Ms. Marvel 1x02 Recensione: tra un passato nebuloso e un futuro da scrivere

Ms. Marvel continua imperterrita sulla sua strada, con un episodio convincente che pian piano rivela sempre di più su Kamala e la sua famiglia.

Ms. Marvel 1x02 Recensione: tra un passato nebuloso e un futuro da scrivere
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Ad oggi poche serie dei Marvel Studios trasudano la stessa convinzione e unicità che fuoriesce da quasi ogni inquadratura di Ms. Marvel: è un prodotto che non ha paura di essere esattamente quello che doveva essere (qualcosa di molto leggero con punte drammatiche), che ha fatto di questa sua natura una forza dirompente a livello tematico ed estetico, che continua imperterrita lungo la sua strada. C'è chi non apprezza telefilm marcatamente teen o ne preferisce altri con ben differenti tassi di spettacolarità e ritmo? Allora la risposta è semplice, perché Ms. Marvel su Disney+ non è pensato per gusti simili (non perdete l'occasione di scoprire le serie Disney+ di giugno 2022).

E non è un dato da sottovalutare, alla nuova serie MCU non interessa fare compromessi per abbracciare qualunque bacino di utenza né intende tenere il piede in due scarpe. Almeno dalle prime due puntate emerge, infatti, una produzione immediatamente riconoscibile che vuole prendersi i suoi tempi, fare tutti i necessari piccoli passi per forgiare la sua Kamala Khan e farlo bene, mescolando situazioni classiche da teen drama con giusto un paio di momenti tipici delle origin story supereroistiche. Un equilibrio meraviglioso, destinato ovviamente prima o poi a rompersi, ma proprio poiché è stato creato così bene la rottura avrà effetti devastanti - e non solo su Kamala.

È stata Night Light!

Avevamo lasciato Kamala (Imar Vellani) in una circostanza a metà tra la mortificazione e l'esaltazione (qui potete recuperare la nostra recensione di Ms. Marvel 1x01): mortificata perché il suo strepitoso piano di sgattaiolare e recarsi al primo Avengers-Con ha sì funzionato, a costo però di una ramanzina molto furiosa e preoccupata da parte della madre Muneeba (Zenobia Shroff); al contempo, ha appena scoperto di avere dei superpoteri e vuole assolutamente saperne di più. Insieme al migliore amico Bruno (Matt Lintz) inizia allora a testarli, a capire come controllarli e imparare precisamente cosa può o non può fare - e se leggendo queste righe avete subito pensato ad una sequenza di montaggio molto anni ‘80, avete indovinato perfettamente cosa accadrà.

Nel frattempo anche la sua vita da teenager prosegue inesorabilmente e, tra aiutare Nakia (Yasmeen Fletcher) nella sua voglia di apportare cambiamenti alla moschea locale e l'arrivo a scuola dell'attraente Kamran (Rish Shah), dovrà scontrarsi già con uno dei dilemmi più noti dell'immaginario supereroistico, ovvero riuscire a sdoppiarsi in pratica per occuparsi di tutto. Come anticipato in apertura, è l'equilibrio la chiave del successo di Ms. Marvel per ora, che consente alla serie disponibile su Disney+ di districarsi con rara destrezza e naturalezza tra le sue numerose componenti, nessuna delle quali sta prendendo forzatamente sopravvento sulle altre.

Una genuinità sensazionale

O perlomeno, nessuna sta prendendo il sopravvento in relazione al momento narrativo che abbiamo raggiunto: è facile ad esempio notare che l'aspetto teen di Kamala e le disavventure con i suoi amici dominano le luci della ribalta, ma non potrebbe essere altrimenti adesso che la protagonista ha letteralmente appena scoperto le sue abilità; non può già affrontare chissà quali minacce, il focus principale non può essere quello. Oppure la sceneggiatura avrebbe potuto insistere con un nocivo accanimento su alcuni dei tanti messaggi propositivi e sociali che un personaggio come Ms. Marvel porta a prescindere sul tavolo, che invece sembrano essere stati trattati con la giusta delicatezza.

Sono cioè inseriti con genuinità e disinvoltura nella storia che la serie vuole raccontare, rappresentano tessere di un mosaico organico che sta lentamente prendendo vita sotto i nostri occhi come in un sogno ad occhi aperti di Kamala e non istanze politicizzate. Ed anche ciò, se portato avanti con una simile sensibilità fino alla fine, sarebbe un successo straordinario. Inoltre è un episodio che dà più forma e sostanza alla Ms. Marvel che l'MCU intende proporre, un personaggio che temevamo avrebbe potuto soffrire di un certo bidimensionalismo intrinseco cui si sta donando un background incredibilmente intrigante e fascinoso, tramite tanti piccoli indizi centellinati ad hoc e nella quantità adeguata.

Ms. Marvel Anche il secondo episodio di Ms. Marvel si conferma una vittoria sotto praticamente ogni punto di vista. La nuova serie dei Marvel Studios continua imperterrita lungo la sua strada, senza fare alcun tipo di compromesso sulla sua natura. È un prodotto principalmente teen con punte di drammaticità e come tale da sfogo totale alla fantasia della protagonista e alle classiche situazione del genere, tagliando un po' fuori chi non apprezza molto cose simili. Ma proprio qui risiede la forza di Ms. Marvel, che non intende compromettersi ad ora per accontentare qualunque fascia d'utenza (per poi non accontentarne nessuna, come molto spesso accade). Ne fuoriesce anche in questa seconda puntata una serie fresca, veloce, che non sta mai ferma, esteticamente unica e che continua a centellinare nel modo giusto tutti i vari ingredienti destinati poi ad esplodere e prendere il sopravvento. Insomma, acquisire pian piano momentum per poi sorprendere lo spettatore con una valanga. Bisogna solo vedere se reggerà fino alla fine, molte serie Marvel sono crollate proprio li.