Halo 1x07 Recensione: che fine ha fatto Master Chief?

Una puntata di transizione per la prima stagione di Halo, che tra due settimane volgerà al termine. Un episodio rocambolesco e interessante.

Halo 1x07 Recensione: che fine ha fatto Master Chief?
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Avevamo iniziato a scoprire qualche dettaglio in più riguardante gli elementi che la serie televisiva di Halo aveva messo in scena negli ultimi episodi. La Beata aveva finalmente raggiunto Master Chief, iniziando a innescare in lui dei dubbi fondamentali per capire qual è il rapporto che li lega e li rende, in egual misura, succubi dell'artefatto noto come Keystone. Allo stesso modo eravamo arrivati a un bivio altrettanto importante per il rapporto intercorso tra John e la dottoressa Catherine Halsey (qui la recensione di Halo 1x06): scoperto quanto accaduto nella fase di creazione e di avvio del programma Spartan, Chief arriva a capire che il vero nemico, al di là dei Covenant, si nasconde proprio in quella che per anni è stata una madre putativa. Seguendo, così, la crescita del personaggio di Miranda e di Kai, lo Spartan che decide di seguire le orme di John rimuovendosi la pallottola che frena i sentimenti e le emozioni dei super-soldati, avevamo lasciato in disparte Kwan Ha e Madrigal. Ma ora siamo pronti a tornare lì.

Dov'è finito Master Chief?

Florida colonia esterna della UNSC, Madrigal è l'unico pianeta in grado di supportare la vita nel suo sistema stellare, quello di 23 Librae. Così ci viene presentata nella lore di Halo (leggete qui se il nuovo canone di Halo sta funzionando oppure no), che ci racconta di un pianeta vetrificato dai Covenant e una popolazione emigrata interamente nel Rubble, gli asteroidi su cui John incontra non solo Soren, ma anche chi, per la prima volta, lo definisce Beato.

Il pianeta Madrigal è dove è iniziato tutto (qui la nostra recensione di Halo 1x01): è dove abbiamo visto per la prima volta lo sterminio da parte dei Covenant della popolazione coloniale, ma anche l'astio che tutti gli abitanti del posto provavano nei confronti non della UNSC e del progetto Spartan. Dopo due episodi ai margini degli sviluppi, insomma, Madrigal insieme a Kwan Ha tornano in primo piano: una scelta che, nell'evoluzione della storia, toglie mordente alla storyline di Master Chief e della Beata, alla Keystone a tutti gli sviluppi principali nell'ecosistema della prima stagione. L'intero episodio in questione, che ricordiamo essere il settimo, quindi a due dalla fine, segue un filone unico, concentrandosi molto su Soren e su Kwan Ha, con la sua lotta nel tentativo di riconquistare la fiducia del suo popolo, ma anche di liberarlo dal gioco dell'invasore, Vinsher Grath. Sebbene tutta la vicenda raccontata nei 40 minuti sia propedeutica a quello che sicuramente accadrà nei prossimi due episodi, permettendoci di comprendere al meglio il motivo per il quale siamo partiti da Madrigal, non vedere Master Chief in carne e ossa ha tolto un po' di fascino all'incedere della storia.

La rapida inversione di Soren

L'aspetto più disarmante nel modo in cui è stato costruito l'intero episodio riguarda proprio Soren e il compito ricevuto da John nelle prime puntate: quello di proteggere Kwan Ha.

Dopo averla abbandonata e aver deciso di occuparsi dei suoi affari, il mercenario torna immediatamente sul pianeta dove aveva lasciato la ragazza, per affiancarla nella sua lotta sia per un interesse economico, sia per un flebile e celato affetto provato nei suoi confronti. È indubbio che l'andirivieni di cui Soren è protagonista agli occhi dello spettatore risulti poco coerente, troppo repentino e altrettanto inaspettato. Vicende che sarebbero potute essere distribuite e disseminate nel corso delle precedenti due puntate, per un bilanciamento più sensato dell'intera storia, intervallando alcuni segmenti narrativi di Kwan Ha con quanto stava accadendo a Master Chief. Intanto la ragazza, grazie a un sogno che le permette di ritrovarsi anche col padre, scopre di avere un ruolo chiave nei confronti delle Keystone. Arriviamo a comprendere molto di più quanto possa essere il fulcro di tutto ciò che la Beata e Master Chief stanno cercando.

La maggior parte delle domande che ci siamo posti in queste settimane circa la sua presenza nell'arco narrativo arrivano ad avere una sorta di risoluzione, per quanto adesso, al di là dell'ordine ricevuto dal padre apparsole in sogno, le sue prossime mosse siano tutte da scoprire. Quello che ci immaginiamo, adesso, è che Soren possa uscire di scena per cedere il passo a una rinascita di Madrigal e un ricongiungimento tra Kwan Ha e John.

Se quindi il settimo episodio della serie si è presentato come il più monocorde e anche il più scevro di rivelazioni, oltre che forse quello più sottotono, c'è da esaltare l'attenzione riposta negli effetti speciali, soprattutto nell'esplosione che coinvolge, al termine della battaglia, quello che è diventato il fulcro dell'intero pianeta, intorno al quale si è concentrata gran parte dell'azione anche nel primo episodio. Torniamo ad avere un po' di azione, della quale abbiamo sempre bisogno in un contesto del genere, e abbiamo notato un utilizzo interessante delle armi. Ciò che stride con l'ecosistema tecnologico di Halo e della sua lore è ritrovarsi invischiati in un vortice di visioni e sogni, gestiti in maniera un po' approssimativa, per non dire anche caricaturale.

Halo: The Television Series - Stagione 1 Venivamo da due episodi densi di contenuti riguardanti l'evoluzione del rapporto tra Master Chief e il mondo che lo circonda e la speranza era quella di poter assistere a un crescendo sempre costante per le ultime tre puntate. Così non è stato, anche complice la necessità di far tornare in auge il personaggio di Kwan Ha: ribadiamo che sarebbe stato possibile bilanciare le vicende di Madrigal alternandole a quanto stava accadendo con la UNSC, perché la scelta da parte degli showrunner di focalizzare l'intero settimo episodio sulle vicende riguardanti la colonia assediata dai Covenant non ci ha convinto del tutto. Privarci della Beata e di John nel momento cardine ci ha destabilizzato, ma confidiamo nel fatto che dalla prossima settimana, in vista della chiusura, tutti i nodi giungano al pettine.