La Rapina del Secolo Recensione: è la nuova Casa di Carta?

La produzione originale Netflix Colombia richiama solo in parte la famosa serie spagnola, puntando più sul realismo che sul sensazionalismo.

La Rapina del Secolo Recensione: è la nuova Casa di Carta?
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Anche le serie televisive - come l'abbigliamento, la musica e il cinema - segue le mode del momento, alla ricerca di tendenze che possano garantire un pubblico sempre maggiore. Il genere heist, che ci porta a vivere rapine sempre più spettacolari, è sicuramente sulla cresta dell'onda ed è stato dominato negli ultimi anni da La Casa di Carta. Netflix Colombia questo lo sa bene e non ha perso tempo, creando una miniserie che sin dal trailer iniziale rinvia alla popolare serie spagnola di Alex Pina, che nel frattempo ha deciso di spaziare tra i generi, come dimostra la nostra recensione di White Lines. In attesa che la nuova stagione de La Casa di Carta raggiunga i nostri schermi, vale la pena dare un'occasione a La Rapina del Secolo>, una delle novità Netflix di agosto, per scoprire insieme il risultato.

Il colpo della vita

Chayo (Andrea Parrà) è un gioielliere che naviga in cattive acque; è pieno di debiti, contratti anche con persone non propriamente raccomandabili, ma cerca comunque di assicurare alla sua famiglia, composta da moglie e figlia, un tenore di vita molto alto. L'uomo ha però un segreto: ha aperto la sua gioielleria con i proventi da una sua altra "attività"; quella di ladro. Sin dalla sua infanzia, vissuta per strada, Chayo ha dovuto rubare per vivere.

Crescendo le sue prospettive si sono ampliate, sino a creare una banda con la quale compiere colpi davvero remunerativi e complessi. Nel 1992, uno di essi era finito male ed il suo socio, l'Avvocato Molina (Christian Tappan), si era ritrovato senza un rene. Ora siamo nel 1994 e Chayo ha un nuovo piano: rapinare la Banca della Repubblica a Valledupar. L'impresa è difficile, ma potrebbe garantire a lui ed alla sua banda tanti soldi da sistemare loro e le future generazioni.

Una storia vera

La Rapina del secolo (El Robo del Siglo) è tratta da una storia vera, come annunciato nei titoli della produzione firmata Netflix Colombia, ed è una miniserie formata da sei episodi, nei quali vengono narrate le vicende di Chayo e Molina e la loro rapina. Nel 1994 ci fu effettivamente il furto rappresentato nella miniserie, che viene ancora ricordato come la rapina più lucrosa della storia della Colombia. Tale circostanza, però, in parte, rovina l'evolversi della trama. A differenza de La Casa di Carta, in cui tutto è fin troppo scritto e poco plausibile, La Rapina del Secolo è molto più prevedibile nello sviluppo della storia, in quanto è facile capire il destino dei membri della banda di Chayo.

L'iniziale atmosfera da commedia si trasforma presto nel dramma individuale dei personaggi, che si confrontano con una giustizia più marcia delle loro aspirazioni illegali di arricchimento. Non è dato sapere se questo aspetto de La Rapina del Secolo nasconda una velleità di denuncia sociale, ma le forze dell'ordine colombiane, almeno nel 1994, non fanno certo una bella figura.

L'armonia dei generi

La Rapina del Secolo inizia con un piglio tipicamente comedy, mostrando il protagonista come un uomo perseguitato dalla sfortuna, i cui tentativi di sistemare la sua situazione finanziaria risultano pateticamente fallimentari. Fotogramma dopo fotogramma, però, la situazione gradualmente cambia ed il patetico gioielliere di Bogotá si trasforma in un vero e proprio capobanda; un boss che sa come coordinare i suoi complici per compiere uno degli atti criminali che ha fatto la storia in Colombia.

Questo cambio di registro è uno dei pregi della miniserie e, nonostante i richiami a La Casa di Carta presenti nel trailer, prende subito le distanze dalle atmosfere del successo spagnolo. In effetti lo stesso teaser è più una parodia che una scelta di campo. La serie opta per uno stile differente. I personaggi non cercano in alcun modo di essere accattivanti o di puntare sullo stile per essere amati, mostrandosi quasi come icone del medium televisivo. Tutt'altro.

In La Rapina del Secolo, Chayo, Molina e tutti i membri della banda sono persone normali, dotati sicuramente di una competenza profonda nel loro campo, ma pieni di difetti e dall'estetica ben lontana da quella dei divi della serie spagnola, diremmo quasi agli antipodi. Eppure è tutto questo che li rende veri e credibili.

Realismo e sensazionalismo

La regia della mini-serie prodotta da Netflix Colombia latita di scene action o di un taglio registico che prediliga il rapido alternarsi delle inquadrature per imprimere alla narrazione un ritmo serrato. La macchina da presa si concentra così sui personaggi, sui loro volti, con piani di ripresa ravvicinati e con movimenti di macchina non repentini. Ciò che interessa non è mostrare con sensazionalismo un furto che già di per sé è fuori dall'ordinario, ma solo raccontare una delle storie più realisticamente assurde della storia della Colombia.

La struttura della trama è, quindi, piuttosto semplice: il gruppo pianifica ed esegue, mentre nascono degli imprevisti che creano problematiche, risolte sul filo del rasoio. Questi momenti sono gli unici attimi di vera e forte emozione. Per il resto la storia procede di dialogo in dialogo nella costruzione di personaggi realistici, con qualche pennellata di ironia; specie nel dipingere gli esponenti dell'autorità e della polizia come degli irrimediabili corrotti alla ricerca di un guadagno personale.

La Rapina del Secolo La Rapina del Secolo è una buona miniserie che, pur richiamandosi alla blasonata Casa di Carta di Alex Pina, non è paragonabile ad essa. La mini-serie colombiana procede per strade differenti e cerca di ricostruire con realismo, ma senza ossessioni cronachistiche o documentaristiche, un evento che appartiene realmente alla storia della Colombia, romanzandolo con stile a volte tragicomico, altre drammatico. Gli attori riescono ad essere convincenti, su tutti i due protagonisti, mentre gli episodi soffrono talvolta di un ritmo altalenante, complice la struttura della narrazione, che si affida moltissimo ai dialoghi e che, di conseguenza, predilige la parola all'azione. Secondo alcuni rumors, La Rapina del Secolo potrebbe aprirsi ad uno sviluppo antologico. Sarebbe una buona notizia; per ora la produzione di Netflix Columbia riesce a garantire divertimento e anche qualche emozione.

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