Prisma Recensione: la nuova serie teen Amazon dai creatori di Skam Italia

Ludovico Bessegato e Alice Urciolo continuano nell'esplorazione delle trasformazioni e della crescita giovanile nella serie su Prime Video.

Prisma Recensione: la nuova serie teen Amazon dai creatori di Skam Italia
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Ludovico Bessegato e Alice Urciolo sono una coppia ormai ben consolidata che nell'universo dell'audiovisivo continua a esplorare il mondo degli adolescenti e di quel preciso momento in cui ognuno di noi deve affrontare un percorso di crescita. Era così per i loro personaggi di Skam, che abbiamo nuovamente incontrato nella nostra recensione di Skam 5, per una stagione che arriva su Netflix nel giro dello stesso mese dell'inedito progetto dei due autori, stavolta destinato però al catalogo Amazon di settembre 2022.

Prisma su Amazon Prime Video è un ulteriore tassello dell'indagine sull'interiorità umana in quella determinata parentesi dell'esistenza in cui si cerca di capirsi e scoprirsi, ritrovandosi ogni giorno diverso dal precedente. In cui la vita mette in atto una trasformazione che è il tipico passaggio "da bozzolo a farfalla", di cui Bessegato e Urciolo hanno colto le più ampie sfumature. Le nuance di cui la società si sta facendo sempre più carico permettendo ai cittadini di non vedersi costretti ad un unico destino e a un'unica forma, ma invitati a esprimerne tutte le varianti e le sensazioni che costituiscono gli ambiti della personalità e sessualità.

Tutte le nostre facce

Una gamma di differenze che già Skam evidenziava, concentrandosi primariamente sugli eventi di svolta o traumatici che i protagonisti erano condotti a superare, i quali mettevano sempre in evidenza l'importanza dell'essenza stessa di quel personaggio e come finiva per sentirsi e ritrovarsi alla conclusione dell'arco narrativo.

Con Prisma i creatori scelgono un tratteggiamento meno netto per una storia che, arrivata al suo finale, vuole assicurare un proseguimento per il racconto dei suoi ragazzi, e soprattutto più dedita a quelle varianti che compongono un'indagine sul corpo e sul sesso che sono i temi fondamentali, ma non gli unici della serie. Il punto di forza su cui prodotto e risonanza hanno mirato è la fluidità che in Prisma viene mostrata mai scollegandola da un apparato umano e sentimentale di cui i giovani personaggi di Ludovico Bessegato e Alice Urciolo sono ogni volta portatori. Una mescolanza in cui la sessualità non risulta mai il solo punto da raggiungere e argomentare, ancor più se slegato da un contesto e un'interrogazione sul proprio modo di essere e di mettersi in relazione con gli altri. Bensì un veicolo che nella serialità degli autori è conoscenza approfondita dei loro protagonisti, i quali non hanno perciò bisogno di ricorrere a esagerazioni o sensazionalismi.

Più matura, meno audace

Forse meno impattante di un'operazione come quella di Skam il cui tono più confidenziale ha fatto breccia in un'adolescenza che poche volte in Italia si era dimostrata tanto sfrontata e reale, Prisma ha dalla propria la maturazione dei suoi sceneggiatori e la consapevolezza che non è generando scandalo che si mette insieme una buona serie.

È la coerenza il collante di una storia che osserva gli umori e i rapporti che instaurano i personaggi, su di una narrazione che non vuole essere audace, ma solamente dare spazio a quante più facce il proprio Prisma può presentare. Come le paure, le ansie, le amicizie, l'apparire ogni volta diversi anche a se stessi siano tutto un insieme che ci rende gli esseri complicati eppure meravigliosi che possiamo e dobbiamo essere. Pur leggermente canonica rispetto alle attese, comunque in grado di rispecchiare delle verità che sempre più hanno bisogno di rappresentazione, la serie è uno sguardo sul viaggio intrapreso dai protagonisti in cerca di comprendere i loro caratteri e le loro contraddizioni, così come cerchiamo di fare anche noi stessi.

Prisma Ludovico Bessegato e Alice Urciolo tornano a raccontare il mondo dei giovani dopo Skam e lo fanno con Prisma, serie in otto puntate su Amazon Prime Video. Un'esplorazione di personaggi che dovranno confrontarsi con la propria identità cercando di capire chi sono veramente, per poi tentare di aprirsi e confrontarsi con gli altri. Uno show meno d'impatto rispetto al lavoro svolto con Skam Italia, pur comunque molto valido. Un universo teen che gli autori confermano ancora una volta di saper osservare, comprendere e raccontare.

6.5