The Book of Boba Fett 1x04 Recensione: equilibri non soddisfacenti

Con la quarta puntata, The Book Of Boba Fett dimentica di nuovo la guerra imminente e si concentra sul passato con risultati altalenanti.

The Book of Boba Fett 1x04 Recensione: equilibri non soddisfacenti
Articolo a cura di

Superato lo scoglio di metà stagione si è ufficialmente aperto un problema nella galassia lontana lontana: The Book Of Boba Fett continua a tergiversare senza procedere in maniera soddisfacente in nessuna direzione. O, anzi, forse sarebbe meglio dire che la direzione è chiara a chiunque, ovvero la guerra con il sindacato dei Pyke, ma non è perseguita in quasi alcun modo. La serie sul celebre ex-cacciatore di taglie è uno strano miscuglio di passato e presente, flashback continui e squarci sul futuro del protagonista, privi di un reale equilibrio che possa rendere omaggio ad entrambe le componenti.

Spesso e volentieri, infatti, soprattutto in questa quarta puntata, il passato ci mostra eventi di cui lo spettatore era già perfettamente a conoscenza che, esclusa qualche sequenza di impatto accompagnata tuttavia da certe scene piuttosto discutibili, non aggiungono granché all'insieme. Il presente, d'altro canto, viene ancora gestito al pari di un contentino, come se la faida imminente fosse una cosa di poco conto e fosse possibile inscenarla senza personaggi carismatici oltre Boba e Fennec o, aspetto ancora più incomprensibile, un villain magnetico.

Sono problemi che abbiamo evidenziato per molti versi fin dalla premiere (che abbiamo anche analizzato nel nostro confronto tra The Book of Boba Fett e The Mandalorian) . Ma se in un primo episodio rivestono il ruolo di momenti comprensibili per introdurre o colmare buchi narrativi, ora queste indecisioni sono vere e proprie zavorre.

The Book Of Fennec Shand

Se la terza puntata di The Book Of Boba Fett - qui potete trovare la nostra recensione di The Book of Boba Fett 1x03 - dava più ampio respiro al presente e alla guerra imminente e delicata con i Pyke, ora il focus torna sul passato, mostrandoci innanzitutto il primo incontro tra Boba (Temuera Morrison) e Fennec (Ming-Na Wen). È il grande leitmotiv della settimana, che ci svela un po' l'esistenza di un mercato nero di componenti tecnologice su Tatooine e il rapporto peculiare fatto di rispetto e ammirazione reciproca tra i due mentre tentano di recuperare la meravigliosa astronave del protagonista e chiudere alcuni conti in sospeso.

Come molte delle sequenze ambientate nel passato, l'insieme ha sempre una certa dose generosa di fascino e di sicuro si conferma ad ora il luogo dei più curati segmenti action della serie, pure qui lungi dall'essere deludenti - specialmente il recupero della nave è molto ben realizzato; un misto di sentimenti, azioni stealth e una degna e caotica sparatoria. Giunti a questo punto, però, sorgono inevitabilmente due problemi: innanzitutto qualche momento un po' cringe davvero fuori luogo - e ci riferiamo all'inseguimento del piccolo robot -, ma in generale è innegabile che ormai il passato stia mettendo in scena quasi esclusivamente solo eventi già noti ed evitabili.

Nessuna posta in gioco

Passi il recupero dell'astronave, che ha un'importanza ben superiore al banale recupero di un mezzo di trasporto, ma il resto sono riempivi di cui lo spettatore conosce già per forza di cose l'esito, non aggiungono nulla alla caratterizzazione dei due personaggi e sembrano più che altro pervasi da una voglia di coprire qualunque minuscolo buco di narrativa. Il risultato è che per la maggior parte della quarta puntata, oltre i momenti già citati e ammalianti conversazioni illuminate da un fuoco notturno, lo spettatore non sente nessuna posta in gioco poiché sa già cosa accadrà - esplorato comunque in abbondanza nella seconda stagione di The Mandalorian. E il presente? Come già evidenziato nell'anteprima, un mero contentino capace di fare soltanto un minuscolo passo in avanti nella narrativa globale di The Book Of Boba Fett.

Una conquista risibile se si pensa che mancano solo 3 episodi alla fine della stagione e non c'è traccia o accenno di una guerra conclamata, non c'è traccia di caratterizzazione dei personaggi secondari, non c'è traccia di un villain a parte questa entità che ha a malapena un volto se non per gli amanti del canone espanso di Star Wars. È una gestione che lascia parecchio a desiderare, nonostante la forza dirompente che gli sceneggiatori hanno dimostrato di saper sfruttare. Il tempo per gli indugi, insomma, è finito e la seconda serie in live-action dell'universo creato da George Lucas deve immediatamente scegliere cosa fare e come farlo, altrimenti sarà troppo tardi.

The Book of Boba Fett La quarta puntata di The Book Of Boba Fett purtroppo apre probabilmente una crisi all'interno della seconda serie live-action di Star Wars. E lo fa non perché ciò che mostra sia necessariamente deludente o noioso, ma è ancora tutto così o introduttivo o incapace di scegliere una direzione da seguire. A dominare l'episodio è infatti ancora una volta il passato, che ci mostra il primo incontro tra Boba e Fennec e come si è sviluppato il loro rapporto mentre recuperano l'astronave del protagonista e chiudono alcuni conti in sospeso su Tatooine. Fin qui nulla di male e anzi, il recupero della celebre nave di Boba è sicuramente uno degli highlight dell'intera serie. Purtroppo il resto del minutaggio, escluse un paio di conversazioni affascinanti, rimane ancorato a eventi e situazioni di cui lo spettatore sa già perfettamente l'esito e che non aggiungono nulla né al racconto né alla caratterizzazione dei protagonisti. In più, il presente continua ad essere trattato come una sorta di contentino, privo di personaggi realmente carismatici a parte il ben noto duo e persino di un villain di spessore. Insomma, mancano tutti i presupposti di questa tanto conclamata guerra che proprio non vuole scoppiare e il tempo ormai non è più cosi tanto.