Tra le serie tv intoccabili degli ultimi decenni How I Met Your Mother è sicuramente in cima alla lista per ciò che riguarda l'ambito della comedy e della risata. È pur vero che col suo finale, tra i peggiori di sempre, la sitcom ha fatto vacillare l'amore dei suoi appassionati, i quali hanno comunque deciso di non voltare le spalle alle scelte costantemente sbagliate di Ted, come quella di perdere un'infinità di tempo a raccontare ai suoi figli come ha incontrato la loro madre facendo tranquillamente intendete che forse è stato sempre un altro l'amore della sua vita - se credete che la comedy non abbia pecche scoprite i 5 buchi di trama più gravi di How I Met Your Mother.
Una visione sicuramente riduttiva ma che dà la possibilità a qualsiasi altro prodotto di lasciarsi ispirare da How I Met Your Mother senza aver troppa paura di sbagliare, visto il risultato sgangherato della sua season finale. Nulla che How I Met Your Father non sarebbe perciò stato in grado di affrontare, nuova sitcom di Hulu tra le serie di maggio 2022 di Disney+ che inverte i ruoli genitoriali vedendo questa volta una madre narrare al proprio figlio come ha conosciuto il padre.
Serie cancellate, serie rinnovate
Un progetto che parte da lontano e che già avevano tentato di portare alla luce senza però alcun successo. Era il 2014 quando, dopo l'uscita del solo episodio pilota con Greta Gerwig di How I Met Your Dad, la serie venne cancellata, quasi nove anni dopo l'esordio del suo capostipite che si concludeva nello stesso anno del tentativo di ricominciare la storia con uno spin-off.
Un risultato deludente che ha dovuto attendere altri otto anni prima di poter continuare sulla scia della famosa sitcom, non volendo rinunciare a quella che si credeva poter essere una ricca fonte di rielaborazione per un racconto che non ha mai fine, come quello dell'incontro di due persone che finalmente riescono a trovare l'anima gemella. Un pattern che i creatori dell'originale, Craig Thomas e Carter Bays, gli stessi che avevano tentato di lanciare How I Met Your Dad con Greta Gerwig, hanno lasciato nelle mani degli showrunner Isaac Aptaker e Elizabeth Berger, i quali per l'occasione hanno scelto Hilary Duff per la loro inedita protagonista Sophie. In verità il percorso che ha portato ad unire Duff e How I Met Your Father sembra una diretta conseguenza di un'altra produzione mai portata a termine, questa volta fermata prima ancora di cominciare. La cantante e attrice era stata scritturata nuovamente per riprendere in mano il ruolo dell'iconico personaggio Disney Channel del telefilm Lizzie McGuire, storia di un'adolescente la cui coscienza si presentava in forma animata parlando direttamente con la protagonista e gli spettatori.
Un ritorno circa vent'anni dopo le due stagioni che resero nota l'interprete, una ragazzina in preda alle mille emozioni di quella fase della vita in cui si sta per diventare grandi e che ha saputo rendere la serie un vero e proprio prodotto cult degli anni 2000. Un sequel che avrebbe dovuto trainare l'offerta degli originali di Disney+, ma che dopo alcuni scatti dal set vide lo scioglimento del progetto a causa di incongruenze interne. Il desiderio da parte di Hilary Duff e della creatrice Terri Minsky di tratteggiare i contorni di una trentenne newyorkese con problemi e questioni mature da dover affrontare, seppur con leggerezza, non rientrava nei piani e nelle idee della Disney, che per le eccessive divergenze ha deciso di cancellare la serie e lasciare col morale a terra un grande numero di fan.
L'unione di due mondi
Ed è su questa presa di volontà e di rimaneggiamenti che How I Met Your Father ha avuto la meglio. Unendo le intenzioni di un ritorno di Lizzie McGuire e di un prodotto su misura come quello con al centro Ted Mosby, Hilary Duff ha potuto trasportare la sua immagine disneyniana nel contesto adulto e esplorativo che cercava.
