Halo 1x04 recensione: Master Chief torna a casa

Per la prima volta abbiamo la possibilità di vedere Master Chief tornare a casa, e per John 117 si tratta di compiere un tuffo nel suo passato oscuro.

Halo 1x04 recensione: Master Chief torna a casa
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La serie di Halo inizia a raccogliere dubbi e perplessità. Consci del fatto che Halo avrà una seconda stagione, la lentezza dello sviluppo della trama e l'assenza di azione iniziano a donare incertezza sul prosieguo dell'avventura. Master Chief, convinto oramai a non indossare il casco e staccarsi da tutto ciò che la serie videoludica ha saputo insegnarci, è al centro di un'operazione molto più introspettiva di quanto pensavamo e ci aspettavamo. Nella quarta puntata, dopo aver con piacere accolto l'arrivo di Cortana nella nostra recensione di Halo 1X03), prosegue lo sviluppo delle vicende anticipate nelle settimane precedenti.

John torna a casa

Continua il lavoro svolto da Paramount nell'andare a scoprire quella che sta diventando a tutti gli effetti una origin story di Master Chief. John 117 è pronto a tornare a casa dopo aver deciso, con il supporto di Cortana, di andare a scoprire qualcosa in più non solo sull'arma recuperata su Madrigal, ma anche sull'effetto che gli ha fatto nel momento in cui ne è entrato a contatto.

Sappiamo, dalla lore di Halo, che il passato del protagonista si nasconde, in maniera molto profonda, proprio su Eridanus II, pianeta dove John si prepara a tornare insieme alla dottoressa Halsey. Nella costruzione di tutto ciò che riguarda il suo passato, la produzione inizia a mostrare con più insistenza anche la sua versione giovanile, quando era ancora un bambino e si ritrovò a entrare nel programma Spartan. Le azioni di John, nel presente, stanno iniziando, però, a condizionare anche tutti i soldati che gli stanno intorno e che hanno deciso di essergli fedeli, o quantomeno provare a sposare la sua scelta di indipendenza. Anche Kai, nei primi minuti della quarta puntata, decide di estrarre dal suo midollo la pallottola che controlla i sentimenti: segno che Master Chief non è l'unico a voler riguadagnare la propria umanità. È di questo, oramai, che lo show ha deciso di parlare: il rivendicare ciò che appartiene all'uomo dietro l'armatura.

Gli Spartan depongono il casco

È indubbio che la problematica principale legata al futuro della serie è proprio depositata all'interno di quello che è l'accessorio che caratterizza maggiormente il protagonista di Halo. Descritto come una presenza ingombrante, il casco viene indossato sempre meno dal soldato, che vuole mostrare il proprio volto, le mimiche facciali e il desiderio di evadere da quell'armatura.

Rientrato a casa, sul suo pianeta natale, lo Spartan recupera tutti i ricordi di quando era bambino, del rapporto con i genitori e di come tutte quelle vicende, adesso, gli stiano mancando, non solo dal punto di vista emotivo, ma anche come memorie confuse. I dubbi riguardanti la scarsità di azione nel serial di Halo continuano a essere forti. D'altronde abbiamo imparato a conoscere la serie videoludica per quello che è sempre stata, uno sparatutto in prima persona pensato per compiere delle vere e proprie carneficine contro i Covenant (ad aiutarvi c'è la nostra recensione di Halo Infinite), che per ora continuano a essere una presenza sì costante, ma affidata esclusivamente alle apparizioni ancora troppo estemporanee della Beata. L'introspezione compiuta sui personaggi permette alla stessa Kai, più al centro dell'azione in questo quarto episodio, di iniziare a vedersi sotto un'altra luce: il gesto che la porta a insanguinarsi i capelli e legarseli in una coda è una rottura col passato, con ciò che fino a quel momento ha significato per lei essere una Spartan.

La caduta di Madrigal

Nel frattempo compiamo anche un viaggio di ritorno su Madrigal, perché se Master Chief torna, lo fa anche Kwan Ha, desiderosa di rientrare a casa dopo esser stata salvata da John e affidata a Soren. La situazione nella colonia del sistema stellare 23 Librae è leggermente cambiata, e il ritorno di Akwa comporterà non pochi problemi, essendo la ragazza ricercata da chi ha provato a conquistare il pianeta. Con una taglia sulla sua testa, il rimpatrio subito si configura come una pessima idea, simbolo del fatto che l'intera strategia è stata sbagliata.

La stessa reazione da parte di Akwa, nel momento in cui alla commemorazione della morte del padre si riscopre abbandonata a tradita, scatena l'ennesima rivolta sul pianeta già abbastanza dilaniato e sottomesso. La determinazione della ragazza, però, continuerà a tenere vivo un arco narrativo che potrebbe viaggiare in maniera parallela a quanto sta accadendo a John, ma dobbiamo ancora capire in che modalità: dubitiamo che l'altro pezzo dell'artefatto possa ancora essere su Madrigal, ma è palese che la preoccupazione che Akwa e Sorel scatenano negli invasori potrebbe deflagrare in una corsa da parte di Master Chief nel pianeta dove tutto è iniziato, per andare incontro all'amico, in qualche modo.

La dottoressa Keyes, nel frattempo, inizia i test sulla Keystone, provando a capire in cosa John differisce dagli altri soldati e se anche gli altri membri del suo plotone rispondono in egual misura alle reazioni dell'arma. Le analisi del sangue svolte su Master Chief non hanno mostrato alcun tipo di anomalia, ma le scelte di Kai apriranno un acceso confronto tra i militari e il team di ricerca e sviluppo della UNSC. Quel che è chiaro, per quanto non sia ancora esplicito il motivo specifico, è che l'attivazione della Keystone è un'esclusiva affidata a John. Uno Spartan speciale e unico.

Halo: The Television Series - Stagione 1 Inizia a scricchiolare qualcosa negli archi narrativi di Halo, non solo dal punto di vista della struttura in sé, ma anche dei contenuti. I rapporti tra John e la dottoressa Halsey cominciano a non essere più limpidi come prima, ma allo stesso tempo il tanto atteso inserimento di Cortana non ha saputo, per ora, ripagare l'attesa: la sua presenza nel quarto episodio è nulla, tanto da sembrare quasi essere sopraffatta da Master Chief. Intanto, John compie un altro importante passo, senza nemmeno volerlo: spinge gli altri Spartan a una ribellione silente e inizia a tentennare la struttura della UNSC.