Halo 1x02 recensione: Master Chief riscopre sé stesso

Nel secondo episodio di Halo, Master Chief si avvicina ancora di più al suo essere umano, rivelandoci una parte di sé che non conoscevamo ancora

Halo 1x02 recensione: Master Chief riscopre sé stesso
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Ascolti da record per il debutto di Halo (potete recuperare qui la nostra recensione di Halo1x01): senza avere tra le mani i dati esatti, sappiamo che è la prima volta che uno show Paramount+ entra nella top 10 di Nielsen, superando il precedente record stabilito dal prequel di Yellowstone, che era arrivato a 4,9 milioni di spettatori. Un buon risultato, al quale saremmo curiosi di fare seguito con i dati dell'Italia, che ha deciso di pubblicare la puntata il giovedì sera in lingua originale, per seguire la programmazione americana, e il lunedì sera in versione doppiata, per permettere a tutti di seguire le vicende di Master Chief senza doversi concentrare sui sottotitoli. Vi raccontiamo cosa ci ha lasciato il secondo appuntamento con Halo, anticipandovi che inevitabilmente ci saranno degli spoiler di seguito.

Master Chief alla ricerca dei segreti

Nel secondo episodio di Halo è il momento di continuare a scoprire qual è il segreto che nasconde John-117, il supersoldato che è stato creato con l'obiettivo di eseguire tutti gli ordini della UNSC, ma che ha deciso di schierarsi accanto all'unica superstite di Madrigal.

In questa corsa che lo porta nello spazio, dandoci la possibilità di ammirare l'attenzione riposta nella composizione di ciò che si trova al di fuori dei pianeti, Master Chief continua a mostrare il proprio lato più umano. Non è più il personaggio che abbiamo conosciuto nei videogiochi, un soldato che era stato addestrato per un unico scopo e privo anche di emozioni: dalle parole di Pablo Schreiber passano le difficoltà che quello che era una volta un umano sta attraversando. La scelta di togliere il casco a Master Chief nella serie di Halo gli permette ancora di più di sembrare una persona normale, agli occhi non solo dello spettatore, ma di tutti coloro che incontra sul proprio cammino. Ci sono tante domande nella testa di John, ci sono tanti dubbi, tante necessità: non si fida di nessuno all'interno della UNSC, così come si rende conto per la prima volta che sta provando qualcosa di nuovo, di unico. Nel suo affermarsi di ritrovarsi dinanzi ad emozioni totalmente nuove Master Chief sembra quasi voler mandare un messaggio alla saga videoludica, nella quale non ha mai avuto l'occasione di esprimersi in un modo umano e naturale. Schreiber si conferma ottimo in questo ruolo, sebbene non lasci trasparire troppe emozioni dal proprio volto: è qualcosa di nuovo per il soldato, non sa come rapportarsi a quanto stia accadendo. Sicuramente la progressione del personaggio e la sua crescita in questi nove episodi sarà centrale per lo sviluppo dell'intera serie: proprio la sua sete di sapere e di conoscenza, per scoprire cos'ha di speciale rispetto agli altri, lo spingerà verso confini inesplorati fino a quest'oggi.

Il potere di Halo

E proprio quel segreto è il movente dell'intera seconda puntata, nella quale Master Chief inizia a scoprire il potere della reliquia che ha trovato su Madrigal, quell'anello che gli permette di scatenare una sorta di esplosione. Messa per un attimo da parte Kwan Ah, che accompagna John per buona parte del suo pellegrinaggio, nella seconda metà della puntata dello show si dà più risalto al rapporto con Catherine Halsey.

La scienziata dell'UNSC è la creatrice del programma Spartan, come abbiamo già spiegato nella nostra recensione del primo episodio, ma il legame che unisce lei e Master Chief è molto più profondo di questo. Oltre a mostrarci la sua volontà di inficiare ancora di più il comportamento degli Spartan, ammettendo che non sono solo delle persone, la Halsey ci mostra quella che sarà Cortana, l'intelligenza artificiale che nella saga videoludica assiste Master Chief con suggerimenti tattici e anche informazioni legate allo scenario. Nella serie televisiva avrà sicuramente un ruolo centrale per permettere, forse, alla UNSC di gestire il contatto con gli Spartan, oltre a diventare una tecnologia che potrebbe attirare l'interesse dei Covenant e alimentare quella guerra che sta tenendo banco in tutto l'universo.

Il passato e il futuro di John

La strada inizia a farsi impervia: se lo Spartan ritiene che la Halsey sia l'unica della quale può fidarsi all'interno della UNSC c'è da tener conto che lei resta comunque una dipendente. Ricambia quella fiducia, lo lascia scappare, quasi evadere potremmo dire, convinta che prima o poi tornerà, nonostante stia brandendo con sé un'arma pericolosa recuperata su Madrigal, ma sembra stia aspettando solo il momento per ingabbiare il più forte e speciale della sua specie. Siamo sicuri che nelle prossime puntate questa relazione diventerà sempre più ambigua, fino al momento in cui entrambi finiranno per tradirsi.

Un altro aspetto che fa da collante con quanto accaduto nel primo episodio è la presenza costante degli umani: nella lore di Halo abbiamo già detto che rappresentano perlopiù solo un elemento dello scenario, mentre adesso acquisiscono un ruolo chiave. Al di là del loro essere Beati, è uno degli umani che riesce a capire la potenza dell'arma che brandisce John, quell'anello recuperato dal distaccamento Covenant. Forte del suo essere un sensitivo, dimostra di avere delle capacità che però vengono sovrastate da quelle dei Beati stessi. Tutti elementi che vengono aggiunti alla narrazione e che permettono alla serie di Halo di continuare a inserire contenuti narrativi che prima o poi dovranno deflagrare in qualcosa di molto più ampio, speriamo già dalla terza puntata in avanti.

Halo: The Television Series - Stagione 1 Premia la scelta di far togliere il casco a Master Chief, perché avere una finestra su un mondo meno solenne e più combattuto dà a John una dimensione più umana e più fragile. La sua ricerca della verità va oltre il concetto di supersoldato creato con l'obiettivo di eseguire gli ordini. Il suo dubbio gli permette di essere più vulnerabile - e per questo più aperto a contrasti - con chi gli ha dato vita e gli ha permesso di diventare uno Spartan. Ora la carne al fuoco sembra tanta e confidiamo nel fatto che dalla terza puntata si possa approfondire ciò che porterà sicuramente Master Chief a una lotta civile con la sua stirpe.