Il Vicino Recensione: supereroi e humor nella serie spagnola Netflix

La Spagna sforna una serie comedy dove i superpoteri sono il motore del divertimento, ma le vere qualità sono tutte umane.

Il Vicino Recensione: supereroi e humor nella serie spagnola Netflix
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Il mondo dei supereroi ha generato un successo senza precedenti al cinema e in tv nel corso degli ultimi quindici anni, fino a scalare le vette del boxoffice mondiale con Avengers: Endgame, che si è conquistato il primo posto in classifica, scalzando colossi come Avatar e Titanic. In questo percorso sono molte le produzioni che hanno cercato di unire comicità e supereroi; basti pensare al riuscitissimo Shazam, con Zachary Levi. Dalla Spagna arriva su Netflix Il Vicino, serie tratta dall'omonimo fumetto spagnolo creato da Santiago García e Pepo Perez, che vuole fondere supereroi e humour. Vi avevamo già riferito le nostre prime impressioni su Il Vicino; vedremo se la nostra recensione completa confermerà le aspettative.

Guardiano dell'universo

Javier, Javi per gli amici, è un eterno adolescente, pur vivendo da solo ed avendo una parvenza di lavoro, preferisce bighellonare sul divano, svegliarsi tardi, andare in giro in libertà. Ha persino una ragazza, Lola, che sembra sopportare di buon grado l'inettitudine di Javi, il quale sfrutta la sua capacità di mentire per svicolare i problemi che gli si pongono davanti. Durante un weekend nel paese di Cuenca, Javier dichiara il suo amore a Lola, ma questo innesca una serie di discussioni che porteranno la ragazza a lasciarlo.

D'improvviso una meteora arriva dal cielo: è il Guardiano dell'Universo che sceglie - con poca saggezza - Javi come suo successore. Il ragazzo, grazie a delle pillole rosse e ad un costume, anch'esso rosso, acquisisce la capacità di volare, la super forza e l'invulnerabilità. Tornato a casa ed autoproclamatosi Titano, proverà ad essere un eroe con l'aiuto di Josè Ramon, uno studente fuori sede che ha preso casa presso Julia, migliore amica di Lola. Naturalmente i tentativi di Javi non andranno a buon fine. Intanto Lola, giornalista alla ricerca di una storia che la affranchi dalla spazzatura che è costretta a scrivere, sceglie di seguire le vicende di Titano.

Ridere degli eroi

Solo a prima vista Il Vicino può essere considerata una serie di supereroi. In verità è una comedy che segue le avventure e le disavventure di un gruppo di millenials con l'animo degli adolescenti e con le responsabilità degli adulti. La narrazione si concentra in un condominio, dove vivono praticamente tutti i protagonisti, con poche location esterne. Attorno a loro un mondo di adulti fatto di opportunisti, egoisti, nullafacenti ed imbroglioni.

A questa impostazione principale vengono iniettati i superpoteri ed i problemi che creano alla vita di Javi e soprattutto di Josè Ramon. I due interagiscono perfettamente e costituiscono un buon duo comico. Fisicamente e caratterialmente agli antipodi, è proprio questa opposizione a creare le situazioni umoristiche. Le battute sono brillanti ed anche quando si scade nel turpiloquio, per bocca di Julia, il personaggio più eccentrico della truppa, il contesto non risulta mai volgare, ma solo arricchito di quell'elemento eccessivo che provoca un sorriso.

La storia è semplice e per nulla pretenziosa; non è troppo solida, ma è fatta di piccoli passaggi che, di gag in gag, la dirigono verso il traguardo finale. Volendo trovare un minimo di approfondimento narrativo si può considerare che, se Javi cerca di fare il supereroe con tanto di poteri, Julia, invece, senza alcuna facoltà speciale inaugura la Polizia del Karma, per riparare ai torti del mondo che la circonda. Come ad evidenziare che per essere eroi non c'è bisogno di alcun superpotere; basta essere se stessi. A riprova di ciò sarebbe sufficiente dare uno sguardo alle sequenze nelle quali Javi tenta di essere migliore di quello che è e che portano ad errori su errori, che gli fanno solo guadagnare l'odio ed il disprezzo di Lola.

Con quest'ultima si crea un rapporto che richiama quello tra Superman, Lois Lane e Clark Kent, ma al contrario. Se, nella caratterizzazione classica dei personaggi, la popolare giornalista del Daily Planet amava Superman e disprezzava la pusillanimità del pargolo di casa Kent, Lola, al contrario, ama Javier, nonostante tutto, ed arriva a disprezzare Titano. Un ulteriore sottotesto è rappresentato dalla tematica dell'onestà e della verità come portatrici di una vita senza problemi. Non a caso i protagonisti si trovano nei guai ogni volta che preferiscono mentire, mentre risolvono le situazioni quando scelgono di essere portatori di verità.

Al di là di tutto Il Vicino è più paragonabile ad serie come How I Met Your Mother o Friends, piuttosto che a Flash o ad Arrow e anzi, complice magari un budget non proprio altissimo, sono davvero poche le sequenze in cui Javi veste il costume di Titano e fa sfoggio dei suoi poteri ma, per i motivi sopracitati, non si sente la mancanza di questo elemento action.

Il Vicino Il Vicino è una comedy semplice e fluida sulle vite di millenials disturbati ed ancorati ad una vita priva di responsabilità, incapaci di affrontare la vita adulta anche per il mondo impazzito che li circonda. L'inserimento dell'elemento supereroistico è un ottimo espediente per allargare la narrazione e creare nuove gag comiche. Da questo punto di vista Il Vicino, pur non facendo sbellicare il pubblico dalle risate, provocherà più di un sorriso. Gli attori sono bravi e funzionano, formando un'ottima sinergia ed una buona alchimia. Il finale aperto e la mancata definizione di alcune storyline possono incuriosire il pubblico e tenerne alta l'attenzione fino alla seconda stagione.

6.5