Star Trek Picard 1x06 Recensione: finalmente ci siamo

Picard, al sesto giro, prende finalmente il ritmo giusto ed inizia a macinare una storia interessante nello spirito delle produzioni del brand Srar Trek

Star Trek Picard 1x06 Recensione: finalmente ci siamo
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E siamo a sei: Dopo gli esaltanti primi due episodi di Star Trek Picard e una fase discendente proseguita fino alla puntata numero 5 (leggi qui la nostra Recensione di Star Trek Picard 1x05), la serie prodotta da Amazon Prime Video raggiunge il sesto episodio, supera il giro di boa e si avvia verso un finale che appare ancora nebuloso. Eppure, dopo un inizio un po' claudicante, gli sviluppi della nuova avventura del personaggio interpreto da Sir Patrick Stewart appaiono sicuramente promettenti.

Trentasette mesi

Il viaggio di Picard e del suo equipaggio volge al termine: JL raggiunge il cubo borg, in cui si sta apparentemente attuando il progetto di riabilitazione dei Borg, e, con un espediente made in Raffi, riesce addirittura a farsi dare l'autorizzazione per accedervi e cercare di confrontarsi con Soji.
La ragazza, dal canto suo, non attraversa un periodo positivo, in quanto non riesce dormire la notte perché tormentata da incubi, e viene colta da narcolessia mentre parla al telefono con la madre (in questo caso nulla di fuori dall'ordinario), ma risulta estremamente strano che le comunicazioni durino tutte settanta secondi esatti.

Dinanzi a tali eventi Soji sceglie di misurare il suo ciclo vitale. Lo strumento apposito legge la sua età: trentasette mesi. Ma la ragazza dimostra almeno vent'anni. Soji si confronta con la bugia che si rivela essere la sua vita.: dalle telefonate con la madre ai suoi ricordi, tutto sembra falso. Intanto Picard deve confrontarsi con i fantasmi di Locutus, il suo alter ego Borg. Sul cubo incontrerà anche un'altra vecchia conoscenza, Hugh, il Borg che si era distaccato dalla collettività ed aveva imparato l'individualismo.
Narek finalmente prende una posizione in merito al suo rapporto con Soji.

La scatola impossibile

Possiamo dire che la storia di Picard è finalmente iniziata. Dopo quattro episodi di rodaggio, più un quinto di passaggio, ma comunque gradevole, la storia inizia non solo ad aprirsi, ma a mostrare alcuni sviluppi davvero interessanti. Gli autori sanno dosare nuovo e vecchio, contaminandoli per raccontare una storia inedita ma dal sapore nostalgico. Svariati sono gli accenni alle passate avventure dal Capitano dell'Enterprise, ai suoi trascorsi da Locutus (nel fantastico doppio episodio l'Attacco dei Borg di Star Trek: The Next Generation), nonchè all'incontro con Hugh (dall'episodio Io, Borg, sempre da TNG).

L'ambientazione sul cubo Borg rende molto accattivante l'episodio, in cui, come indicato nelle passate recensioni, Star Trek si sporca di cyberpunk, ma si tratta di sfumature che rendono il brand più moderno. Finalmente si rende più evidente l'obiettivo degli autori e la storia che vogliono raccontare: qual è la vera vita? Cosa vuol dire vivere? Soji è l'emblema di questi interrogativi, come suo "padre" Data lo fu prima di lei.

Anche ne "La scatola impossibile", come nel precedente episodio, il ritmo è meno compassato, per cui la narrazione risulta più divertente, così come i personaggi, che iniziano sempre di più ad emergere dal brodo primordiale in cui nuotavano quasi indistinti. Occhio alieno della serie è sicuramente Elnor, ed è divertente la franchezza con cui smaschera le emozioni e le sensazioni imbarazzanti del suo gruppo. Tra l'altro proprio Elnor, più che un Romulano, sembra un Elfo proveniente da qualche mondo fantasy. In effetti il gruppo di Picard è molto simile ad un party fuoriuscito da un gioco di ruolo tra il fantasy ed il cyberpunk, ma in fondo non è un difetto.

Star Trek - Picard Star Trek Picard ha svoltato e preso la strada giusta, ritmi adeguati, storia interessante e personaggi che stanno acquisendo una dimensione a tutto tondo. La velocità della trama è quella giusta e i colpi di scena del sesto episodio insinuano nello spettatore quella curiosità che lo porterà direttamente al settimo. Ci sono voluti sei episodi, ma Picard percorre un sentiero di qualità che soddisfa sia gli spettatori casual sia gli esigenti palati dei Trekkers.