Siamo già al giro di boa con l'episodio più breve di Loki, almeno fino a questo momento. La serie Marvel continua a sorprendere con una scrittura imprevedibile e avvincente, che giunge al terzo episodio con una piccola battuta d'arresto in termini di sviluppo del racconto: a conti fatti, la terza puntata dello show con Tom Hiddleston è sì molto ermetica (si svolge quasi interamente in un'unica linea temporale), ma evolve in maniera interessante il rapporto tra alcuni personaggi. Vediamolo meglio.
Dov'eravamo rimasti?
Già col finale dell'episodio 2 (se non l'avete fatto vi invitiamo a recuperare le nostre prime impressioni su Loki) la serie Marvel sul Dio dell'Inganno aveva donato alla trama una decisa impennata in termini di ritmo. Dopo aver accettato di collaborare con la TVA per arrestare le sue stesse Varianti alternative, l'asgardiano ha capito che per acciuffare il loro obiettivo devono dirigersi in alcune timeline specifiche: sembra infatti che la misteriosa versione di Loki viaggi di apocalisse in apocalisse, sgominando o rapendo svariati plotoni di minutemen. E alla fine, giunti nel 2050, il team composto da Mobius, Loki e gli altri agenti della TVA incappa nel fuggitivo, che si svela di fronte al protagonista: è Lady Loki, la versione femminile del Dio dell'Inganno interpretata da Sophia Di Martino. Prima che la TVA riesca a raggiungerlo, però, il nostro segue il suo alter ego donna nel varco spaziotemporale da lei provocato, sparendo di fronte ad un incredulo Mobius.
Lamentis
L'episodio 3 di Loki riparte da qui ed è quasi interamente dedicato al curioso rapporto tra Loki e la sua misteriosa versione femminile. Il piano di Lady Loki, della quale nel corso della puntata scopriremo anche il vero nome, è di infiltrarsi nella base della TVA mentre gran parte dei poliziotti temporali è impegnata a fronteggiare le numerose anomalie che ha scatenato.
Nonostante i suoi veri propositi siano perlopiù ignoti, l'obiettivo della donna è chiaro ed è vagamente simile a quello del nostro Loki: scovare i Custodi del Tempo. Le cose non andranno, ovviamente, come i due Loki sperano ed entrambi si ritrovano catapultati su Lamentis-1 (un pianeta che dà anche il titolo all'episodio) nel 2077. Qui sta per verificarsi una tremenda apocalisse e i due dovranno allearsi per fuggire. In questa parentesi, dominata perlopiù da interessanti dialoghi tra Loki e Lady Loki, vengono fornite ulteriori e intriganti informazioni sulla TVA. Interessante è soprattutto il legame che si viene a creare tra i personaggi di Tom Hiddleston e Sophia De Martino, che spiccano per le loro performance recitative. La puntata brilla soprattutto sul piano tecnico, tra scenografie aliene spettacolari e soprattutto un piano sequenza finale da applausi, che ci conduce in una rocambolesca e adrenalinica scena d'azione sulla quale si chiude la puntata di questa settimana.
E adesso?
Nel complesso possiamo dirci soddisfatti del terzo episodio di Loki, anche se forse avremmo gradito un minutaggio leggermente maggiore. Instaurare la puntata sul controverso rapporto tra i due protagonisti era forse una scelta doverosa ai fini della sceneggiatura, ma il dubbio riguarda lo sviluppo della serie d'ora in avanti - che, in ogni caso, resta in parte imprevedibile, e su questo c'è da renderne atto.
Con soli tre episodi rimasti, tuttavia, ci chiediamo ancora quanta carne al fuoco ci sia ancora, e soprattutto quante Varianti di Loki ci restano ancora da scoprire. Eppure è proprio il caso di dirlo: soltanto il tempo ce lo dirà...
Il terzo episodio di Loki forse dura troppo poco, ma soddisfa in termini di scrittura e caratterizzazione dei personaggi. Grande sorpresa la Lady Loki di Sophia De Martino, che instaura con il protagonista un legame controverso e affascinante. Menzion d'onore per gli ottimi dialoghi, che mirano a diventare l'elemento di punta della produzione, e per il sensazionale piano sequenza finale. Giunti al giro di boa ci chiediamo, a tre episodi mancanti all'epilogo, quante Varianti e Loki alternativi vedremo ancora.