Legends of Tomorrow 3: la recensione del midseason

Dopo nove episodi, Legends of Tomorrow ci dà l'arrivederci a dopo le feste. Come saranno state queste prime nove puntate?

Legends of Tomorrow 3: la recensione del midseason
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Terza stagione per DC Legends of Tomorrow. Tre anni fa la serie è partita con pochissime aspettative e invece si è rivelato uno dei prodotti più interessanti e innovativi di CW. Dei personaggi comprimari negli altri show, sono diventati protagonisti assoluti grazie ad un'ottima gestione da parte degli showrunner. Le prime nove puntate sono passate agli archivi, come sarà stato questo midseason?

Anacronismi e vecchi nemici

Anche Legends of Tomorrow, si era chiuso con un cliffhanger: la squadra aveva "rotto" il tempo creando anacronismi in lungo e in largo. Ma Rip Hunter ha creato un'agenzia del tempo e ripristinato quasi tutto, togliendo alle Leggende lo status di "dream team" temporale. Così come per ogni serie DC, in una puntata torna tutto alla normalità: Sarah torna ad essere il capitano della Waverider e viene raccattato un nuovo membro dell'equipaggio, Zari.

Come per le altre due stagioni, Legends of Tomorrow si riconferma una serie leggera e piacevole. Ogni episodio ci riporta in un contesto storico diverso, tra presente e futuro, senza mai diventare banale o ridicolo. Ogni personaggio ha il proprio spazio e la propria evoluzione personale. Ogni puntata ha una situazione da risolvere ma un villain sullo sfondo ben definito: Mallus. Una presenza che si avverte in qualche modo ma che non si è ancora fatta vedere in tutta la sua malvagità. Rip Hunter ne è terrorizzato e per questo è stato estromesso dalla sua creatura, Sarah lo ha visto ma nulla è ancora certo. Mallus sarà il villain finale ma, nel mentre, il ruolo del cattivo è toccato a qualcun altro: Damien Dahrk e sua figlia Nora. Ed è proprio Damien Dahrk a rappresentare l'unico vero neo della stagione, il quale, a questo punto, si gioca la palma dell'immortalità con Thawne di The Flash. Sebbene nella seconda stagione funzionasse, in questa terza Damien Dahrk risulta solo un riciclaggio forzato in attesa di un qualcosa che verrà. Per quanto l'interpretazione di Neal McDounogh sia ottima, sarebbe ora di virare su dei villain nuovi e innovativi, senza la necessità di riciclare sempre i soliti noti. Lo stesso, infatti, vale per l'uso di Reverse Flash nel crossover Crisis on Earth X che avrebbe potuto essere evitato con l'introduzione del doppelganger di Barry Allen.
Eppure, la parte più interessante della stagione non è quella dedicata alla caccia a Dahrk e alla figlia e nemmeno le varie "quest" dell'equipaggio; la parte migliore è sicuramente quella dedicata al rapporto tra Jefferson e Martin. I due sono parte di Firestorm ma hanno età e necessità completamente diverse. Il primo vuole vivere ancora delle avventure a spasso nel tempo, il secondo vuole tornare a casa e crescere suo nipote. La storia si è susseguita per tutta questa prima parte di stagione e ha visto l'apice nel crossover che, contrariamente a The Flash, ha rappresentato un punto fermo in Legends of Tomorrow e si è inserito perfettamente nella narrazione della serie. Infatti, l'ottavo episodio della stagione ha visto proprio l'uscita di scena di Stein che ha compiuto un estremo sacrificio per aiutare i suoi compagni e salvarli da morte certa.

Mentre il midseason finale ha confermato la profonda amicizia tra il professore e Jax, con quest'ultimo che ha provato ad avvertire il giovane Martin e il professore che ha deciso comunque di non alterare il tempo per poter conoscere quello che considera a tutti gli effetti un secondo figlio. E per una storia interessante, ci tocca sorbirne una noiosa, ovvero quella tra Nate e Amaya. Una relazione, la loro, che diventa noiosa e pesante nella maggior parte delle volte e che non trova mai la quadratura del cerchio necessaria a farci piacere almeno uno dei due personaggi.

Legends of Tomorrow - Stagione 3 Anche quest’anno, Legends of Tomorrow si riconferma nel ruolo di miglior serie dell’Arrowverse. The Flash cala un po’, Arrow è in picchiata ma, comunque, la serie delle Leggende non delude. Il ritmo è costante, le storie sempre, abbastanza, interessanti e l’uso dei vari personaggi storici rende il tutto leggero e divertente, da Elena di Troia al peluche Bibo. Sicuramente, la seconda parte di stagione vedrà l’arrivo del nuovo villain, Mallus, e l’entrata in scena di Constatine, personaggio che si è visto nel midseason finale e che è rimasto nel cuore dei fan dopo il fallito tentativo di una serie interamente dedicata a lui.

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