Star Trek Picard 1x03 Recensione: in attesa di una svolta

Picard giunge al suo terzo episodio. L'ex Ammiraglio della Flotta stellare cerca un passaggio per le stelle, ma non sarà così facile

Star Trek Picard 1x03 Recensione: in attesa di una svolta
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Dopo due episodi introduttivi, Picard giunge alla terza puntata. L'attendevamo con ansia, soprattutto dopo la nostra Recensione dei primi due episodi di Star Trek Picard: covavamo una certa speranza che, una volta preparato il sostrato narrativo attraverso un esordio affascinante ma un po' lento, la trama potesse finalmente spiccare il volo. È successo? Scopriamolo nella nostra analisi!

Amici dal passato

L'episodio, intitolato "la fine è l'inizio" si apre con un flashback: Raffi Musker (Michelle Hurd) è una vecchia conoscenza per Picard ed è lei la prima a sapere che il vecchio capitano dell'Enterprise, in rotta con la federazione per la questione dell'evacuazione dei Romulani, è stato coingedato. Sfortuna vuole che, in concomitanza con l'evento, anche Raffi viene licenziata.

Di ritorno al tempo reale si assiste all'infausto destino della ragazza, caduta in disgrazia dopo il congedo. Picard cerca di recuperare il rapporto, dicendole dell'unità di cacciatori di androidi della Tal Shiar e della sua missione segreta
Sul cubo Borg gestito dai Romulani, Soji Asha (Isa Briones) continua il suo lavoro. Viene assegnata a Ramdha, una Borg rinconvertita, che sembra conoscere la ragazza, anche se le due non si sono mai viste. Picard riesce a convincere Raffi a farsi segnalare un pilota, Cristobal "Chris", Santiago Cabrera, mentre il Commodoro Oh ed anche la Tal Shiar cercano di ostacolarlo.

Lavorare con lentezza

Anche il terzo episodio di Picard dimostra una lentezza narrativa di fondo, con ritmi compassati e dialoghi lenti ed a volte verbosi. Sebbene quasi tutte le serie del brand Star Trek abbiano fatto dello sviluppo della storia un punto fermo, comunque il lato action veniva sempre ossequiato con ottime scene. Senza considerare che Discovery ha abituato fin troppo bene il pubblico, da questo punto di vista.

Forse proprio per differenziarsi dalla serie in onda su Netflix, gli autori di Picard hanno voluto frenare i fuochi d'artificio a favore di una partita a scacchi in cui, al momento, siamo ancora in fase di posizionamento delle pedine. Interessante la trama che porta Picard a schierarsi contro la Flotta Stellare: quest'ultima, peraltro, è caratterizzata come vera e propria antagonista nei confronti dell'Ex Ammiraglio, nella persona del Commodoro Oh.

In sostanza, per ora, la storia si svolge su un'unica linea narrativa, divisa in tre tronconi principali: Picard che vuole trovare l'altra figlia di Data, la flotta e la Tal Shiar che glielo vogliono impedire, i Romulani. alle prese col recupero dei Borg, proprio grazie a Soji. In tal senso è interessante la rivelazione del procedimento di riconversione, elemento che nelle altre serie è stato sempre trascurato.

Star Trek - Picard Come già indicato, Picard si muove comodamente su basi molto solide. Si sente però il bisogno di una svolta narrativa, che sembra arrivare solo sul finale del terzo episodio. I personaggi, a parte il protagonista, non sono ancora ben delineati nel carattere, sono dotati solo di un unico elemento distintivo: la rabbia per Raffi, la serietà per il Commodoro, l'ambiguità morale per Narek. In definitiva, “la fine è l’inizio” non ha fatto cambiare marcia alla serie, ma siamo molto fiduciosi per il prosieguo.