Killing Eve Recensione: Sandra Oh e Jodie Comer sono strepitose

La serie del 2018, diventata un cult e arrivata a quattro stagioni, approda su Sky e noi ne ripercorriamo gli inizi con la nostra recensione.

Killing Eve Recensione: Sandra Oh e Jodie Comer sono strepitose
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"Mai dare dello psicopatico a uno psicopatico. Lo rattrista". Eppure Villanelle non sembra mai rammaricata in Killing Eve. Magari sorpresa, leggermente confusa, giusto un pelino turbata. Ma mai triste. Non fa parte della sua personalità, non glielo permette quella freddezza da serial killer che l'ha portata a essere una delle maggiori risorse di un circolo segreto di personalità pronte a scatenare il caos, che si servono delle abilità linguistiche, trasformiste, performative e assassine della ragazza. Non certo senza che quest'ultima chieda nulla in cambio, lei che è cosciente del suo valore e per questo si fa pagare bene.

Un personaggio nato dalla penna di Luke Jennings, ma diventato famoso quando nel 2018 le ideatrici Sally Woodward Gentle e Phoebe Waller-Bridge hanno deciso di modellarlo e renderlo materiale seriale, portandolo alla ribalta con l'ancora sconosciuta Jodie Comer e facendola affiancare da una leader dei racconti televisivi. La Sandra Oh di Grey's Anatomy, e di una schiera di premi vinti proprio grazie allo show creato per BBC America - sapevate che per Sandra Oh l'ascesa al successo è stata traumatica?

Due protagoniste a confronto

Per Killing Eve è giunto il momento di arrivare sulla piattaforma di Sky tra le uscite di marzo 2023 e col suo approdo sulla finestra audiovisiva offre uno dei rapporti più torbidi messi in scena negli ultimi anni dalla tv, quello di un duo che ha vissuto come una scintilla il proprio incontro/scontro, trovando l'una nell'altra una fonte di pienezza.

Quella che le ha condotte verso un finale controverso nel corso delle quattro stagioni, ma che racchiude nella prima il fuoco del loro dualismo, improntato tutto sugli istinti, sui propri bisogni e in quale modo scelgono di esprimerli. Villanelle e la sua controparte Eve Polastri lo fanno in maniera dissimile, seppur improntando entrambe il proprio essere sui rispettivi lavori. La novella agente sotto copertura di Oh si butta a capofitto in un'indagine che aveva già tratteggiato da sola da diverso tempo e che ha scoperto avere un'attendibilità più calzante di quanto potesse solamente immaginare. L'omicida psicotica di Comer dedicandosi invece esclusivamente al proprio mestiere e agli assassini che le vengono commissionati, non sentendoli come un peso da portare a termine, bensì sapendo trovare in quell'impegno continuo un motivo di gioco. Una passione, quasi, veder morire le persone davanti ai suoi occhi. Quelli che la serial killer fissa durante gli ultimi istanti di vita delle vittime, lì dove l'anima non va perdendosi, come lei stessa afferma, ma rimane intrappolata in un dolore e in una morte eterna. Un piacere tutto sadico che riesce a mettere a parole, ma di cui è ben più incisivo il barlume nello sguardo per comprendere tutto il perverso delirio del personaggio.

Geniale, micidiale, sensuale pazzia

La fascinazione per il male, il sangue, la pazzia che può risultare e risiedere in ognuno di noi è il motore per quell'agente che sente un'attrazione verso la criminale che deve catturare, ovviamente ricambiata. È per questo che il culmine della loro storia, quella di Eve e Villanelle nella prima stagione, ma dell'intera serie, risiede nell'iniziale incontro tra le due.

Quell'indossare il vestito da parte di Eve comprato dalla ricercata, la quale si introduce nella sua casa per scambiare due parole. Per avvertirla, metterla in guardia. Farle sapere che la stanno osservando. La sta osservando. Nel senso più minatorio e sensuale possibile. Killing Eve ha definito il doppio nelle sue protagoniste, mettendole in scena separatamente e mostrando come ci sono percorsi destinati a intrecciarsi. A diventare specchio l'uno dell'altro. E, forse, a rivelarsi complementari.

Killing Eve Killing Eve è la serie ideata da Sally Woodward Gentle e Phoebe Waller-Bridge andata in onda dal 2018 per quattro stagioni. Il punto forte dello show, come evidenzia la sua prima season, è il rapporto e il dualismo tra le protagoniste, Eve Polastri e Villanelle, interpretare rispettivamente da Sandra Oh e Jodie Comer. Una storia che fa scattare la sua scintilla nel momento dell'incontro tra i personaggi e prosegue col loro continuo inseguirsi, mettendo in scena una follia omicida e una geniale pazzia.

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