La ragazza e il cosmonauta (in lingua originale, Dziewczyna i kosmonauta) è la nuova serie televisiva polacca, composta da 6 episodi, che è arrivata recentemente su Netflix attirando molto pubblico, ma proponendo un contenuto decisamente povero e spoglio. La realizzazione, diretta da Bartosz Prokopowicz (Szczescia chodza parami, Ultraviolet), con la sceneggiatura ad opera di Agata Malesinska (Estate di morte, Fidati di me), fin da subito presenta al pubblico un intreccio narrativo dove la fantascienza si mischia al triangolo amoroso tra due piloti, uscendo particolarmente sconfitta da questo incrocio di generi. Il setting futuristico, infatti, sembra un mero pretesto per raccontare la love story centrale della trama che comunque non innova o realizza qualcosa di mai visto.
Un progetto che risulta interessante a tratti, solamente nel momento in cui propone un'alternanza tra passato e futuro, ma anche nel dipingere qualche personaggio secondario, sicuramente più affascinante dei tre comprimari della storia. La ragazza e il cosmonauta, prodotta in particolare da Lulu Production, nelle ultime settimana è stata tra le serie televisive più viste sulla piattaforma streaming (con l'occasione vi consigliamo di dare un''occhiata alle uscite seriali Netflix di marzo 2023).
La ragazza e il cosmonauta: una love story tra passato e futuro
La ragazza e il cosmonauta vede come perno centrale i due grandi amori che Marta (Magdalena Cielecka) insegue per tutta la sua vita: uno è suo marito, l'altro è un ragazzo disperso nello spazio, dato per morto 30 anni prima, nel 2022, che improvvisamente riappare sui radar senza nessuna alterazione biologica, con il fisico rimasto ancora giovane.
Mentre la donna cerca di comprendere come mai il suo vecchio amore è ancora vivo, il governo sta provando ad insabbiare questo avvenimento, studiando con tutti i suoi mezzi a disposizione il corpo dell'astronauta. La serie pone subito l'accento sugli elementi romantici, dando all'ambientazione solamente qualche nota generica per dare maggiore contesto alla love story presente, che, nonostante non racconti nulla di nuovo sul piano narrativo, sfrutta un elemento decisamente interessante ovvero il continuo passaggio tra passato e futuro. La trama, infatti, si sposta tra il 2052 e il 2022, mostrando non solo come i personaggi sono cambiati nel corso di tanti anni, ma anche cosa realmente è accaduto dopo la partenza con l'astronave del cosmonauta, raccontando i fatti antecedenti e le conseguenze che tale viaggio nello spazio hanno comportato. Un modo originale per raccontare un travagliato rapporto di una coppia che, nonostante sia passato tantissimo tempo, continua ad amarsi follemente. I salti temporali, tra l'altro, danno la possibilità alla storia di variare registro, rendendo un pochino più dinamico lo sviluppo delle varie puntate che però vengono affossate da una caratterizzazione insufficiente dei comprimari de La ragazza e il cosmonauta.
I tre personaggi principali, infatti, soffrono di una scrittura pigra e raffazzonata che, paradossalmente, sembra dedicare più attenzione alle figure secondarie piuttosto che ai protagonisti, con alcuni personaggi che, nonostante non abbiano grosso peso all'interno della storia, spiccano rispetto agli altri, quantomeno per l'originalità del loro background e per il mistero che li circonda.
Un'ambientazione accessoria e spoglia
La ragazza e il cosmonauta, inoltre, rischia di far andare fuori strada chi, ad uno primo sguardo della locandina o dopo la visione del trailer della serie, si aspettava di respirare un po' di aria fantascientifica. L'ambientazione futuristica, infatti, non solo è un mero contorno alla love story di Marta, totalmente fagocitata dal genere romance, ma tutta la costruzione del mondo sci-fi è spoglia e abbozzata, con tanta superficialità ed un eccessivo citazionismo che interviene in mancanza di originalità.

È chiaro, quindi, che la storia d'amore cattura fin troppo la scena, annullando di conseguenza l'importanza delle coordinate geografiche e il background di riferimento, facendo pensare che, di fronte ad un setting diverso, il risultato probabilmente sarebbe stato uguale. Ciò accade perché l'interazione tra l'universo fantascientifico e il triangolo amoroso è talmente labile che il luogo e l'epoca non sembrano davvero importanti, specialmente quando ci si accorge che la storyline più legata alla fantascienza gira a vuoto, non arrivando ad una risoluzione soddisfacente.
Passando alla regia de La ragazza e il cosmonauta, c'è da dire che lo sguardo della macchina da presa è coerente con il livello scialbo dell'ambientazione, mostrando realmente poco del 2052 e limitandosi a qualche scenario esemplificativo, che viene preso come campione di riferimento. I passaggi registici più centrati, in tal senso, sono le sequenze di volo che perlomeno hanno un valore nell'economia del racconto, anche se sono riprese spudoratamente da Top Gun, sia sul piano estetico che per ciò che concerne la costruzione delle scene vere e proprie. In definitiva la regia non riesce a catturare nemmeno un briciolo della magia del futuro, lasciando campo libero all'inflazionata e maledetta infatuazione d'amore tra Marta e l'affascinante astronauta eternamente giovane.