High School Musical - La serie 3 Recensione: una stagione all'altezza?

Un momento di pausa estivo da passare tra musical come Forzen e reality show. Ma cosa è successo ai drama kids di Disney+?

High School Musical - La serie 3 Recensione: una stagione all'altezza?
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È così da sempre: l'estate è un momento di rottura dalla nostra vita quotidiana. Per questo Tim Federle ha deciso che doveva esserlo anche con l'arrivo della terza stagione della sua High School Musical: The Musical - La serie su Disney+ (non perdete le uscite Disney+ di ottobre 2022), generando uno spaccato tra ciò che i personaggi avevano formato nel corso dei racconti precedenti, come spazzati via da un anelito di vento.

Quello gelato di una Elsa che diventa ruolo da dover interpretare per una storia che vede i "drama kids" mettersi all'opera per la produzione del musical Frozen nel campo estivo in cui passano l'estate. Spettacolo basato sul popolarissimo film d'animazione diventato vero e proprio statuto dei teatri e dell'immaginario culturale comune, diventando anche adattamento su cui dover mettersi al lavoro durante le vacanze e che "lascerà andare" molti degli sviluppi e delle storyline che si erano create nelle precedenti stagioni.

What time is it? Summer time!

Senza note di merito o demerito per questo ritorno, negli stravolgimenti di High School Musical: The Musical - La serie c'è certamente il destino toccato alla Nini di Olivia Rodrigo che ha scelto di dare il suo addio finale al progetto e il rimescolamento di caratteri e personaggi a cui affidare inedite linee narrative.

Così il Ricky di Joshua Bassett sembra non poter rimanere senza il tormento di una relazione amorosa e per soddisfare questa continua ossessione tocca che finalmente Gina diventi a tutti gli effetti il suo oggetto segreto del desiderio. Tanto che al povero EJ - la cui più grande rivelazione è dietro alle lettere del suo nome, che nascondono un poco impegnativo Elton John - toccherà ancora una volta risultare il trampolino di lancio per le storie d'amore di altri, senza riuscire a cercare un minimo di pace e serenità né nell'ambito sentimentale, né tanto meno scolastico o famigliare. Numerosi sono gli sconvolgimenti che anche il resto dei personaggi sono portati ad attraversare per una stagione in cui si percepisce il bisogno di innovazione e acquisto di una nuova identità quando, in realtà, la serie non ne aveva particolare bisogno.

Erano infatti ancora tante le cose che il racconto avrebbe potuto e dovuto dire dopo la conclusione della sua seconda stagione, che in questa maniera avrebbero regalato maggiore coerenza alle dinamiche individuali e condivise dei diversi protagonisti. Non affidandosi, come invece avviene, all'escalation degli ormoni giovanili che toccano picchi di contraddizioni e follie, soprattutto sotto il sole cocente dell'estate o nel bel mezzo di un campo estivo senza adulti o genitori.

L'anima sempre più "meta" della serie su Disney+

Fortunatamente High School Musical: The Musical - La serie riesce sempre a trovare il modo in cui cavarsela poiché assai più coinvolgente e esilarante quando si tratta di constatare la sua abilità nelle sue sovrastrutture metatelevisive e metacinematografiche.

Aggiungendo sempre un ulteriore tassello alla propria capacità di saper rendere ancora più "meta" la narrazione, con la terza stagione la serie racchiude al proprio interno la trasposizione sul palcoscenico dell'opera animata e, insieme, gli stilemi del reality che diventa poi documentario e che vede perciò tutte le conseguenti forme dei rispettivi linguaggi confluire insieme. È divertente osservare l'architettura dei programmi televisivi "dal vero" di cui i ragazzi ricostruiscono i ruoli e le articolazioni per vederli poi rispettati dal tessuto stesso della serie di Federle. Ed è ancora una volta la spinta verso una comicità sopraffina che sorprende per un prodotto destinato ad un pubblico molto giovane, ma che non ha nulla da invidiare alle personalità più avviate e mature del panorama della risata. Un'anima che l'operazione Disney utilizza per svincolarsi da un conservatorismo sempre meno pronunciato e che chiude la serie presentando un invito all'inclusività gioioso e appassionante, quello che ognuno di noi dovrebbe saper mostrare, come la comedy sa fare.

Già con in tasca il rinnovo della quarta stagione di High School Musical La serie, per il suo terzo anno anno di vita il prodotto mostra lo sbandamento in cui ogni giovane può inciampare, ma che non ce lo fa apprezzare di meno. Uno spirito irripetibile che assai poche serie della schiera Disney, ma non solo, riescono ogni volta a trasmettere, per un racconto teen che sa comunque come farsi adorare.

High School Musical serie tv Con la sua terza stagione High School Musical: The Musical - La serie apporta diversi e significativi cambiamenti rispetto alle narrazioni che aveva presentato negli anni precedenti. Decisione dovuta un po' dal voler dare un'aria estiva al prodotto, un po' a causa di alcuni stravolgimenti all'interno del cast. Ad ogni modo la serie ha saputo riconfermare la sua ironia intelligente e la sua capacità di raccontare un aspetto metatelevisivo e metacinematografico che poche volte è stato trattato in maniera così arguta e ironica nell'audiovisivo.

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