto della stagione.

IN GORDON WE TRUST

Anche questa stagione, però, risulta tutta incentrata su Jim Gordon, a cui dà vita in maniera ottima Ben McKenzie. I fan di lunga data del fumetto originale si lamenteranno di alcuni cambiamenti - anche nel carattere - del personaggio, ma sembrano tutti in linea con la storia che lo showrunner Bruno Heller ha voluto raccontare. Gli fa da degna spalla Bullock, interpretato da Donal Logue che, insieme al Pinguino, è uno dei punti di forza dello show in generale. Per il resto ottima anche l'introduzione del nuovo capitano Nathaniel Barnes (Michael Chiklis) e la costruzione del personaggio della Dottoressa Thompkins (Morena Baccarin). Risulta invece un po' sottotono l'interpretazione di Erin Richards nel ruolo di Barbara Kean che si riconferma, purtroppo, una delle parti più deboli della serie. Nota a margine, Heller riesce a rendere ancor più interessanti anche i personaggi di Bruce Wayne e Alfred (interpretati, rispettivamente, da David Mazouz e Sean Pertwee): al primo dandogli una storyline più avvincente da seguire, il secondo trasformandolo in una 'macchina-da-guerra'.

Gotham (Fox) - Stagione 2 Alla fine di questa prima metà di stagione, sembra che Gotham abbia finalmente trovato una formula vincente. Abbandonata quella del 'villain della settimana', la serie si concentra su un unico nemico e sul suo folle piano per prendere in mano Gotham City. Attori convincenti e colpi di scena continui inchiodano lo spettatore allo schermo, nonostante qualche episodio o situazione ogni tanto sottotono.