Star Trek Picard 1x07 Recensione: a grandi passi verso il finale

Il settimo episodio di Picard riporta sullo schermo due vecchie conoscenze, pronte ad aiutare il capitano nella sua difficile missione

Star Trek Picard 1x07 Recensione: a grandi passi verso il finale
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Continua il viaggio del comandante dell'Enterprise, che ci avvicina sempre di più verso la conclusione della prima stagione della nuova serie targata Amazon Prime Video. Dopo il finale convincente del sesto episodio (leggi qui la recensione di Star Trek Picard 1x06), Star Trek Picard giunge al quindi alla settima puntata: ormai la storia è decollata e lo show con Sir Patrick Stewart inizia davvero ad essere convincente.

Fughe ed inseguimenti

Picard è riuscito nella sua missione di recupero della figlia di Data e la porta su di un pianeta apparentemente sconosciuto. Al contrario Nepenthe, questo il nome del posto, è un posto che Jean Luc potrebbe addirittura chiamare casa, in quanto vi vivono due vecchie sue conoscenze: William Riker, suo vice sull'Enterprise, e sua moglie Deanna Troy, consigliere sull'astronave dal disco enorme. Hanno una figlia, Kestra, ed avevano anche un figlio, Thad, che, però non è più tra loro.

I due si mettono subito a disposizione del vecchio amico per proteggere lui e Soji, la quale, a causa dell'ingenua faciloneria di Kestra scopre infine di essere un androide.

Raffi, Cristobal ed Agnes cercano di sfuggire al cubo Borg, mentre Narek li insegue alla ricerca della ragazza perduta. In un flashback si iniziano a capire i motivi del voltafaccia di Agnes e del suo doppio gioco, ma soprattutto i veri sentimenti della ragazza. Hugh inizia una vera e propria guerra contro il Tenente Narissa Rizzo, la quale no ha preso per niente bene la dipartita di Soji.

Vecchie e nuove conoscenze

Come si diceva, Picard ha ormai ingranato. La storia, dopo una fin troppo lunga introduzione, si muove e procede spedita verso il cliffhanger finale. Soji ha capito finalmente la sua natura, ma in modo effettivamente troppo frettoloso ed addirittura casuale. Gli autori sembrano non aver voluto dare troppa enfasi alla rivelazione della vera natura della ragazza, la quale, convinta di essere un essere umano, scopre improvvisamente che, non solo è un androide, ma che, la sua vita è stata quasi tutta una bugia. Avrebbero potuto prevedere una modalità che desse il giusto peso a tale rivelazione, giacchè è il punto centrale di tutta la trama della serie.

Molto interessante appare comunque il viaggio esistenziale della "figlia di Data", che si ritrova a dover iniziare da capo e parte dal confronto con la natura, in netto contrasto con la sua vecchia realtà fatta di silicio ed elettronica. La ragazza fa i conti con la sua di natura, ma arriva una vecchia e saggia conoscenza a farla riflettere: "Reale non è sinonimo di migliore" .

Ed ecco che si arriva alla vera sorpresa di "Nepenthe". Sull'onda della continuità con il passato, dopo aver portato Sette di Nove e Hugh, nonché dopo aver fatto apparire Data, i Trekker finalmente conoscono il destino di uno dei tormentoni di Star Trek The Next Generation. Il Comandante Riker e Deanna Troy sono assieme, hanno messo su famiglia e nessuno ricorda che lei è stata addirittura con Worf.

La decisione di inserire elementi del passato non solo ha portato continuità, ma assicura lo spettatore, che si sente comodo ad aggirarsi per sentieri conosciuti ed amati. Molto simpatica è Kestra, la figlia dei due ex componenti dell'Enterprise, la quale, sembra quasi vestire i panni di un Trekker ad una Stic- Con, giacchè riempie di domande invadenti ed imbarazzanti la povera Soji.

La forza dell'episodio mostra e sottolinea le debolezze dei primi. In Nepenthe vi è un ottimo equilibrio tra trama orizzontale e trama verticale. In questo caso il tuffo nella vita di Riker e Troy è da apprezzare, anche se gli autori si sono più preoccupati di confezionare del fanservice che cercare di rendere accattivante l'episodio anche a chi non abbia amai visto The Next generation. A salvarli arriva la linea narrativa principale con Narek all'inseguimento dei tre sventurati, che hanno scelto maldestramente di farsi carico della missione di Picard e lo scontro tra Rizzo e Hugh.

Star Trek - Picard Con il settimo episodio Picard si riempie dell’umanità di cui era pervasa Star Trek The Next Generation e fa respirare al pubblico un pò di quell’aria rassicurante e familiare che riempiva i polmoni dei fan della vecchia serie, accantonando per un momento le atmosfere dark ed ai limiti del cyberpunk di cui erano pervasi i vecchi episodi. La serie ha trovato un equilibrio e la storia ha finalmente ritmo. Torna quindi la curiosità per capire come procederà la trama fino al finale, che si fa più vicino ogni episodio che passa.