Non voglio cambiare pianeta: l'on the road in bicicletta con Jovanotti Recensione

Jovanotti è il protagonista del documentario on the road "Non voglio cambiare pianeta" in onda dal 24 aprile 2020 su Rai Play

Non voglio cambiare pianeta: l'on the road in bicicletta con Jovanotti Recensione
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Dopo l'arrivo dei The Jackal su RaiPlay, anche Jovanotti sbarca sulla piattaforma streaming di casa Rai. Non voglio cambiare pianeta è un docu-trip in 15 puntate (+ 1 extra) realizzato, vissuto e raccontato da Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. Il titolo dello show è un omaggio dell'artista ad uno dei suoi poeti preferiti, Pablo Neruda e ad un verso della poesia Pigro. Non è stato un viaggio semplice quello di Lorenzo, che ha percorso in bicicletta e in completa solitudine quasi 200 chilometri al giorno, partendo da Santiago del Cile fino a Buenos Aires (Argentina).

In queste insolite giornate di quarantena forzata, Non voglio cambiare pianeta è una boccata d'aria fresca, la possibilità per il pubblico a casa di scoprire deserti e villaggi, osservare le coste oceaniche, le pampas, le grandi città e gli animali caratteristici di quei territori, come il guanacos, una razza di lama presente in Perù, Cile e Argentina.

Un docu-trip nato come valvola di sfogo

Una volta tornato da questo lungo viaggio, Jovanotti è atterrato a Fiumicino ed è stato soggetto al controllo della temperatura per valutare se avesse la febbre. In quel momento l'artista ha preso consapevolezza che la situazione in Italia, dalla diffusione su scala nazionale e mondiale del Coronavirus, non era per niente buona. Il cantante ha preso così l'importante decisione di realizzare un documentario con tutto il materiale girato - circa 60 ore - con una GoPro e un cellulare e di raccontare la sua esperienza. Quella di Jovanotti è una pedalata esistenzialista, colma di riflessioni e ricordi, come l'omaggio all'amico Marco Pantani.

Non è un caso che Lorenzo sia partito proprio il giorno del compleanno del defunto campione di ciclismo; è stata una scelta più che ponderata. Interessanti sono anche gli aneddoti raccontati da Jova, come lo scambio di e-mail tra lui e il giornalista Tiziano Terzani, il perché il cantante ami chiamare Francesca "consorte" e non "moglie", o il ricordo dei genitori nell'incontro delle tante persone più grandi di lui, lungo le tante strade e località percorse.

Leggere e viaggiare

"Ai giovani dico sempre: leggi e viaggia, perché questi sono gli strumenti che ti permettono di affrontare il mondo e la vita ". Questa frase di Jovanotti rappresenta appieno lo stesso Lorenzo e lo stile dello show.

Alla fine di ogni episodio, l'artista legge una poesia di un poeta/autore al quale è particolarmente legato tra i quali il sopracitato Pablo Neruda, Primo Levi, Jorge Luis Borges, Mariangela Gualtieri, Erri De Luca, Jorge Carrera Andrade, Antonio Machado e Luis Sepúlveda, recentemente venuto a mancare proprio a causa del Coronavirus. Ogni poesia è inframezzata da frame di alcuni momenti vissuti da Lorenzo nell'arco della giornata.

Jovanotti - Non voglio cambiare pianeta Non voglio cambiare pianeta è un viaggio universale tra riflessione e scoperta di luoghi, usi e costumi differenti dai nostri. È una fuga dalla quotidianità e dalla zona di confort, l'input utile per mettersi in gioco ed intraprendere con coraggio e forza di volontà una nuova avventura. C'è un mondo da scoprire fuori dalle nostre case e ci si augura che un giorno, quando questa pandemia sarà finalmente conclusa, ognuno di noi possa riuscire a riprendersi la propria vita in mano e sorridere come Jovanotti, pedalata dopo pedalata, verso nuovi orizzonti.

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