House of the Dragon 1x03 Recensione: Fuoco e Sangue

Superato un doveroso episodio di transizione, la serie esplode in tutta la sua epicità tra nuove minacce, tradimenti e spettacolari battaglie

House of the Dragon 1x03 Recensione: Fuoco e Sangue
Articolo a cura di

Con un ulteriore salto temporale rispetto al precedente episodio, la terza puntata di House of the Dragon, in onda su Sky e NOW, sfrutta il momento più propizio per presentare gli elementi che segneranno indelebilmente il destino di casa Targaryen. La serie, che già con i primi due episodi ha messo in mostra un comparto tecnico di assoluto rispetto e una lunga schiera di personaggi interessanti, si trova ora a oltrepassare la transizione degli eventi per sorprendere gli spettatori con colpi di scena e spettacolarità degne dei giorni d'oro di Game of Thrones.

I segmenti dello spin-off visti finora presentavano elementi narrativi particolarmente intriganti ed evidenziavano macchinazioni perpetue, ma il terzo episodio porta alla luce (in tutti i sensi) le prime, enormi conseguenze delle scelte compiute nel corso dei passati episodi. Da una parte, la narrazione porta lo spettatore su binari sempre più instabili nell'osservare lo sgretolarsi degli equilibri all'interno della famiglia Targaryen; dall'altra, lo spettacolo esplode in tutta la sua veemenza in un passo cruciale della guerra nelle Stepstones. House of the Dragon, con la sua terza puntata, offre esattamente lo spettacolo che i fan attendevano con trepidazione. Analizziamo insieme l'episodio.

Il secondo del suo nome

Passati più di due anni dalla scelta della nuova regina per re Viserys, la famiglia Targaryen sembra pronta ad accogliere nuovi eredi per rafforzare la linea di sangue. A quanto pare, tuttavia, i sentimenti di gioia condivisi dalla popolazione e dal Concilio non sono effettivamente condivisi da tutti. La nuova dama del re, la giovane Alicent Hightower, ha infatti dato alla luce un erede maschio: Aegon Targaryen, secondo del suo nome, sarà con la sua sola presenza il principale elemento di squilibrio di tutta la puntata.

Rhaenyra, infatti, comincia a sentire il peso di una posizione in bilico e di un ruolo da dover preservare a ogni costo. Per quanto suo padre tenti di rassicurarla, l'idea di dover trovare marito per rafforzare la propria posizione al trono comincia a diventare un peso di non poco conto. Il conflitto tra pareri discordanti e decisioni difficili assillerà la mente del re, che dopo aver contenuto lascerà andare tutta la propria frustrazione nei confronti del dovere e della sua pesante eredità.

In questo frangente, la fragilità di Viserys si contrappone alla risolutezza di Rhaenyra, più che mai decisa a non cedere alle pretese degli Hightower e totalmente in conflitto con la vecchia amica, ora divenuta matrigna. Nella fuga da doveri che non intende riconoscere, la giovane principessa si concede del tempo per se stessa mentre importanti notizie giungono da est, dove Daemon Targaryen e Corlys Velaryon si stanno impegnando in prima persona per fronteggiare la minaccia proveniente dalle Stepstones.

La battaglia contro il Mangiagranchi sta volgendo verso una direzione inattesa e soltanto la corona può porre rimedio a una situazione tanto spinosa. Quando il re si preparerà a intervenire, la sola idea di esser compatito o di ricevere aiuto farà ribollire il sangue di drago di Daemon, che coglierà la palla al balzo per lanciarsi in un attacco furibondo nel territorio conteso.

Un gioco di forze

Nel corso dell'intero episodio vengono approfonditi con particolare attenzione molti dei volti di punta della serie. Pur rimanendo parecchio tempo con Rhaenyra, travolta da conflitti interiori e desideri inespressi, la terza puntata mostra in maniera chiara e limpida la profonda umanità che contraddistingue re Viserys.