Quello che sicuramente deve attenersi a dinamiche e snodi legati alla serialità della comedy ma che, seppur con spensieratezza, può riportare quei turbamenti alla soglia dei trent'anni che avrebbe voluto per la sua Lizzie e che, quasi come una magia, si tramuta nella Sophie di How I Met Your Father. Non che i due ruoli abbiamo nulla di simile o possano essere avvicinabili se non per il volto dell'attrice americana. La sensazione, però, è quella di un compromesso che produzione e interprete sono riusciti a trovare facendo così più o meno felici tutti, racimolando la fetta di sostenitori di Hilary Duff rimasti rammaricati dalla cancellazione dello show e facendo di un viso noto il fattore di maggior richiamo per un panorama come quello di How I Met Your Mother. Il risultato è forse proprio la comedy che Duff bramava. Prendendo solamente la struttura ideale del precursore del 2005, ma riempiendolo di personaggi e personalità del tutto differenti dai precedenti (tenendo purtroppo però le risate registrate), How I Met Your Father ha la freschezza delle sitcom e quel sentore non necessariamente negativo del già visto e già sentito.
Un clima familiare che non preannuncia nulla di nuovo all'orizzonte, ma al contempo permette di trascorrere in pace il tempo delle sue puntate. Un viaggio alla ricerca dell'amore forse ancora acerbo, ma a cui potremmo affezionarci. Come in fondo abbiamo saputo fare con Ted e i suoi amici e come potremmo continuare a tentare anche col il rinnovo della sua seconda stagione.
Attraverso gli occhi di Sophie
Una possibilità, quella di potersi legare a Sophie e alla sua banda di quasi trentenni in una New York che ritorna come palcoscenico magico di opportunità e incontri, dettata dalla dolcezza di un personaggio come quello interpretato da Duff, il quale permette di credere ancora una volta che qualcuno là fuori ci sta davvero aspettando, non importa a quanti appuntamenti su Tinder bisogna presentarsi. Una ricerca dell'amore che passa anche da app e foto profilo, un cambio di paradigma che dimostra come siano mutati i tempi rispetto a quel 2005 in cui Ted cominciava a riportare la sua storia, facendo di How I Met Your Father non solamente il rifacimento di una sitcom con un background e una formula standardizzata alle spalle, ma cercando di riportare i passaggi da un decennio ad un altro, in cui anche il modo di entrare in sintonia con le persone è oramai completamente diverso.
Rimane, però, l'amicizia, vero motore degli eventi. La simpatia di personaggi ognuno con le sue idiosincrasie, le quali rappresentano a più riprese le preoccupazioni e i sogni di tanti spettatori. L'ansia per il futuro, di non essere all'altezza, di dover credere nel poter stare insieme per sempre perché non si ha mai avuto abbastanza amore o sicurezza nella vita. Il tutto trasmesso con un linguaggio semplice, con l'immediatezza di battute non sofisticate eppure capaci di stuzzicare il nostro umore, ben disposti a seguire le uscite e le aspettative della protagonista. Una comedy che rispetta le regole del genere a tutto tondo e che nel fare un omaggio al passato tira comunque dritta verso il presente e la condivisione dei rapporti nel contemporaneo. Una strada che potrà essere anche lunga, ma piena di divertimento e speranza grazie agli occhi con cui la guarda Sophie.
Non temete, fan di How I Met Your Mother, l'arrivo del suo spin-off non vi farà rimpiangere (almeno non troppo) Ted Mosby e i suoi amici. Questo perché How I Met Your Father mantiene solamente la struttura della sitcom originaria, condendola però con un nuovo racconto e dei personaggi inediti a cui si finisce per voler bene. Una serie che non presenta nulla di imprevedibile, ma intrattiene con leggerezza. Una Hilary Duff che non è riuscita a portare sullo schermo la sua versione di Lizzie McGuire a trent'anni, ma potrà cercare di rappresentare le fragilità e le incertezze di quell'età con la sua Sophie.