Di fronte a una situazione familiare assai complessa e sull'orlo del baratro, il sovrano di casa Targaryen lascia trasparire (almeno apertamente) per la prima volta tutta la sua fragilità (o debolezza, per alcuni). Con particolare enfasi rispetto alla sua controparte cartacea, l'inettitudine da regnante di Viserys emerge principalmente attraverso il proprio male interiore. Un uomo giusto e dall'animo buono non sembra essere abbastanza solido per poter reggere il peso del Trono di Spade. In questo senso, a spiccare nel dramma familiare è il personaggio di Alicent, che si rende protagonista di uno sviluppo sempre più ampio lasciando intendere di poter giocare un ruolo ben più cruciale rispetto alle prospettive iniziali. Allo stesso tempo, tra curiose apparizioni di casate ben note e situazioni ideali per esaltare le interazioni fra personaggi, emergono con sempre maggior prepotenza pericoli e minacce di una guerra che si sta protraendo troppo oltre rispetto a quanto preventivato.

Le mosse congiunte di Daemon e Corlys Velaryon non sembrano sortire gli effetti sperati, per cui l'aiuto del re sembra quasi doveroso per risanare vecchie ferite in nome della vittoria. L'impatto psicologico di questa scelta ci permette di osservare ancora una volta come il personaggio più sfaccettato e imprevedibile del cast riesca a rubare la scena sia durante la pianificazione, sia nelle lunghe sequenze d'azione che lo vedono protagonista. Se da una parte risalta l'ottima gestione del ritmo durante l'evento che vede impegnata la famiglia reale, dall'altra il comparto tecnico può dar sfoggio di tutta la propria forza dinanzi a sequenze spettacolari dal grandissimo impatto scenico. Pur non mostrando soluzioni fenomenali per quanto riguarda i combattimenti all'arma bianca, quanto presentato su schermo riesce comunque a palesare l'enorme potenziale a disposizione di HBO.

La brutale serie di scontri riuscirà senza dubbio a soddisfare gran parte degli spettatori con sequenze visivamente sorprendenti. La regia di Greg Yaitanes è incredibilmente dinamica sia nelle porzioni più contemplative, sia in quelle più frenetiche: giocando con inquadrature a centri focali, così da potersi spostare agilmente da una prospettiva all'altra, il regista guidato da Miguel Sapochnik riesce a esaltarsi in interni e in esterni, rendendo estremamente strutturato anche il caos di una battaglia campale.

All'altezza del proprio nome

Come già accennato nella nostra recensione di House of the Dragon 1X02, i personaggi proseguono nel loro percorso di evoluzione in maniera esemplare, esaltati da interpretazioni eccellenti e da una scrittura che si conferma impareggiabile in termini di ricchezza dei dialoghi e di profondità comunicativa.

Se, dopo la lunga attesa del precedente episodio, il ritmo spicca verso vette decisamente più frenetiche, è soprattutto il comparto tecnico a farla da padrone. La produzione HBO continua a stupire con grandissima cura per i dettagli, mantenendo alta l'asticella soprattutto dopo il debutto de Gli Anelli del Potere (qui il nostro first look de Il Signore degli Anelli Gli Anelli del Potere). Al netto di qualche sottile sbavatura, il terzo episodio di House of the Dragon continua a dimostrare le grandi ambizioni di HBO sotto la sapiente guida di George R.R. Martin.

House of the Dragon House of the Dragon su Sky e NOW riesce nell'intento di alzare costantemente l'asticella, esaltato da grandi interpretazioni attoriali e da un comparto tecnico di assoluto livello. Il ritmo si fa sempre più incalzante mentre la diatriba sulla successione prende forma, ma è soprattutto con la battaglia sul finale che HBO mostra tutto il proprio potenziale. Se pensiamo di aver solamente scalfito la superficie di questo grande racconto, possiamo aspettarci grandi cose nelle settimane a venire.